Un impegno importante quello intrapreso da Scilm, finalizzato alla ottimizzazione in chiave ecosostenibile dei packaging utilizzati. L’azienda che dal 1977 produce accessori e componenti per mobili per il settore dell'arredamento e della cucina lo ha attuato attraverso una serie di interventi che hanno coinvolto più di venti codici di prodotto imballo che sono stati sostituiti o modificati.
L’obiettivo era duplice: alleggerire l’impatto ambientale dell’azienda anche in questo ambito e insieme mantenere un’alta qualità di protezione dei prodotti inviati. “Ricerchiamo costantemente - tiene a precisare l’azienda Scilm - soluzioni produttive che preservino le risorse naturali e contrastino il cambiamento climatico. Attraverso l’utilizzo di materia prima riciclata, la riduzione degli sprechi, la scelta di energie rinnovabili contribuiamo ad un modello di sviluppo rispettoso dell’ecosistema”.
Tre le tappe fondamentali di questo percorso intrapreso da Scilm, che indicano la capacità e la volontà progettuale a medio e lungo termine.
1_Ricerca di materiali alternativi
L’obiettivo principale è stata l’eliminazione graduale del polistirolo, materiale ad elevato impatto ambientale e costoso da smaltire, a favore di materiali ecocompatibili.
2_Riduzione della varietà
Un passaggio graduale da plastica (PP o PE) a carta/cartone, allo scopo di ridurre l’impronta ambientale e facilitare il compostaggio; ove non è stato possibile, si è passati dalla plastica vergine a quella rigenerata.
3_Riduzione della quantità
Si è puntato alla riduzione degli spessori per i film in plastica, e in generale al contenimento degli imballi non strettamente necessari, come si vede negli esempi illustrati in questa pagina.