Pietra e lapidei, tra natura e tecnologia

Ci vuole competenza per scegliere con consapevolezza tra pietre naturali e nuovi materiali che le riproducono sempre più fedelmente. Marco Scapin, art director di Marmo Arredo, spiega le virtù, e i punti di debolezza, di entrambe le soluzioni
Marco Scapin, architetto e art director di Marmo Arredo

Marco Scapin, art director di Marmo Arredo - una delle aziende leader nella produzione, lavorazione e trasformazione dei materiali lapidei e tecnologici - esamina le diverse peculiarità dei materiali di maggior successo nel mondo del design. In particolare si parla della pietra e del marmo che proprio a Eurocucina 2018 hanno dimostrato essere dei grandi protagonisti, soprattutto per i top, ma non solo. Una scelta di gusto che si è potenziata anche grazie alle nuove interpretazioni tecnologiche dell’estetica naturale dei lapidei. Parliamo dei compositi e delle ceramiche, nello specifico, che ormai riproducono con grande fedeltà le venature di pietra e marmi promettendo una maggiore resistenza nel tempo e una più facile manutenzione.

I materiali naturali

Nell’epoca della sua riproducibilità tecnica, quali sono oggi gli argomenti a favore dell’utilizzo della pietra naturale nel design di una cucina? Quali quelli meno positivi?

La pietra naturale trae la sua forza dall’essere un materiale esclusivo, trasferisce all’ambiente in cui viene utilizzata la sua “naturalità” di materiale vivo, unico e mutevole.
La complessità della sua composizione vive nelle tre dimensioni che donano ai manufatti una resa estetica impareggiabile. La possibilità di scelta inoltre è molto ampia e tocca tutte le tonalità di colore e una grande variante di texture.
Di contro è un materiale che, senza l’utilizzo di speciali trattamenti e protezioni superficiali, necessità di una manutenzione costante e onerosa sia di tempo sia di energie. Può capitare che la contingenza tra una sostanza fortemente macchiante e una pulizia non accurata e solerte possa compromettere l’oggetto per sempre.

L’evoluzione delle finiture di pietre e marmi ha migliorato la resistenza all’usura e alle macchie dei materiali naturali?

Sicuramente l’apporto dell’industria chimica e l’avvento delle nanotecnologie hanno migliorato le prestazioni dei materiali naturali. In commercio esistono vari tipi di protezione più o meno efficaci, ma quelle molto forti rischiano di rendere la superficie “finta” creando una pellicola di protezione che altera l’aspetto originale del prodotto.
Marmo Arredo, dopo una fase di sperimentazione molto convincente, propone ora un nuovo trattamento antiacido che riesce ad unire efficacia e resa estetica.

Ci sono state anche evoluzioni nella loro lavorazione?

La tecnologia nella lavorazione è in continua evoluzione. Centri taglio e macchinari a controllo numerico sempre più precisi e flessibili, magazzini automatici che rendono la movimentazione più semplice e veloce anche con i materiali naturali e più delicati, utensili dedicati ancora più affidabili, assicurano una lavorazione accurata e performante.
L’evoluzione più interessante ed efficace sta però nei sistemi e nei software di gestione delle lavorazioni che ci permette un controllo totale di tutti i processi con una ricaduta diretta verso i nostri clienti sia nella fase progettuale (scelta del materiale, ingegnerizzazione del design e restituzione grafica realistica) sia nel post vendita (consegna, assistenza e manutenzione).

Un piano con lavello integrato realizzato da Marmo Arredo in marmo Nero Portoro

Oggi è sempre più richiesto che un top possa integrare  - quasi senza soluzioni di continuità - tutti gli elementi funzionali, dal piano cottura al lavello, fino a dispositivi nascosti come le ricariche wireless e le bilance. Il materiale naturale si presta a questa esigenza?

I materiali naturali sono vari e molteplici, alcuni di loro sono adatti a queste lavorazioni tecnologiche di integrazione.
La principale criticità sta negli elementi funzionali che necessitano di certificazione; la pietra naturale essendo di per se variabile e mutevole mal si sposa con le richieste degli enti preposti a questo tipo di attività, riducendo il suo utilizzo solo per alcuni progetti particolari e non per una produzione standard.

I materiali tecnologici 

Il top in Quartzforms, composito a base quarzo, nella versione Soul Calacatta

Parlando invece dei materiali tecnologici, quali sono oggi le proposte più idonee per la cucina?

Il panorama dei materiali tecnologici che sposano l’estetica della pietra naturale è vario, ma realisticamente solo due possono avere una reale ricaduta sul mercato: agglomerati a base di quarzo (engineered stone), composti a base di argille ceramiche con spessori superiori al centimetro (grès porcellanato, pietra sinterizzata).
Entrambi possono essere utilizzati per tutti gli elementi di una cucina, opportunamente lavorati e supportati. Top, schienali, ante anche di grandi dimensioni sono già stati realizzati, l’unico limite è la possibilità di spesa del cliente.

Quali sono i vantaggi più significativi e quali invece i punti di debolezza?

I vantaggi più significativi sono relativi alle caratteristiche tecniche e prestazionali: resistenza fisico-meccanica, facilità di manutenzione, anassorbenza, durezza.
Mentre i punti deboli possono risiedere nell’aspetto estetico del materiale che vuole riprodurre la pietra naturale.
Nel mondo ceramico la rappresentazione è estremamente fedele, quasi fotografica, ma non è tridimensionale, l’effetto rimane superficiale scomparendo nei bordi e negli angoli.
Negli agglomerati di quarzo non si ha, invece, una perfetta rappresentazione del materiale naturale, ma una sua interpretazione che deve sposarsi con la tecnologia di produzione. Ciò nonostante il prodotto mantiene la tridimensionalità e la texture è passante a tutta massa.

A livello di costo, quali sono le scelte che presentano un migliore rapporto prezzo/qualità?

Non esiste un materiale migliore di altri, ma un materiale migliore per l’utilizzo che si deve fare della cucina. Il modo migliore per scegliere con consapevolezza è affidarsi ad aziende serie e farsi consigliare, prestando attenzione a non cadere in false promesse dettate da campagne marketing aggressive e fuorvianti.
I materiali che funzionano sono quelli che si consolidano nel tempo sul mercato e sanno continuamente rinnovarsi. Attenzione alle meteore delle roboanti promesse.

In apertura, il dettaglio di una cucina realizzata da Marmo Arredo interamente in ceramica Calacatta, proposta da Graniti Fiandre