Entusiasmo degli organizzatori e degli espositori per la prima edizione di LivingKitchen, appena conclusasi alla fiera di Colonia, in Germania
Il debutto di LivingKitchen, in scena a Colonia dal 18 al 23 gennaio scorso, ha generato più di un entusiasmo. A partire dagli organizzatori che lo hanno definito un “evento spettacolare”, superiore alle loro più rosee aspettative.
Le cifre, come sempre significative, dicono che LivingKitchen, che occupava due padiglioni della Fiera di Colonia per un totale di 178 espositori, è stata visitata in 6 giorni da 138.000 professionisti provenienti da 128 paesi. E su quest'ultimo dato si sono spesi altri commenti positivi: “Non è solo la quantità e qualità degli operatori che ci ha impressionato,” commenta Frank Haubold, Project Leader of LivingKitchen ”ma la dimensione internazionale dell'evento. Siamo certi che ne 2013 ci sarà un ulteriore sviluppo”.
Alla piena soddisfazione degli organizzatori è corrisposta quella degli espositori, compresi quelli italiani che erano sostanzialmente solo produttori di elettrodomestici o componenti con l'eccezione dello spazio "La Cucina" di grande impatto emozionale interpretato da Riva 1920 insieme a Matteo Thun.
Difficile stabilire quale sia stata l'ordine di importanza degli ingredienti che hanno contribuito a creare il clima di euforia che ha animato la sette giorni di Colonia, reso ancora più vivace dallo show cooking praticamente senza soluzioni di continuità di cuochi assoldati dalle aziende e dalla stessa fiera. Senza dunque stabilire gerarchie, si può dire che nella ricetta sia stato vincente un format in cui hanno creduto al 100 per cento le aziende tedesche, di cucine e di elettrodomestici, che si sono presentate con stand importanti ma, per fortuna non faraonici, e con novità molto concrete.
Per le aziende italiane, e ci riferiamo ai produttori di elettrodomestici con una dimensione di calibro medio, è stato invece molto importante avere di nuovo l'opportunità di una vetrina internazionale che in questi ultimi anni gli è stata negata dalla formula blindata di Eurocucina. Il tutto è stato condito dalla forza trainante dell'economia tedesca, capace di generare business in una dimensione globale.
Il mercato, dunque, aveva bisogno di una vetrina internazionale che potesse essere una valida alternativa al salone di Milano - di cui nessuno nega la leadership, ma che evidentemente non può essere il solo riferimento mondiale per il settore - e la macchina organizzativa, sempre ineccepibile, della fiera di Colonia, ha saputo cogliere l'opportunità con intelligenza e con importanti investimenti.
Come tendenza si conferma prioritario il fronte della sostenibilità, per cui l'asticella della riduzione dei consumi degli elettrodomestici si sposta sempre più in alto, mentre per il mobile da cucina si alterna al tanto bianco e legno già visto a Milano, anche qualche flash di colore brillante. Un ulteriore segno di ottimismo che caratterizza questa prima edizione.
Il periodico Ambiente Cucina numero 201 pubblicherà un ampio report dedicato all'evento.