Numeri positivi per Abitare il Tempo 100% Project

interviste –

La nuova formula di Abitare Il Tempo trova conferme tra gli operatori italiani e internazionali. Una sfida che insiste sulla necessità, per la distribuzione indipendente, di aumentare la propria competenza

La seconda edizione di Abitare il Tempo 100% Project ha registrato un notevole
incremento
sia nel numero degli espositori (+75% sull'edizione 2011) e
degli spazi (da 2 a
4 padiglioni), sia sul fronte dei visitatori professionali, che sono stati 15.000 in soli tre giorni di manifestazione (il 50% in più rispetto all'anno scorso), di cui oltre il 12%
esteri. Una conferma che la formula individuata dagli organizzatori è in linea
con le esigenze del mercato, che pure sta vivendo una forte contrazione.
Anche l'area dedicata
al mondo della cucina
non ha deluso i produttori intervenuti, che hanno
espresso un buon grado di soddisfazione sia per l'affluenza del pubblico
internazionale
sia per la qualità
dei contatti
con i visitatori italiani.
Al centro dello spazio, lo show cooking di Electrolux
ha animato le tre giornate e ha permesso agli intervenuti di vivere in diretta
le performance della gamma Inspiration
Range
di Electrolux, con il nuovo forno a vapore e il piano a induzione
nati dall'expertise professionale del Gruppo. Le aziende di arredi (Aran Cucine, Beta Mobili, Brummel, Carma
Cucina, Del Tongo, Ged, Key Sbabo, Lago, Maiullari, MK, Schiffini, Stosa,
Toncelli
) sono state selezionate in modo da poter offrire agli operatori
una proposta molto differenziata,
capace di spaziare dalle eccellenze sartoriali alle realtà industriali da
grandi numeri, da storiche aziende consolidate a realtà emergenti. Un ventaglio
che si è riflesso anche nella proposta di arredi, che spaziava dalle soluzioni
contemporanee, architettoniche o easy, a quelle più classiche, dalle molteplici
sfumature.

Insieme a Stefano
Bezzetto
, coordinatore di Abitare il Tempo 100% Project, capiamo quali sono
stati i commenti degli espositori e quali siano i programmi su cui puntare per
il prossimo appuntamento.
Dal 2009 il settore
dell'arredo in Italia ha perso circa 5 miliardi di valore della produzione;
un'azienda, un prodotto, un evento che in questo contesto nasce e cresce è un
segnale di eccellenza, di capacità di creare
valore in un momento di grande crisi
.
Sintesi dei commenti degli espositori è l'analisi di customer care, che ha
rilevato un dato medio di soddisfazione superiore a 7 su una scala da 1 a 9. Un ottimo risultato, se
consideriamo il momento storico e il trend
rilevato, in crescita rispetto alla prima edizione
del nuovo format
dell'evento. Il 2013 è il terzo anno, anno della maturità del nuovo concept, i
programmi in dettaglio saranno una sorpresa per il lancio dell'evento ma
possiamo confermare l'obiettivo, in un contesto di fiere di prodotto e
distretti produttivi, di porsi come un momento
informativo e di relazione della distribuzione delle soluzioni dell'abitare
,
senza rigide barriere merceologiche, professionali o di tipologia di canale
distributivo.

I numeri confermano
sicuramente il successo del format, ma quali sono stati i commenti
"qualitativi" degli espositori registrati a fine manifestazione, con
particolare riferimento all'area Cooking 100%?

Non c'è peggior sordo
di chi non vuol sentire. Essendo parte del team di Abitare il Tempo 100%
Project, ho sempre il dubbio di riportare i commenti degli espositori in
maniera distorta e fuorviante. Suggerisco quindi di andare sul
sito di Abitare il Tempo e ascoltare direttamente i commenti degli
espositori.

In base ai commenti e
sentendo anche i visitatori, pensate di intervenire sul format e in quali
direzioni?

L'evento cresce in un
momento di grande crisi, pertanto confermiamo con forza e determinazione la
direzione, la 'vision' della manifestazione. Non sono previsti modifiche sulla
strategia ma interventi sull'operatività. L'evento 2013 prevede una cura maniacale
dei dettagli, la selezione delle aziende e dei partner, la cura del database,
l'organizzazione dei seminari e delle aree emozionali, la cura del layout
espositivo (comfort, ospitalità, segnaletica).

