La ricerca dell’essenza in un appartamento a Bologna

La riscoperta di un materiale elegante come il cemento di Pantelleria è il fiore all’occhiello di un raffinato intervento di ristrutturazione nel quale Stepping Stone ha affiancato Sara Lessi, architetto e interior designer, nella scelta dei materiali e nello sviluppo di soluzioni ad hoc per il progetto

Dall’estremo sud alla pianura emiliana, dall’isola di Pantelleria a Bologna attraverso un percorso di conoscenza, ricostruzione della memoria, ricerca dell’eccellenza, una storia che nasce dalla passione per la materia e dalla capacità di interpretare le esigenze del progetto e la specificità del contesto.
La ristrutturazione di un appartamento bolognese degli anni ’50 nasce dalla condivisione, dall’integrazione delle competenze, dalla fiducia reciproca alimentata dal valore dell’eccellenza. Gli attori protagonisti della genesi di questo progetto sono Stepping Stone, showroom di progettazione specializzato in materiali e superfici, insieme a Sara Lessi, architetto e interior designer.

Stepping Stone
Pianta dell'appartamento dopo la ristrutturazione

L’obiettivo dei committenti è stato quello di dare vita a un luogo confortevole e accogliente, una casa con spazi conviviali nei quali condividere esperienze e momenti. Una casa contemporanea nello stile ma che in qualche modo preservasse la memoria e le tracce del passato, evidenziasse i segni del tempo cercando un dialogo stretto con il presente e con le esigenze future.
Proprio per questo la giovane coppia, proprietaria dell’appartamento, aveva chiaramente espresso la volontà di preservare il pavimento ligneo a spina di pesce presente in entrambe le camere da letto. Una superficie segnata dal tempo, un indispensabile anello di congiunzione tra quello che era e ciò che sarebbe da lì a poco diventato questo spazio. Un punto di partenza per un intervento a 360 gradi che ha trasformato gli spazi un po' angusti della planimetria originale in una casa funzionale e spaziosa.

Stepping Stone
Il bianco domina la composizione della cucina che è separata dal living da un’ampia vetrata trasparente mobile

Il progetto ha preso avvio dalla ridistribuzione degli spazi, con lo scopo di risolvere la condizione di partenza che vedeva la presenza di un classico corridoio sui cui lati si affacciavano in sequenza una serie di stanze. L’eliminazione di alcune tramezze ha permesso di dare vita a un ampio open space nel quale la cucina funge da elemento catalizzante e regolatore di tutti i flussi che si dipanano in uno spazio divenuto ormai fluido e continuo. Una continuità resa possibile anche da diaframmi leggeri e trasparenti come la vetrata che divide ma di fatto unisce cucina e living ricreando uno spazio unico e continuo o al contrario separandoli qualora necessario.
Una redistribuzione degli spazi che modifica radicalmente l’impianto della casa, una definizione di ogni singolo ambiente che passa necessariamente dalla scelta dei materiali e delle superfici da utilizzare.

Stepping Stone
La cucina, posta al centro di un ampio open space, assume il ruolo di elemento catalizzante e regolatore di tutti i flussi


LA CUCINA
La cucina è stata concepita come fulcro dell’impianto planimetrico.
Attorno ad essa ruotano gli altri ambienti della casa. Sintesi di funzionalità ed eleganza, di design e tecnologia, è separata dal soggiorno solo da un’ampia vetrata trasparente mobile. Il layout della cucina la divide sostanzialmente in due parti: una zona contenitiva, ottenuta con colonne a tutta altezza chiuse in nicchia da una parete di cartongesso che termina con una superficie curva che amplia visivamente lo spazio; una seconda rappresentata dalle basi, dove in modo lineare e rigoroso il piano di lavoro si sviluppa su due lati nelle quali sono totalmente divise la zona del lavaggio da quella della cottura.
Il bianco domina la composizione. Le ante della cucina sono in acrilico mentre il top è in Neolith Artic white Satin dello spessore di 1,2 cm.

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Per il piano di lavoro è stato scelto Neolith Artic White Satin nello spessore di 1,2 cm

I MATERIALI
Il know how sviluppato da Stepping Stone ha permesso alla progettista di valutare proposte diverse che potessero soddisfare le richieste funzionali ma anche interpretare al meglio il concept del progetto. Una realtà che da cinque anni opera sul mercato dedicandosi esclusivamente a materiali e superfici, grazie a un'intensa e capillare attività di ricerca su tutto il territorio italiano ed estero. Proprio grazie a questa ricerca è stata, tra le molteplici soluzioni possibili, scelta la pastella di Pantelleria.

Stepping Stone
Nel soggiorno una lunga mensola funzionale è stata rivestita con la pastella di Pantelleria, che dialoga con la pavimentazione

La specifica esigenza del progetto era quella di trovare il giusto equilibrio, o meglio l’amalgama e integrazione tra il pavimento originale a spina di pesce e il nuovo parquet in rovere naturale. Un’operazione per nulla banale, anzi molto complicata, perché era necessario pensare a una superficie che legasse le due identità senza per questo snaturare l’essenza delle superfici. Un elemento quindi di stacco ma allo stesso tempo di raccordo, ben visibile ma allo stesso tempo discreto, non di contrasto ma fonte di unione. Un prodotto non semplice da identificare anche se fin dall’inizio i progettisti avevano ben chiaro che si dovesse trattare di un cemento o di una resina dall’effetto continuo anche se vibrante e materico.

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Dettaglio dell'integrazione tra il pavimento originale a spina di pesce e il nuovo parquet in rovere naturale, il cemento di Pantelleria è l'elemento di raccordo

La pastella di Pantelleria è un composto di cementi speciali e inerti selezionati che gli conferiscono un aspetto naturale e morbido, oltre a un'elevata adesione e una notevole resistenza meccanica. La particolare modalità di stesura inoltre ha permesso di dare vita a un pavimento continuo, liscio e levigato al tatto davvero ideale per i vani di distribuzione nei quali è stato inserito. Un equilibrio sottile tra l’identità del materiale e le necessità di posa, un passaggio molto delicato che Stepping Stone ha saputo superare mettendo a punto un ciclo di lavorazione che potesse mantenere quell’aspetto originale del passato, senza snaturare i colori originali del cemento.

Stepping Stone
La vetrata che separa la cucina dal soggiorno è un elemento trasparente che di fatto però unisce visivamente i due ambienti

Non solo. Per alimentare il dialogo fra i materiali estendendoli ad altri elementi compositivi dello spazio, nel soggiorno è stata rivestita con lo stesso materiale anche una lunga mensola, scenica e funzionale che dialoga con la pavimentazione. Un elemento che diventa monolitico trasmettendo una sensazione di solidità e leggerezza allo stesso tempo. E proprio questo era un po' il senso di tutto l’intervento e in particolare dell’utilizzo del materiale in questo appartamento. Quello di aprire lo spazio attraverso interventi strutturali ma anche grazie all’impiego di materiali che invitino all’accoglienza, allo stare bene ad alimentare quella sensazione di convivialità che era in cima ai desideri dei committenti.

SCHEDA TECNICA
Progettista
: Sara Lessi
Consulenza materiali: Stepping Stone
Inizio lavori: maggio 2019
Fine lavori: ottobre 2019
Arredo Cucina: Mittel
Top: Neolith Artic White Satin
Frigorifero, Forno e Lavastoviglie: Miele
Piano a induzione: Electrolux