Davide Meani, titolare di Archilogo architettura d’interni (Concorrezzo, in provincia di Monza) ha scritto un commento al Convegno “Comunicare Valore nell’era 2.0”, organizzato da Ambiente Cucina a marzo 2011
Da Davide Meani, titolare di Archilogo architettura d'interni (showroom a Concorrezzo, in provincia di Monza) abbiamo ricevuto un commento sul Convegno "Comunicare Valore nell’era 2.0", organizzato da Ambiente Cucina a marzo 2011.
"Mi rendo conto che alla nostra categoria appartengono realtà (credo la maggior parte) immutate da decenni con mentalità, carattere, efficacia (?) espositiva e propositiva assolutamente obsolete; mi rendo conto che la distribuzione si aggiorna poco o addirittura per niente nonostante iniziative sia da parte dei produttori che da organizzazioni autorevoli come Polimi e Innovacom; ma sono altrettanto certo, dopo diciotto anni di professione, che le Aziende produttrici nulla (salvo pochissime eccezioni) hanno fatto per cambiare la loro posizione sterilmente impositiva di politiche meramente economiche di brevissimo periodo, prevaricato la distribuzione nella supponenza di detenere il monopolio delle scelte estetiche e proclamato (da qualche anno a questa parte) l’importanza del feedback di chi sta sul mercato e di creare rete salvo poi continuare a non considerare questo prezioso ritorno di informazioni sia sulla qualità del prodotto che sulla proposta di design".
"Sarebbe comunque sterile fermarsi a questo sfogo istintivo. Sono certo che la continua formazione dei professionisti del punto vendita sia essenziale: in proprio (continua crescita culturale), esigendo e sfruttando al massimo i corsi di (vera) formazione sul prodotto delle Aziende produttrici (ringrazio in questo caso Valcucine, Miele , Design Elementi per BSH per la costanza e completezza dell’offerta formativa), cogliendo opportunità che sul territorio non mancano (lo stesso incontro organizzato da Ambiente Cucina, l’intero programma di corsi organizzato da Innovacom presso Polimi…)"
"Dalla continua formazione allora non può che scaturire un cambiamento costante necessario dove il punto vendita si qualifica come soggetto attivo e proattivo; diventano fondamentali i servizi di progettazione e architettura d’interni, i servizi di ristrutturazione edilizia, di consulenza sull’illuminazione... Come oggi non è immaginabile non possedere una comunicazione multicanale, credo sia necessario per i punti vendita maturare una metamorfosi che li porti ad essere sul territorio in cui operano un centro di proposizione culturale e di aggregazione sociale pur con la fatica e i limiti che le ridotte dimensioni economiche e strutturali ci impongono. Il cosiddetto ‘prodotto’ non è più imposto e calato dall’alto come verità assoluta. È vero che oggi l’utente arriva in showroom già molto informato sul prodotto: ma le informazioni acquisite sono molto confuse, spesso contraddittorie se non addirittura pilotate. È infatti nota la presenza nei blog di diverse community di ‘falsi utenti privati’ che in realtà lavorano per specifiche aziende e forniscono quindi informazioni e commenti di parte".
"Ecco quindi l’importanza dell’incontro e della relazione personale sul punto vendita dove è possibile sciogliere i dubbi e raccogliere informazioni precise, risolvere insieme esigenze personali ed essere accompagnati nel cammino della scelta: operazioni, ad oggi, non sostituibili neppure dal web 2.0. Nella nostra realtà è questo che con fatica ma con altrettanta passione realizziamo ogni giorno: aggiornamento e formazione, proposizione di allestimenti che raccontino un’emozione, relazioni personali trasparenti e chiare, presenza culturale sul territorio e presenza sul web".
Davide Meani