Se il vantaggio di elettrodomestici e soluzioni smart per l’ambiente domestico è ormai chiaramente percepito dagli utenti, tra le principali barriere a dotarsi di dispositivi connessi c’è il timore dei consumatori rispetto al tema della privacy e della sicurezza. Una risposta a queste paure arriva da Haier che ha ottenuto il certificato di idoneità di sicurezza rilasciato da UL Solutions, azienda globale indipendente che si occupa di scienza della sicurezza, per i sistemi IoT implementati nei prodotti e nelle soluzioni smart del brand. Haier ha iniziato un percorso di implementazione di sistemi e certificazioni sulla sicurezza che supera le richieste delle normative europee vigenti, anticipando, probabilmente, standard che saranno richiesti come obbligatori nel prossimo futuro.
“La verifica da parte di UL Solutions fornisce credenziali oggettive e basate sulla scienza, affidarsi ai loro test e alla loro analisi è stata una scelta naturale per Haier - commenta Gianpiero Morbello, Head of Brand & IOT presso Haier Europe -. La certificazione dei processi IoT fa parte di una nuova visione di Smart Home, in cui l’Internet of Things diventa Internet of beings e Intelligenza Artificiale e tecnologia premium trovano la loro migliore espressione. Vogliamo che ogni nostro cliente possa condividere in tutta tranquillità profili e dati per poter ricevere consigli altamente customizzati secondo le sue preferenze, senza preoccuparsi di nulla, godendosi solo una nuova esperienza connessa”.
Con la certificazione di sicurezza dei dispositivi IoT di livello Gold conferita da UL Solutions, Haier assicura così agli utenti avanzati livelli di sicurezza nelle funzionalità come la protezione dei dati memorizzati e trasmessi, le impostazioni di base protette senza intervento dell’utente, il monitoraggio e il mantenimento della sicurezza delle applicazioni connesse. I marchi di certificazione UL sono un simbolo riconosciuto di fiducia e riflettono un impegno costante nel promuovere la promessa di sicurezza, un traguardo importante che si inserisce nel percorso Zero Distance To Consumer intrapreso da Haier.