Dopo una lunga e approfondita analisi della situazione inerente all’emergenza Covid-19 e a seguito della valutazione di tutti gli aspetti legati all’organizzazione (tra cui l’incertezza sui voli internazionali, la quarantena obbligatoria e la sospensione dei visti per la Cina), il comitato del Salone del Mobile.Milano ha preso atto dell’impossibilità di organizzare un’edizione della manifestazione che rispettasse pienamente gli standard qualitativi che l’hanno contraddistinta sin dagli esordi e ne hanno decretato il successo di cui siamo tutti testimoni.
Il Salone del Mobile dunque sposta l'edizione di Shanghai, inizialmente prevista a novembre, al 2021 e si concentra sull’edizione del 60° a Milano.
“L’appuntamento è solamente rimandato e i prossimi mesi saranno all’insegna della ripartenza consapevoli che tutti insieme, manifestazione e aziende, continueremo a crescere e supportare l’arredo made in Italy in Cina e nel mondo”, sottolinea Claudio Luti, Presidente Salone del Mobile.Milano. “Una decisione sofferta e inevitabile che ci sprona a essere ancora più decisi e determinati a consolidare la leadership del marchio Salone del Mobile come fiera di riferimento per il design nel mondo”.
Tutti gli sforzi si concentreranno su una intensa attività promozionale legata alla sessantesima edizione del Salone del Mobile a Milano che rappresenterà il primo importante momento di incontro con visitatori e professionisti internazionali e che potrà accogliere il pubblico cinese dal 13 al 18 aprile 2021. Contestualmente da subito sarà attivata la promozione della quinta edizione del Salone del Mobile.Milano Shanghai - che avrà luogo nel mese di novembre 2021 - con lo scopo di potenziare ulteriormente la visibilità dell’evento e contribuire al successo delle aziende italiane che in questi anni hanno creduto nel progetto fieristico in Cina.
“L’appuntamento - aggiunge Luti - è dunque solamente rimandato e i prossimi mesi saranno all’insegna della ripartenza consapevoli che tutti insieme - manifestazione e aziende - continueremo a crescere e supportare l’arredo made in Italy in Cina e nel mondo”.