Il bellissimo stand Minacciolo scandito da cassette di pomodori ha segnato il debutto a Milano di Minà, disegnata da Silvio Stefani
"Con Minacciolo abbiamo pensato a una cucina 'diversa', costruita con un materiale che ci piaceva molto, autentico: il ferro.
Che per Minacciolo rappresenta anche un elemento
di 'rottura' rispetto al legno, da sempre protagonista delle proprie
collezioni. Volevamo anche una cucina che fosse un po' un 'oggetto del desiderio' e che fosse adattabile a differenti
situazioni di arredo, nuove o preesistenti. Perché Minà non è il classico
sistema costituito da moduli componibili omogenei, ma da elementi diversi tra loro e molto caratterizzati, ognuno dei quali
può 'vivere' anche da solo. Specialmente il blocco cucina a isola, il vero cuore del progetto, che riprende i valori stilistici della tradizione anche
nelle manopole, pensate come i vecchi rubinetti dell'acqua”.
Così racconta il suo progetto per Minacciolo l'architetto Silvio
Stefani, co-titolare dello Studio
Side a Mogliano Veneto, che con Minà
esordisce nel “mondo” della cucina in modo decisamente originale. Creata
interamente in lamiera color nero
Grafite, saldata e verniciata a polveri con finitura ruvida, Minà è
anzitutto un blocco isola per cucinare.
“A Eurocucina è stata proposta nelle dimensioni di 278 cm di larghezza e 128 cm di profondità, ma può
avere misure diverse essendo costruita
per moduli”, continua l'architetto Stefani. “Sull'isola spicca il rosso del piano di lavoro in coccio pesto, materiale composto da pasta di coccio cotta al forno
che abbiamo scelto anche in altri colori, ovvero nelle versioni cromatiche calde del bianco,
grigio, blu e verde. In alternativa al coccio pesto abbiamo pensato all'acciaio effetto peltro scuro o zinco. Sopra l'isola, una cappa imponente, cilindrica o di altre
forme, mentre per il contenimento Minà si accosta agli elementi verticali in legno del nuovo programma Natural Skin”.