Ambiente Cucina n. 245

Editoriale n. 245
Esperienze Memorabili

“Il prodotto è muto anche quando è perfetto”. Con questa asserzione, quasi una sentenza, Paola Leoni, amministratore delegato di Leoni Corporate Advisors, ha aperto l’incontro organizzato da Assarredo Lab sul tema “Oltre il prodotto: strategie di branding”. Un interessante momento di confronto trasversale anche grazie alle due case histories extra settore presentate - Moleskine e Coccinelle - che hanno confermato con la loro storia quanto sia importante per la riconoscibilità e vitalità di un brand la capacità di coinvolgere il proprio cliente, tra mondo fisico e virtuale, con azioni tangibili e coerenti con mission e identità. Una scommessa che ha vinto ampiamente Apple, come risulta dall’ultima ricerca promossa da Kpmg- Nunwood sull’eccellenza nella customer experience. Prima in classifica anche in Italia, Apple vince ancora proprio per la sua capacità di migliorare e rinnovare l’esperienza nei suoi store. Grazie alla nuova programmazione di eventi e corsi, gli store Apple si sono trasformati da punto vendita a strumento di ispirazione, relazione e condivisione. Il caso della società di Cupertino dovrebbe ispirare anche il settore dell’arredo, che non a caso, invece, nella classifica dei primi cento stilata dalla ricerca Kpmg - Nunwood esprime due soli brand: Scavolini al 17° posto e Ikea al 48°. Reso onore all'azienda di Pesaro, non a caso leader del settore e capace di distinguersi ancora una volta, è evidente che resta molto lavoro da fare.
Proporre esperienze e non solo prodotti, oltretutto, potrebbe essere una sfida aiutata dalla nuova dimensione connessa della cucina, oggetto dell’approfondimento di questo numero. Come si è visto chiaramente a FTK, soprattutto nei giorni di apertura al pubblico, i visitatori erano attratti dalle nuove soluzioni smart proposte dalle aziende, laddove, potendo toccare, provare, capire, venivano direttamente coinvolti.
La “macchina intelligente” è già messa a punto, come spiegano bene le aziende nella nostra inchiesta, ma il percorso passa necessariamente attraverso la capacità di trasformare i punti vendita in luoghi dove sperimentare i reali vantaggi che la cucina connessa è in grado di offrire. Un po’ di spettacolo e tanta competenza, ecco quello che ci vuole per fare decollare una innovazione che, pur parlando il linguaggio dei millennials, ha bisogno di suscitare emozioni che rimangano impresse nella mente del consumatore. Solo così il prodotto può parlare, affascinare e trasformarsi in una esperienza positiva. Meglio ancora,
memorabile.
Raffaella Razzano

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