Stosa Cucine, emergenza e programmi 2020

David Sani, Sales Manager di Stosa Cucina, fa il punto sulle strategie per la ripartenza

Stosa Cucine è pronta a ripartire con tutte le procedure messe a punto per lavorare in sicurezza e con un programma di comunicazione e lanci. David Sani, Sales Manager Italia, spiega le principali misure messe in atto e anticipa i concetti chiave su cui l'azienda aveva lavorato in vista di Eurocucina.

Come era partito il 2020 per Stosa?

Il 2020 si era prospettato assolutamente positivo per Stosa Cucine. Nei primi due mesi già il trend indicava una significativa crescita e il portfolio ordini sia Italia che Estero ci dava assoluta conferma della nostra efficacia nel settore.

Quali erano i concetti su cui avevate lavorato in vista dell’appuntamento con EuroCucina?

Concetto che da sempre ci sta molto a cuore è quello della sostenibilità. Molto prima che fosse una tematica diciamo “in voga” o cavalcata per opportunità commerciali, Stosa Cucine aveva implementato azioni volte al rispetto dell’ambiente, dall’evoluto impianto fotovoltaico dello stabilimento che garantisce un’efficienza energetica superiore, all’approvvigionamento a KM zero. Ma soprattutto, e ne siamo siamo orgogliosi, abbiamo voluto conseguire alcune certificazioni molto prestigiose.

Oltre a quelle che confermano il Made in Italy delle cucine Stosa, infatti abbiamo ottenuto la certificazione FSC ® che attesta che materiali che compongono i nostri mobili provengono da foreste gestite in maniera responsabile, nel totale rispetto dell’ambiente con conseguenti benefici ambientali, sociali ed economici.

A questa si aggiunge la certificazione Carb P2: le nostre ante sono ricavate da pannelli in materiale completamente riciclato e riciclabile, a bassissimo contenuto di formaldeide, a ulteriore conferma dell’attenzione dell’Azienda alla salvaguardia dell’ambiente e al risparmio delle risorse naturali.

Siamo consapevoli che design e innovazione non possono prescindere da una selezione di materie prime che sposi l’etica del riciclo e il rispetto ambientale e per questo in vista di EuroCucina 2020 stavamo lavorando ad un nuovo modello di cucina, completamente ecologica, ad emissione di formaldeide parificata a quella che può fornire un albero, oltre alla selezione di materiali e finiture innovative e assolutamente in linea con la salvaguardia ambientale.Per quanto riguarda i nostri prodotti già in produzione stavamo lavorando e stiamo continuando a farlo, su importanti e significativi restyling, che oltre a dare nuove suggestioni di design e stile, sono orientati all’internazionalizzazione delle misure di larghezze e profondità. Questo ci consentirà di soddisfare le esigenze del mercato a livello globale, in quanto le nostre cucine avranno la capienza adeguata ad accogliere ogni tipo di elettrodomestico (anche quelli made in USA).

Stiamo inoltre ampliando la modularità di Evolution System e completando la trasversalità a tutti i livelli delle gamme al fine di esplodere al massimo la flessibilità progettuale che da sempre caratterizza i nostri prodotti.

Infine vogliamo che l’area tecnica, già presente all’interno di numerosi nostri monomarca, abbia una completezza di offerta sempre maggiore. Abbiamo ulteriormente implementato il progetto già presentato in occasione di EuroCucina 2018. Questo permetterà ai nostri clienti di offrire al consumatore la totale visibilità sulla nostra offerta, in termini di finiture, accessori, soluzioni progettuali, e possibilità di personalizzazione.

Ci saranno delle anticipazioni dei nuovi modelli già nel 2020?

Assolutamente sì. Stiamo strutturando un piano di comunicazione e di lancio prodotti che ci consentirà di dare visibilità quanto prima a quando progettato e messo in essere in vista del Salone. Stiamo valutando modalità alternative alla Fiera, compatibilmente con quelle che saranno le disposizioni del governo. Ovviamente il digital sarà uno dei canali imprescindibili.

Nel frattempo come state affrontando l'emergenza?

Fin dall’inizio ci siamo attivati attenendoci scrupolosamente a tutte le indicazioni fornite dai decreti governativi e adottando man mano le misure necessarie introdotte, in primis per tutelare la salute dei propri collaboratori e in secondo luogo per mantenere il più possibile saldo il nostro asset economico e finanziario.

