“Incontri e Dialoghi” di Valcucine e Miele

Ha preso il via a Milano “Incontri e Dialoghi”, un ciclo promosso da Valcucine e Miele, ideato e curato da Luca Molinari che proseguirà nei prossimi mesi a Roma e Torino

Un progetto culturale nato per dare spazio a un confronto vivo tra mondi solo in apparenza distanti come architettura, design e impresa: è “Incontri e Dialoghi”, ciclo di appuntamenti ideato e curato da Luca Molinari, critico e curatore di fama internazionale, promosso da Valcucine e Miele, due realtà che da sempre rappresentano un punto di riferimento nell’unire tecnologia, cultura del progetto e responsabilità sociale.

Da sinistra, Regina De Albertis, Luca Molinari e Tiziano Vudafieri

Il primo appuntamento, tenutosi presso l’Atelier Valcucine Milano Brera, spazio gestito dalla famiglia Spotti, è stato dedicato a un binomio cruciale per il futuro: sostenibilità e innovazione. L’incontro ha visto protagonisti voci di primo piano del panorama del progetto contemporaneo: lo studio Vudafieri Saverino, capace di coniugare ricerca estetica e attenzione al contesto; Regina De Albertis, presidente di Assimpredil Ance e figura centrale nel dibattito sull’edilizia sostenibile; Alessia Garibaldi, architetto che ha fatto della qualità dello spazio e del rispetto ambientale la sua cifra; e Andreas Kipar, paesaggista di fama internazionale noto per il suo approccio capace di mettere in relazione natura, città e innovazione.

Luca Molinari e Alessia Garibaldi

In particolare, il tema è stato approfondito in due conversazioni intense e complementari. Nel primo dialogo, l’innovazione è emersa come atto di coraggio e di visione. Regina De Albertis ha raccontato l’impegno di una nuova generazione di imprenditori che sceglie di cambiare il modo di costruire e di pensare l’edilizia, accettando errori e ostacoli come tappe necessarie del progresso. Tiziano Vudafieri ha invece spostato il discorso sul piano culturale: innovazione come metamorfosi continua, come capacità di adattarsi ai luoghi e alle persone, diventando ogni volta altro da sé.

Andreas Kipar

Nel secondo dialogo, il tema della sostenibilità si è trasformato in una riflessione profonda sulla qualità della vita e dell’abitare. Per Alessia Garibaldi, la vera sostenibilità non risiede nella tecnologia o nelle certificazioni, ma nella misura delle scelte quotidiane: nella luce naturale, nei materiali che respirano, nella bellezza discreta che genera benessere. Andreas Kipar, da trent’anni voce autorevole del paesaggio urbano, ha invitato a ripartire dal giardino come metafora universale: la cura dello spazio come gesto etico e poetico, dove natura, uomo e città ritrovano un equilibrio possibile.

Nei prossimi mesi il ciclo proseguirà a Roma e Torino, continuando a intrecciare architettura, design e impresa in un racconto corale che restituisce all’architettura il suo compito più alto: produrre senso, generare futuro e costruire speranza.