Lavelli dai modelli esclusivi e piani speciali, top forgiati su disegno per i brand più importanti del settore cucina o commissionati da progettisti per realizzazioni particolari
Festeggia un secolo di qualità, ricerca e innovazione, Franke, azienda svizzera leader mondiale nella produzione di lavelli e nella lavorazione dell'acciaio, nata nel 1911 come semplice laboratorio artigianale. Franke Italia S.p.A. si costituisce nel 1965 a Cinisello Balsamo e si trasferisce Peschiera del Garda (VR) nel 1969, dove tutt'ora è ubicata. Agli inizi del 1990 Franke Italia diventa uno dei marchi più prestigiosi del settore ed oggi è leader mondiale nella produzione e progettazione di lavelli, a cui sono dedicati due dei tre stabilimenti siti a Peschiera del Garda, mentre il terzo stabilimento è dedicato ai piani di cottura e ai forni. E se la produzione dei lavelli è suddivisa due diversi comparti, il motivo è uno solo: si tratta di una produzione super-specializzata. Un intero comparto è infatti dedicato alla produzione di serie, l'altro, alla produzione di design e ai piani speciali. Una qualità comunque alta per entrambe le tipologie di lavelli realizzati, ma ottenuta secondo due differenti processi di industrializzazione: la standardizzazione, che realizza ingenti volumi di prodotto, e la produzione di nicchia, finalizzata alla creazione di un numero contenuto di pezzi.
“In questo ultimo caso si tratta di lavelli dai modelli esclusivi e di piani speciali” spiega Silvia Ferrrari, marketing manager di Franke Italia, “ovvero di top forgiati su disegno per i brand più importanti del settore cucina o commissionati da progettisti per realizzazioni particolari. Ed è proprio nello stabilimento italiano assegnato alla produzione di alta gamma, che Franke realizza il nuovo lavello Polyedro, un oggetto unico e straordinariamente innovativo, pensato fuori dalle consuete logiche stilistiche. La vasca, infatti, è disegnata secondo un volume geometrico e multi sfaccettato.”
È spontaneo chiedersi come una grande industria possa giungere a tale livello di raffinatezza, che per la forma e la qualità del materiale e delle finiture appare davvero una “gemma”.
“Il taglio a diamante di Polyedro è dovuto a una lavorazione elaborata, risultato del know how messo a punto, nel corso degli anni, nei comparti produttivi di Franke Italia. Nello stabilimento dedicato ai lavelli di design ai piani speciali, realizziamo prodotti di eccellenza sartoriale, fornita da una qualità ineccepibile, che si fondata sulla ricerca di progetto e sull'innovazione tecnologica. Polyedro infatti nasce prima di tutto da studi approfonditi di design sviluppati dal nostro Competence Center Sinks, interno allo stabilimento e coordinato dall'ingegnere Alessandro Cagliari. Il suo team si occupa dello sviluppo dei modelli coprendo l'intero iter di realizzazione, dall'idea - che si matura attraverso l'excursus dei trend di mercato - fino al concept e poi ai progetto tecnico. Si arriva alla produzione che avviene in questo stabilimento, un vero “fiore all'occhiello” per Franke, poiché è dotato di macchinari tecnologicamente avanzati e di un sistema di controllo completamente computerizzato”.
Ma tutto questo, da solo non basterebbe per dar vita alla perfezione di oggetti come Polyedro. “Senza le maestranze iper-specializzate - a partire dagli ingeneri per arrivare al personale che lavora ai macchinari - alcuni prodotti non potrebbero neppure essere immaginati”. Spiega ancora l'ingegner Cagliari: “I passaggi fondamentali lungo le linee di produzione dello stabilimento dei lavelli di design e dei piani speciali - come il taglio al laser delle lastre di acciaio, la piegatura, la saldatura, la smerigliatura (per cui l'acciaio, lavorato e saldato, viene pulito e impreziosito), determinano in maniera diretta la qualità del prodotto finale. Ma pur essendo processi robotizzati, necessitano dell'intervento dei maestranze di grande competenza, che svolgono il lavoro con una abilità unica. E' una vera arte, ed è il frutto della conoscenza acquista attraverso corsi di specializzazione e maturata in anni di lavoro, ma anche dell'appropriazione di “trucchi” e di“segreti” manuali che si sono tramandati in azienda nel corso degli anni, e che fanno ormai parte del patrimonio tecnico-produttivo di Franke”.