Abbiamo adempiuto alle disposizioni in merito al blocco delle linee produttive, pur avendo a portfolio ordini in grado di far procedere la produzione e, come accaduto per altre realtà del settore, abbiamo dovuto attuare azioni alle quali non aveva mai dovuto far ricorso nel corso della nostra storia ultracinquantennale, durante la quali gli utili dell’attività sono sempre stati reinvestiti nell’azienda e gli stipendi sempre pagati puntualmente.

In quest’ottica, aderendo alle indicazioni del D.P.C.M. dell’11 marzo 2020 abbiamo garantito ai nostri dipendenti il pieno ed integrale versamento della retribuzione di tutto il mese di marzo e della prima settimana di aprile 2020, comprensiva dei premi bonus contemplati annualmente, mediante fruizione delle ferie maturate, come previsto; abbiamo implementato il lavoro agile per le mansioni impiegatizie, così che i dipendenti potessero continuare a svolgere le proprie attività di gestione da remoto e restando a casa; abbiamo attivato la cassa integrazione, unicamente per i dipendenti che lavorano nei reparti che non potevano proseguire con le attività, ed al momento per il solo periodo compreso tra il 6 aprile 2020 e il 30 aprile 2020, salvo proroghe ed iniziative diverse assunte dal Governo.

Nell’attivare la Cassa Integrazione abbiamo però riconosciuto una serie di prerogative ulteriori, a esclusivo vantaggio dei nostri dipendenti interessati, con lo scopo di contribuire ad alleviare il disagio dovuto all’emergenza, tra le quali  il riconoscimento della maturazione di ferie, permessi e rateo di tredicesima anche nel periodo di Cigo e un emolumento “una tantum Covid 19” integrativo, relativo alla retribuzione del mese di aprile a tutti i dipendenti in Cigo a zero ore o ad orario ridotto, al fine di garantire loro il complesso di somme pari all’intero normale stipendio.

Infine, preoccupati per le nostre persone, abbiamo voluto attivare una polizza assicurativa in caso di ricovero da contagio.

Come state dialogando con i vostri partner e quali supporti potete fornire loro?

Coerenti al nostro stile, siamo rimasti vicini ai nostri partner e non solo sull’aspetto commerciale, ma aiutandoli concretamente a uscire da questo impasse anche con supporti finanziari significativi.

Abbiamo implementato la consulenza online e organizzato corsi di formazione tecnica, commerciale e digitale al fine di dare strumenti utili ad affrontare questo momento così difficile.

Tutte le risorse destinate alle promozioni, sono state impiegate in comunicazione, al fine di arrivare al consumatore finale e trasmettere come Stosa cucine sia in grado di offrire risposte concrete come, appunto, la consulenza online, soluzioni di pagamento personalizzate e garanzia sul prodotto.

Come sta impattando l'emergenza sul fronte export? 

Anche per l’export il 2020 era partito molto bene e molti degli accordi che erano in maturazione avranno esito positivo. Per noi ora però e fondamentale ripartire, per non perdere opportunità importanti che possano essere colte da nostri competitor soprattutto Europei, che non hanno visto il blocco dei processi produttivi.

Come vi state organizzando per la ripartenza?

Ora, in vista dell’auspicata vicina ripartenza, abbiamo predisposto un protocollo che prevede rigorosi regolamenti da rispettare, che includono controllo della temperatura, distanziamento fisico, scaglionamento di ingressi, uscite e accessi alle aree comuni, controllo dell’ingresso di trasportatori e fornitori esterni.

Abbiamo sanificato locali produttivi e tecnici, gli uffici e tutte le attrezzature e continueremo a farlo con cadenza secondo quanto previsto; abbiamo messo a disposizione di tutto il personale i dispositivi di protezione individuale come mascherine ffp2 e chirurgiche, guanti, gel disinfettante.Il rispetto di tale protocollo verrà monitorato anche attraverso strumenti digitali come foto scanner.

Stosa Cucine è pronta affrontare la cosiddetta fase 2 a riaprire già da ora, garantendo le condizioni di massima sicurezza sul lavoro. Attendiamo solo il nullaosta, ma abbiamo provveduto ad essere assolutamente a norma in ottemperanza a tutte le indicazioni del Governo e del Ministero della Sanità.

Per noi rimane indispensabile che anche i nostri clienti abbiano la possibilità di aprire le attività, in modo da rimettere in moto la catena di produzione e distribuzione.