Carlo Colombo: un segno inconfondibile

Gli arredi e gli oggetti da lui firmati sono riconosciuti ovunque come simboli dello stile made in Italy: è Carlo Colombo, architetto e designer di fama mondiale. Nell'intervista, la sua testimonianza di protagonista del panorama internazionale del design

Personalità di calibro internazionale, Carlo Colombo collabora fin dai primi anni della sua carriera con le aziende italiane più quotate del settore arredo e prosegue, negli anni, con la stessa grande forza e capacità creando mobili, complementi e oggetti che si distinguono per una cifra stilistica elegante e raffinata, da sempre elemento di caratterizzazione primaria del suo fare progettuale. Insieme al suo studio A++, oggi Carlo Colombo opera nell’ambito del progetto in modo globale, dal prodotto singolo all’architettura. Le aziende con cui collabora sono Zanotta, Giorgetti, Trussardi Casa, Bentley Home, Poliform, Flou, Flexform, Antoniolupi, Cappellini, Franke e Faber. In particolare, per Faber Colombo rappresenta la firma di prestigio e ha sviluppato due cappe divenute vere icone: Glow - che ha ottenuto due riconoscimenti gold e uno platinum agli European Product Design Award - e Pyana.

La cappa Glow disegnata da Colombo per Faber

Abbiamo intervistato l’architetto Carlo Colombo iniziando a parlare proprio delle cappe Faber. «Quando ho iniziato a lavorare con l’azienda tre anni fa, siamo partiti con un brief preciso: creare modelli diversi dal solito», afferma il progettista. «Ecco quindi la cappa Glow che sembra un po’ un Ufo per la fascia circolare luminosa che la circonda. Inoltre si alza e si abbassa e si può anche comandare wireless dal piano cottura. È quindi una cappa efficiente, ma ha anche un valore ironico e ludico».

Completamente differente è la cappa Pyana, che si contraddistingue per il volume piatto e la geometria pura. «Pyana è diversa da Glow, ha un design più “tranquillo”, è un modello a parete elegante e sofisticato che si connota per lo spessore ridotto. Per questo progetto devo dire che i tecnici di Faber sono venuti incontro alle mie idee, riuscendo così a integrare la tecnologia di aspirazione alla forma ultra compatta».

Innumerevoli gli oggetti di design creati da Colombo per aziende nazionali di richiamo mondiale, portavoce della nostra cultura di progetto. «Nella mia carriera di oltre 25 anni ho disegnato tantissimi oggetti, il cui fil rouge è, anzitutto, rispettare la volontà del brand; la mia “mano” si esprime nella ricerca del dettaglio, nell’eleganza e nello stile sofisticato», spiega Colombo. «Si tratta di prodotti globalizzati per un mercato internazionale che va dall’Europa all’Asia e all’America e che percepisce in modo chiaro il valore di nostre aziende, il 75% delle quali esporta in tutto il mondo. Il prodotto italiano è apprezzato all’estero perché l’Italia è amata, le viene riconosciuto un ruolo importante nella creatività, nel food, nello stile di vita e, naturalmente, nel design».

Per il settore cucina, Colombo ha disegnato un best seller come Trail, di Poliform, che si fonda sugli spessori minimi dei diversi componenti e sugli abbinamenti tra nuance neutre. Ma la “gittata” di progetto di Colombo raggiunge anche l’architettura e l’interior. Si annoverano, tra le altre realizzazioni, gli spazi del Poliform Lab e diversi concept di stand e showroom per rinomati marchi. Tra questi, Franke, con cui l’architetto collabora dal 2008 progettando, oltre a collezioni di successo come Crystal, anche gli stand per le maggiori fiere e i flagship store internazionali, ovvero quelli di Shanghai, Zurigo, Bangkok, Pechino (2016) e, infine, di Milano. «Un compito che mi piace e mi “diverte”, perché c’è lo sforzo di riuscire ad armonizzare i prodotti in un contesto. E, rispetto al progetto di un singolo oggetto, il coinvolgimento è maggiore».

 

Il flagship store Franke, a Milano, progettato da Carlo Colombo