Steel raddoppia la capacità produttiva

Grazie ad un investimento importante, Steel amplia la propria capacità produttiva e inaugura a Carpi il nuovo showroom

Steel scommette sul futuro e con una operazione dal valore di 4,5 milioni di euro investe sull'ampliamento delle proprie capacità produttive e sul nuovo showroom aziendale.

Un investimento che Auro Po, CEO di Steel, ha definito come il più importante della storia del brand, nato a cavallo del nuovo millennio dal know-how dell'azienda di elettrodomestici professionali Angelo Po, che proprio quest'anno celebra i cent'anni di storia.
Una sfida che si inserisce in un piano strategico avviato prima dell’emergenza sanitaria e che nonostante essa non ha subito grandi variazioni.

Auro Po, CEO di Steel, insieme alla figlia Martina, responsabile marketing dell'azienda

I dati hanno premiato la capacità di visione imprenditoriale e il fatturato del 2021 segna un incremento del 38%.
"Abbiamo deciso di scommettere su noi stessi puntando a raddoppiare la nostra capacità produttiva. Se non avessimo investito in nuovi macchinari, sempre più evoluti, veloci e precisi, non saremmo riusciti a sostenere questa crescita così importante.
Fin dall'inizio Steel è nata per soddisfare le esigenze di clienti che vogliono massima personalizzazione, prestazioni che si avvicinino a quelle professionali e un design basato su una cura maniacale dei dettagli. Solo con la logica della lean production, che ragiona su piccoli lotti, possiamo dare una risposta che può essere definita artigianale se pensiamo al risultato prodotto, ma che in verità è frutto di una impostazione avanzata da Industry 4.0. Già da tempo avevamo avviato il processo e per nostra fortuna le azioni di stimolo del governo hanno sostenuto la nostra scelta. Poiché però gli impianti richiedono spazi adeguati, abbiamo allo stesso tempo ampliato la nostra superficie produttiva per potere studiare ed applicare un layout a flusso il più logico possibile".

I sei capannoni che ospitano tutto il ciclo produttivo sono organizzati per isole di lavoro che ospitano macchinari automatizzati di ultima generazione.
Il percorso parte dal taglio laser delle lastre di acciaio, la materia prima che dà il nome al brand e che è alla radice di tutta la sua storia aziendale, e finisce con il magazzino che ospita i lotti destinati ai vari clienti, pronti per essere consegnati.
"Automatizzare significa aumentare non solo la produttività ma anche la qualità del prodotto e la qualità delle condizioni di lavoro".

Il reparto dedicato al taglio laser dell'acciaio che è stato potenziato da un nuovo impianto completamente automatizzato

Un esempio è proprio il nuovo sistema di taglio laser in fibra di ultima generazione con sistema di carico e scarico automatico che permette di automatizzare le operazioni di taglio dell’acciaio ininterrottamente e senza presidio, così come il sistema di piegatura dello stesso, programmato per ottenere forme e dimensioni diverse.
"Questi sistemi robotizzati permettono da un lato di mantenere una qualità costante nel tempo e dall’altro di ottimizzare gli sprechi in modo ancora più incisivo, escludendo l’errore e il difetto quali variabili da considerare - commenta Auro Po - Inoltre, grazie all’ampliamento e revisione degli spazi, oggi abbiamo un’area espositiva che rispecchia maggiormente il nostro brand: così come i nostri prodotti, anche l’azienda ora si presenta ai nostri clienti come un unicum di tecnologia e design".

Il progetto dello showroom

La nuova sede dello showroom di Steel, progettata da AMOSTUDIO (di Modena) ospita gli uffici, la sala mostra e lo spazio destinato alla produzione e la logistica.

L'edificio, un parallelogramma irregolare, è stato svuotato e ripulito portando a vista la struttura a travi in cemento armato del tetto: si è dunque scelto di enfatizzare gli elementi strutturali - eliminando controsoffitti e pareti divisorie -  sottolineandone un carattere industriale che a contrasto valorizza un progetto di interni sofisticato.
La scelta dei materiali attinge a palette neutrali e minimali, resina cementizia per il pavimento e legno per le pareti-armadio che delimitano gli spazi ufficio.
I muri sono bianchi ed ecrù, gli impianti tecnici a soffitto sono a vista e il sistema di illuminazione, un'organismo luminoso di rette parallele e secanti sovrasta e penetra l'intera pianta dell'edificio.
La sala mostra si offre alla vista da diverse angolature e si presenta come una sequenza di isole ricavate in strutture in marmo parallele che, come astratti involucri, ospitano i blocchi cucina.
All'interno dello showroom è stato inoltre ricavato un grosso lucernario che proietta la sua sagoma a terra su un'aiuola verde, inondando lo spazio di luce zenitale.
Esternamente l'edificio è stato collegato visivamente allo stabilimento produttivo posteriore con un'unico trattamento cromatico delle facciate che punta sul fascino eterno del nero.

Al suo interno vengono valorizzate tutte le proposte Steel, compresa la nuova versione di Genesi che sarà una delle protagoniste dello stand di Eurocucina che vedrà come novità anche il lancio di una nuova proposta di cucina outdoor.

Un dettaglio del cruscotto inclinato della nuova versione di Genesi