“Il Salone del Mobile.Milano è il nostro prezioso strumento per la ripartenza, lo è per il settore, per Milano, per tutto il Paese”. Così ha affermato Claudio Luti, confermato alla presidenza del Salone del Mobile.Milano con il nuovo assetto societario di Federlegno Arredo Eventi.
A margine di due incontri, rispettivamente con il sindaco di Milano Giuseppe Sala e il presidente della Regione Attilio Fontana, avvenuti la scorsa settimana, Luti ha sottolineato:
“Mancano pochi mesi alla data definita per l'edizione 2021 e stiamo lavorando per poter assicurare lo svolgimento della manifestazione e rassicurare aziende e visitatori. Ma ci sono ancora alcuni nodi da sciogliere che sono assolutamente indipendenti dalla nostre possibilità. Abbiamo fino a oggi lavorato all’interno del Salone del Mobile.Milano e con FederlegnoArredo – e ciascuno nelle proprie aziende – per farci trovare pronti a settembre dopo una lunga assenza con la più bella manifestazione possibile e la più ampia offerta possibile di novità di prodotto e di creatività. Tutti hanno voglia di Salone per il business ma anche per ritrovare quella socializzazione che tanto è mancata in questi durissimi e dolorosi mesi di pandemia. Ma ora è fondamentale che le istituzioni ci diano delle risposte precise. Abbiamo chiesto al sindaco e al Governatore il supporto necessario per fare di Milano, a settembre, con il Salone, il motore della ripartenza. Ma aspettiamo certezze dal Governo. Per questo in una nota predisposta per i ministri competenti e per Fiera Milano chiediamo chiarezza sulla possibilità di riavviare le fiere. Solo se nel DPCM del 6 aprile ci sarà il via libera alle fiere potremo confermare il nostro lavoro. Sono essenziali per noi la data certa di ripartenza delle manifestazioni fieristiche nel prossimo DPCM, ma anche una definizione del Piano Vaccini e le tempistiche reali per il raggiungimento di un numero di vaccinati che permetta all’Italia di essere considerato un Paese sicuro per accogliere i visitatori esteri. A supporto di questo chiediamo una campagna di promozione internazionale del Salone del Mobile proprio per affermare tale momento come il primo vero rilancio economico e sociale non solo italiano.
Sarà inoltre importante avere rassicurazioni dal Governo in merito a un Passaporto sanitario o “digital green pass” che dovrà avere rilevanza nella titolarità di accesso alla fiera. Infine, dovremo avere garanzie sulla tempistica prevista dai principali vettori per la ripresa con continuità dei voli internazionali. Abbiamo alcune settimane di tempo per avere la definizione dei protocolli e delle garanzie. Contemporaneamente noi continuiamo a lavorare senza sosta per farci trovare pronti a settembre”.
“Per poter realizzare tutto questo è altrettanto importante – ha evidenziato il presidente Luti – che le aziende siano unite, diano fiducia al Salone e continuino a credere nell’importanza di esserci in presenza tutti insieme per dare una vera grande prova di forza di sistema”.
In una recente intervista a Ambiente Cucina, Claudio Luti ha anche precisato che nell'organizzare l'edizione di settembre "Prima di tutto abbiamo posto al centro le esigenze delle imprese di poter dare visibilità ai propri marchi e progetti, concentrandoci sulla possibilità di fare la fiera in presenza. Parallelamente stiamo lavorando
su un progetto digitale che possa supportare la comunicazione della manifestazione.
Ma se il virtuale sarà in grado di integrare ed espandere la fruizione reale della fiera, nulla sostituirà l’esperienza diretta. Il design e i nostri prodotti vanno visti, toccati, e il Salone va vissuto. Ce lo hanno confermato tutti in questi mesi: designer, espositori, visitatori. Dovremo magari cercare nuove modalità di relazione e presentazione in tutta sicurezza, ma quell’alchimia che si instaura quando si è in presenza è davvero insostituibile: solo il dialogo, il confronto diretto e immediato, e l’empatia che si genera tra le persone fanno scattare quella scintilla che rende possibili progetti davvero innovativi. La creatività è corroborata dal contatto umano. Non se ne può fare a meno".