Mercato, emozione,
innovazione. Pensando alla prossima edizione, su quali di questi tre “anime”
sentite di dover lavorare per migliorare ulteriormente il format?

Confermiamo le tre
anime della manifestazione, anche se ci piace citarle in un'ordine diverso
- innovazione, emozione e mercato - e
spiegarle come momento informativo di ricerca e relazione. Ci sentiamo di dover
lavorare sui dettagli di tutte e tre le anime (qualità, selezione, target,
organizzazione) e di dover lavorare con attenzione nel ricercare un giusto
equilibrio tra le diverse anime, in particolare tra i momenti informativi e il
networking con le aziende.

Quale potrebbe e
dovrebbe essere idealmente il modo migliore per le aziende di proporsi in una
manifestazione come Abitare il Tempo 100% Project, per superare la semplice
esposizione di prodotto che si può ritrovare in altre fiere?

Il modo migliore per
presentarsi ad Abitare il Tempo 100% Project è quello di creare uno spazio
emozionale, contenuto, pre-allestito nella parte esterna, di facile
realizzazione e sostenibile economicamente, in cui si raccontano la storia, i
valori, la passione della propria impresa e si creano relazioni e reti tra
operatori del settore; dove non deve essere importante la quantità delle aree o
la ricercatezza dello stand, ma l'originalità del contenuto, evidenziando i
caratteri distintivi dell'azienda, sia essa una grande impresa industriale, un
brand del design o uno straordinario artigiano attentamente ricercato e
selezionato.

La formula del
meeting arricchisce e qualifica la proposta e la rende distintiva rispetto a
ogni altra fiera. Mettere in calendario 50 incontri in 3 giorni non è però
troppo?

Sì, probabilmente 50
incontri sono tanti. Nel 2013 dovremmo selezionarne non più di 34: un forum di
apertura e 8 seminari il primo giorno, 16 il secondo, 8 il terzo più un forum
di chiusura.

La manifestazione è
rafforzata sicuramente dal rapporto stretto con Federmobili. Pensate di
iniziare un dialogo proficuo anche con Federlegno, e in particolare con
Assarredo?

Il rapporto con
Federmobili è straordinario e abbiamo già presentato l'evento a vari
interlocutori del mondo Federlegno. Abitare il Tempo 100% Project vuole essere
un momento d'incontro e di relazione con il mondo del progetto; un evento
diverso, complementare alla più grande fiera del mondo, il Salone del Mobile di
Milano. L'ideale per noi sarebbe un forum di apertura organizzato da Federmobili
e uno di chiusura da Federlegno, con decine di momenti informativi e di
relazione tra produzione e distribuzione, per ritornare a crescere sul mercato
globale insieme.

Abitare il Tempo,
100% Project. Ritenete sempre un vantaggio mantenere il legame con quel logo
che ha caratterizzato la storia della manifestazione, quando questa non ha più
nulla a che fare con il nuovo format?
"A nessuno sarà
sfuggito che al vecchio logo di Abitare il Tempo è stato affiancato 100%
Project, con una dimensione più grande. Questo ci ha permesso di innestare
l'innovazione salvando la storia della manifestazione, in particolare la
relazione con alcuni mercati esteri. Con la terza edizione riteniamo
consolidato il nuovo concept della manifestazione; a conclusione dei tre anni
di turn around della manifestazione, ci sarà una sorpresa anche sul marchio.

Quali sono le
attività promozionali che mettere a punto in Italia e all'estero in vista
dell'edizione 2013?

Le attività di
comunicazione e promozione per il 2013 prevedono tutta una serie di accordi con
riviste specializzate in Italia e all'estero, oltre a una forte azione di
marketing digitale, per invitare i
potenziali visitatori ad ascoltare i seminari e i workshop dei primi due anni della
manifestazione, per comunicare concretamente e pragmaticamente cosa si potrà
trovare ad Abitare il Tempo 100% Project 2013.”