Un progetto annuale, un prodotto vivo di cui la fiera a settembre è la summa finale: è Marmomac, la cui 59ª edizione, in programma a Verona dal 23 al 26 settembre 2025, è stata presentata con una conferenza stampa moderata dalla giornalista Federica Sala a Dropcity, il laboratorio urbano milanese fondato da Andrea Caputo. La manifestazione leader a livello internazionale per la filiera della pietra naturale, con oltre 1.400 espositori provenienti da più di 50 Paesi e una community globale composta di oltre 50.000 operatori e professionisti da 150 nazioni (dati 2024), si concentrerà quest’anno su tre pilastri fondamentali: materia, tecnologia e cultura, per raccontare la pietra nella sua dimensione produttiva, tecnica e culturale.
Veronafiere capitale mondiale del settore tecno-lapideo
“Marmomac è molto più di una fiera: è il palcoscenico internazionale dove la pietra naturale diventa business, cultura, innovazione e relazioni - ha esordito il presidente di Veronafiere -. Veronafiere si conferma capitale mondiale del settore tecno-lapideo, con un evento strategico per uno dei comparti di eccellenza del made in Italy che impegna oltre 3.200 aziende, sviluppando un fatturato di 4 miliardi di cui il 70% all’estero. Un risultato reso possibile grazie a un progetto di sistema che coinvolge imprese, distretti produttivi, istituzioni e associazioni come i ministeri del Made in Italy e degli Affari esteri, ICE-Agenzia e Confindustria Marmomacchine”.

Marmomac, oltre all’evoluzione da marketplace a laboratorio di creatività, competenze e design, sta anche perseguendo uno sviluppo internazionale. “Marmomac – ha infatti puntualizzato il d.g. Adolfo Rebughini - è la nostra piattaforma fieristica più internazionale che può contare anche sulla sinergia di iniziative quali Marmomac Brazil e Cachoeiro Stone Fair (ricordiamo che il Brasile è il quarto mercato per produzione e il quinto per esportazione) e missioni commerciali in mercati target quali Stati Uniti (che ‘valgono’ 700 milioni di export, con una crescita del 30% negli ultimi 10 anni) e il Medio Oriente. L’edizione 2025 conferma già aziende espositrici da 54 nazioni e siamo al lavoro con azioni mirate di incoming, insieme a ICE-Agenzia, rivolte a portare in Fiera a Verona operatori, buyer profilati, architetti e designer da tutto il mondo”.
La novità del Padiglione Zero | Antolini® e del premio alla committenza
Quest’anno Marmomac presenta alcune novità relativamente al format espositivo. “Il modello espositivo della manifestazione - ha raccontato Valeria Santorini, exhibition manager area b2b Veronafiere - è la fotografia di come Marmomac rappresenti la piattaforma internazionale del settore, con i suoi 12 padiglioni (dedicati alla tecnologia, alla narrazione della materia come elemento identitario e progettuale; alla formazione e alla cultura) e le 8 aree espositive esterne, a cui si somma in questa edizione il Padiglione Zero | Antolini®, allestito nelle due navate centrali delle Gallerie Mercatali”.

Marmomac continua a raccontare l’intera filiera della pietra naturale, dal blocco grezzo all’opera finita, valorizzando le identità territoriali, i distretti produttivi e il sapere che accompagna il processo di trasformazione. “Interessante novità di quest’anno – ha aggiunto Francesca Zivelonghi, event manager Marmomac –, in collaborazione con il premio internazionale Dedalo Minosse, la sezione dedicata alla committenza illuminata, perché è importante avere visione e aprirsi a grandi progetti. Ci apriamo inoltre alla città di Verona con un progetto di cross marketing con Verona art e con progetti speciali come Epiphanies a cura di Raffaello Galiotto, tra gli eventi installativi in programma all’interno di The Plus Theatre”.
The Plus Theatre, quarta edizione per esplorare design e visioni progettuali
Pensato come laboratorio di riflessione e sperimentazione, The Plus Theatre prende vita, giunto alla sua quarta edizione, all’interno del padiglione 10 con un programma di talk, lectio, workshop e quattro mostre tematiche dedicate all’universo lapideo. “Quest’anno - ha spiegato il direttore artistico Giorgio Canale, curatore anche della mostra Stone Next, dedicata alle tecnologie, ai macchinari e agli strumenti più innovativi per l’elaborazione della pietra - la sfida consiste nel fare in modo che la pietra, elemento stabile e fisso, possa raccontano il vero valore della pietra naturale”.
Il layout 2025, ispirato al Plan Voisin di Le Corbusier (1925), darà così forma a una “città della pietra” contemporanea, articolata in percorsi narrativi che guideranno il pubblico tra architettura, arte, design e industria. L’intero anno di lavoro di Marmomac meets Academy si tradurrà nella mostra Fabula Litica: La Foresta Incantata a cura di Giuseppe Fallacara, con il coinvolgimento di oltre 15 università, nazionali e internazionali e istituti di ricerca. Carlo Trevisani e Silvia Dandini per ADI, continuano l’indagine sui linguaggi compositivi della pietra: ADI – Verticalità Modulari.
Marmomac Academy, formazione e dialogo multidisciplinare
Dal 1998 Marmomac Academy propone ogni anno un programma internazionale che approfondisce temi legati alla selezione e all’uso della pietra naturale, al design e alle tecniche di lavorazione più avanzate. Relazioni, case study e incontri con esperti mettono in evidenza estetica, innovazione e sostenibilità, contribuendo alla diffusione della cultura del progetto in pietra. Il programma di talk ospitati all’interno di the Plus Theatre quest’anno si arricchisce di alcune novità: oltre agli approfondimenti rivolti ai professionisti con crediti formativi validi per l’aggiornamento professionale e riconosciuti a livello internazionale di Marmomac Academy, è in programma un panel di incontri volto a stimolare la discussione intorno al marmo e alla contemporaneità. All’interno di questo contesto, il docente di Polimi Davide Fabio Colaci terrà una lectio dal titolo “Marmo e i valori di superficie”, in cui offrirà una riflessione critica sul ruolo dell’ornamento in architettura, rileggendo il pensiero di Adolf Loos alla luce delle interpretazioni più attuali.