Artemide, nome eccellente del settore luce con una filosofia di prodotto spinta fino al concetto di avanguardia, è vero orgoglio del made in Italy. Il concetto numero 1 che l’ha resa tale ce lo svela l’architetto Carlotta de Bevilacqua, presidente e Ceo del gruppo Artemide e presidente di Danese Milano. Non ci sarebbe Artemide senza tecnologia ed innovazione. Ernesto Gismondi più di 60 anni fa l’ha fondata così. Ingegnere missilistico, ha sempre unito sapere e saper fare. Da subito ha investito nella ricerca sia produttiva sia su materiali innovativi e sulle sorgenti. Ma anche nella ricerca culturale, aprendosi ai maggiori architetti italiani e internazionali, per interpretare le diverse culture della luce", dice Carlotta de Bevilacqua. Una mission precisa, quindi. "Artemide ha sempre guardato al futuro e unito misura e bellezza; attraverso il saper fare ha tradotto la cultura del progetto in prodotti distribuiti in tutto il mondo. Instaura da sempre un dialogo con competenze interdisciplinari", continua de Bevilacqua".
"Ricerca e cultura del progetto devono essere guidati da una visione. Artemide è la Human & Responsible Light. La bellezza del prodotto deve essere il risultato dal talento, ma anche seguire performance inerenti ai bisogni di ognuno e del pianeta. L’innovazione tecnologica deve esser filtrata dai valori di un nuovo umanesimo che relazioni l’uomo alle necessità di vita e ai suoi spazi, e che si confronti anche con la comunità e il futuro del pianeta".
Una concezione umanistica di design, dunque, prosegue Carlotta De Bevilacqua. "Progettare la luce significa anche indagare e gestire sia gli aspetti tecnici sia quelli legati alle performance ponendo sempre attenzione all’uomo. Progettare la luce significa riflettere anche sulla sostenibilità - perché la luce è energia e materia - ed è un gesto etico: la luce è essenziale alla vita e alla sua qualità".
Ma come si esprime, nei progetti di Artemide, il pensare e il saper fare italiano?
"Il valore del design italiano è la coincidenza tra competenze scientifiche, tecniche e patrimonio umanistico. Da sempre Artemide ha tradotto la cultura del progetto politecnico attraverso il saper fare manifatturiero. Il ‘valore del fare’ è stato uno dei temi più importanti per Ernesto Gismondi. Ancora oggi Artemide sviluppa il progetto della luce a 360°, dall’idea alla progettazione alla realizzazione, con più del 70% della produzione in Italia e il 25% in Europa. Abbiamo anche una vetreria in cui realizziamo vetri soffiati a mano. Esempio perfetto è Criosfera, di Giulia Foscari, che unisce umanesimo, scienza e un messaggio di rispetto del pianeta; la sua ottica brevettata è racchiusa da un vetro soffiato. Il risultato è una bellezza senza tempo, una qualità trasversale a applicazioni e generazioni".
Altro esempio che unisce valori umani, scienza e innovazione è Wish You Were Here, disegnata da Carolina Gismondi dB. Il modello include Discovery, principio ottico brevettato di Ernesto Gismondi che piega la superficie della lastra trasparente per creare un volume, una struttura che si genera dal principio ottico stesso. Come afferma la Gismondi, la lampada è "un omaggio alla tradizione e alla tecnologia, un gesto semplice che non solo illumina lo spazio personale della creatività, ma dona anche alla luce una terza dimensione".