Isole apri e chiudi

Celare e mostrare le funzioni: è la tendenza delle cucina ad isola più "evolute", che in un attimo si richiudono diventando monoblocchi dall'aspetto scultoreo

Isole per cucina, blocchi dall’apparenza impenetrabile, che a comando rivelano la loro vocazione trasformando completamente l’ambiente. E mettendo al centro del living un super attrezzato "laboratorio di gusto".

ERNESTOMEDA

Ernestomeda: Soul. Isola con tagliere Quick

Tra gli elementi a scomparsa di Soul (design Giuseppe Bavuso), pensati per nascondere le funzioni, si annovera il tagliere scorrevole Quick, utile anche come piano d’appoggio e come elegante copertura del piano cottura. Sul top del bancone, con zona lavaggio Bay e alzatina Stand Up in marmo Toffee Brown finitura Leather, il tagliere Quick è proposto in rovere termotrattato. Incrementa l’efficienza delle operazioni al piano di lavoro lo scaffale retrobase Medley con vaschette, scolapiatti forati e scolaposate in acciaio e ripiani in vetro riflettente chiaro. Medley è configurabile anche come libreria o scaffalatura in versioni personalizzabili. Il tavolo girevole Cyclos, semi-estraibile dalla base, completa questa soluzione funzionale e flessibile.

Ernestomeda: Soul

 

ROSSANA

Rossana: lisola K-In affiancata all'isola K-Out, per outdoor,

Un’isola in pietra naturale, connotata da un volume compatto chiuso da due piani/coperchio mobili - uno su un lato e uno frontale - che, scorrendo lateralmente e longitudinalmente, modificano la volumetria diventando piani di lavoro o zone snack. È K-In/K-Out, disegnata da Massimo Castagna, art director di Rossana, identica nella versione per interni e per outdoor. I due piani mobili scoprono/celano il top con le attrezzature per cucinare e sono dotati di guide di scorrimento nascoste, che garantiscono una chiusura ermetica. Il sistema di apertura/chiusura dei piani scorrevoli è azionabile con telecomando ed è dotato di meccanismo di funzionamento proveniente dal settore nautico. La versione indoor è proposta in materiali “gioiello” come ottone, peltro, acciaio, eucalipto, rovere termotrattato e olmo di palude ricavato da cave sotterranee.

 

BOFFI

BOFFI: isola K6+6

Un blocco dal rigore formale assoluto si trasforma velocemente in cucina e in elemento polarizzante dello spazio; due piani di chiusura superiori, scivolando silenziosamente, rendono agibili le funzioni di lavaggio, cottura e preparazione sul top diventando superfici d’appoggio o zone consumazione. È l’isola K6+6 (596,5x96 cm; h. 95,5 cm), progettata da Norbert Wangen, che raddoppia la lunghezza dell’isola K6 e offre lo scorrimento separato del top suddiviso in due. «Dopo 20 anni, la serie K riscuote ancora un gran successo - ha sottolineato il progettista - e il 2018 ha marcato la nascita della seconda generazione con K5, K6 e K6+6. Modelli con una nuova geometria, lavelli e piani di cottura più grandi». L’isola è proposta nell’esclusiva finitura O_Steel (Orbital Steel), acciaio inox con satinatura orbitale irregolare che dona alla superficie un aspetto vissuto.

MINOTTICUCINE

minotticucine: Gandhara

Nessun elemento a vista per Gandhara, disegnata da Alberto Minotti, art director del brand, in linea con la sua filosofia del “silenzio visivo” per cui le forme sono ridotte al minimo e le funzioni sono chiuse dentro scrigni dai materiali neutri e autentici, per liberare lo spazio dagli eccessi e dal superfluo. È il silenzio per gli occhi, appunto, un rigoroso lavoro di sottrazione che definisce cucine concepite come volumi puri. Anche in questo caso la cucina si compone solo di un armadio e di un’isola, entrambi chiusi da superfici in pregiato marmo Arabescato Cervaiole. L’isola lunga 8 metri diventa cucina solo quando il coperchio superiore, con costa a spacco, svela cottura e lavaggio con rubinetto saliscendi. Le colonne in pietra su tutti i lati sono alte 209 cm; i fianchi sono accostati alle ante dal taglio del bordo a 45°.