Gruppo Scapin, declinazione eco

Ecotone™, una generazione di lastre in mineral stone più rispettosa dell’ambiente, è stata l’occasione per il Gruppo Scapin di ragionare in modo profondo sul tema dell’ecodesign

Dal know how di Quartzforms, l’azienda tedesca produttrice di lastre in quarzo che dal 2010 fa parte del Gruppo Scapin, è nata Ecotone™, una “nuova generazione di lastre con vetro riciclato, resina derivata da bio compound e un contenuto di silice inferiore al 5%”. Presentata nel 2022, Ecotone™ è frutto della ricerca del Gruppo Scapin coniugata a un’attenzione sempre più radicata per la salvaguardia del pianeta. Un percorso virtuoso che ci viene raccontato da Marco Scapin, art director dell’azienda.

Marco Scapin, art director di Gruppo Scapin

Ecotone™ è un traguardo decisivo per il Gruppo Scapin. Quando avete iniziato a sviluppare il progetto e in quanto tempo è stato messo a punto?

Il progetto è partito due anni fa con la volontà di ripensare l’idea dell’engineered stone e di esplorare nuove possibilità grazie a formule più attente all’impatto ambientale. Dopo un anno di ricerca e sviluppo in cui abbiamo messo in discussione le tecnologie, i minerali e le resine già collaudate, siamo arrivati a realizzare le prime lastre Ecotone™ presentate al Salone 2022. Nell’ultimo anno abbiamo perfezionato la ricetta e presentato ulteriori quattro colorazioni dando vita a New Era, una gamma di prodotto completa.

Qual è l’origine del nome/marchio Ecotone™?

L’ispirazione prende spunto dal concetto di “ecotono” che in biologia viene definito come “zona di transizione fra due ecosistemi distinti”. Un’area vitale di grande fermento così come lo è stata quella che ha caratterizzato lo sviluppo di Ecotone™. Un progetto evoluto che di fatto ha dato vita a un vero e proprio brand in grado di definire una nuova generazione di materia che nella sua composizione non prevede il quarzo, ma che è prodotta in Germania utilizzando gli stessi impianti di Quartzforms. Tornando al nome, è chiaro che il sound è evocativo anche del concetto di ecologia unito a quello di stone, e come tale chiarisce subito la mission dell’innovativo mineral stone.

Quali sono le caratteristiche distintive delle nuove lastre?

Come si diceva, Ecotone™ propone una formula molto diversa da quella di Quartzforms pur mantenendo quelle caratteristiche che hanno reso quest’ultimo così apprezzato in tutto il mondo. Facilità di lavorazione, resistenza agli agenti esterni e resa estetica sono identici, ma a queste prestazioni si uniscono tre caratteristiche che ne definiscono la natura più sostenibile. La prima riguarda il carbon footprint della resina utilizzata che, essendo costituita da circa il 30% di olii biologici, diminuisce l’impatto dei materiali fossili. Non meno importante è il concetto di upcycling legato al vetro riciclato, circa il 30%, mentre il terzo punto riguarda la sostenibilità sociale visto che Ecotone impiega meno del 5% di silice cristallina rendendo la sua lavorazione più salubre.

Quali saranno le prossime tappe previste per questo materiale innovativo?

Abbiamo appena concluso l’analisi LCA, Life Cycle Assessment, per misurare il reale impatto ambientale del prodotto e stiamo intraprendendo il percorso di certificazione EPD. Oggi l’analisi è stata condotta sulla lastra, dalla sua nascita all’uscita dalla fabbrica, e nella fase successiva verrà fatta sulla fase di trasformazione in un prodotto finito. Più difficile, invece, controllare la fase di smaltimento a fine vita del piano da cucina, che ricordiamo è un bene la cui vita può durare oltre i 30 anni. La valutazione LCA ci sta anche spronando a lavorare in ottica di ecodesign per capire all’interno del nostro sistema produttivo dove si può iniziare ad intervenire per ridurre maggiormente l’impatto ambientale. In azienda si è già avviata una fase di maggiore attenzione su tutto il processo produttivo, compresa la logistica. Siamo partiti proprio dai sistemi di trasporto utilizzati che devono essere il più possibile intermodali in modo da far viaggiare i prodotti su ruota solo nell’ultimo tratto. Il secondo obiettivo è quello di ridurre il consumo energetico nella lavorazione e il terzo quello di utilizzare componenti chimiche di minore impatto.

Un dettaglio dell’isola realizzata con Crono, una delle otto varianti della collezione New Era
di Ecotone™, innovativa mineral Stone frutto della ricera del Gruppo Scapin

Il mercato ha dimostrato di apprezzare le virtù green delle nuove lastre?

Già dal suo debutto ha suscitato molto interesse in quei Paesi in cui per cultura è più elevata la sensibilità per i temi ecologici. Mi riferisco in particolare ad Australia, Europa e USA, dove Ecotone™ è stato molto apprezzato ma sarà la prossima edizione di Kbis a fornire un riscontro più chiaro. Anche in Italia, soprattutto nel mercato di fascia alta, Ecotone™ sta avendo successo. Noi nel frattempo stiamo continuando a lavorare per evitare forchette di prezzo troppo ampie rispetto ad altri mineral stone. Secondo ricerche di mercato, infatti, l’utente è disposto a spendere al massimo il 10% in più per un prodotto ecologico rispetto all’equivalente attualmente disponibile. Da parte nostra la ricerca continua, anche sull’aspetto economico. Abbiamo messo a terra una nuova formula, ma Ecotone™ è un maeriale che non si sente arrivato e continuiamo a investire sull’evoluzione del prodotto, che sarà oggetto di una campagna di comunicazione in vista dell’imminente Salone del Mobile.

A Milano saranno presentati nuovi prodotti realizzati con questo materiale?

Saremo presenti a S.Project, al padiglione 1, dove saranno proposte le varianti colori esposte a Sicam in ottobre. A Pordenone erano prototipi, mentre ora siamo pronti a portare sul mercato tutta la collezione e a farla vivere attraverso evoluzioni applicative, anche grazie al contributo di Stefano Boeri Interiors. Arricchito e trasformato, il progetto dopo questi due anni di ricerca è stabile ed è già oggetto di importanti forniture.

La collezione Ecotone™ - New Era

La collaborazione con Stefano Boeri Interiors, uno studio di progettazione così attento alla sostenibilità, ha modificato la vostra visione? E nel caso, in che modo?

La volontà di esplorare temi legati all’ecologia era ben chiara a monte e quando abbiamo scelto di collaborare con lo studio Stefano Boeri Interiors avevamo già la soluzione tecnologica in mano. Da entrambe le parti era chiara la volontà di lavorare su un progetto in evoluzione molto concreto e per entrambi non c’era spazio per operazioni di green washing. Per la messa a punto di Ecotone™ l’azienda ha messo in campo investimenti importanti, anche di risorse umane, e avere collaborato con lo studio Boeri Interiors ci ha permesso un maggiore confronto e una ulteriore profondità di ricerca che supera ogni tipo di facile semplificazione. Solo durante il percorso ci siamo resi conto che il progetto costituiva ben più di una nuova formula e per questo oggi consideriamo Ecotone™ alla stregua di una autentica “New Era”.