L’indagine di Confcommercio-Censis è stata effettuata su un campione di 1.000 famiglie e le interviste sono state svolte dal 15 al 30 aprile, ossia dopo poco più di un mese dal lockdown e a pochi giorni dalla sua proroga fino al 4 maggio.
Parlando di sentiment, la fotografia che emerge è quella di un paese più pessimista per più motivi, a partire dalla situazione lavoro.
Il 42,3% delle famiglie ha visto ridursi l’attività lavorativa e il reddito, il 25,8% ha dovuto sospendere del tutto l’attività e il 23,4% è finito in Cig.
Dallo studio emerge inoltre che quasi sei famiglie su dieci temono di perdere il posto di lavoro e che resta molto ampia la fascia di chi, dopo la riapertura del Paese, guarda al futuro con pessimismo: il 52,8% vede “nero” per la propria famiglia, percentuale che sale al 67,5% con riferimento alle prospettive del Paese.
Il 48% ha dichiarato di rinunciare a qualunque forma di vacanza (week end, ponti, Pasqua, vacanze estive). A questo proposito, oltre la metà delle famiglie non ha programmato nulla e circa il 30% rimarrà a casa non avendo disponibilità economica (percentuale che sale al 57% per i livelli socio economici bassi). Solo il 9,4% si permetterà il “lusso” di partire ma con una riduzione di budget e di durata.
Per quanto riguarda i consumi, il 23% di coloro che avevano espresso intenzioni di acquisto pre Covid-19 ha dovuto rinunciare definitivamente all’acquisto di beni durevoli (mobili, elettrodomestici, auto) già programmati e se parliamo di mobili la percentuale di colore che prevedono di acquistarli è del 19,9% contro il 21,4 del 2019 e il 25,5 del 2018. Per li elettrodomestici la percentuale degli intenzionati all’acquisto sale al 24,5 contro il 29, 6 dello scorso anno.