Si è concluso con una crescita di tutto rispetto il 2021 della Tecnologia di consumo in Italia, con l’elettronica di consumo, e in particolare i grandi e piccoli elettrodomestici tra i protagonisti della buona performance del settore. Lo testimoniano i dati GfK, secondo cui le vendite nel nostro Paese sono cresciute del 9,2%, portando il valore complessivo del mercato a 17,5 miliardi di euro. Se il confronto viene effettuato con l’anno 2019, e quindi con il periodo post pandemico, la crescita è ancora più rilevante, attestandosi al +18,5%.
Canali di vendita
Le vendite nei punti di vendita tradizionali hanno evidenziato una performance superiore alle vendite online, per effetto dei forti trend registrati a marzo e aprile e al “rimbalzo” rispetto alle chiusure e le limitazioni del 2020. La crescita delle vendite tradizionali è stata infatti del +9,5% mentre la crescita del canale online si è fermata al +8,1% per il motivo opposto, ossia il forte incremento che aveva già caratterizzato il 2020. Il peso del canale online scende leggermente, al 24,2%, rispetto al 24,4% del totale delle vendite a valore del 2020.
Settori più performanti
Molto positivo e trainante l’andamento del comparto Elettronica di Consumo (+35,9%), che include al proprio interno le categorie Video e TV (+38%) che, grazie allo switch-off, a fine 2021 arrivano a generare il 13,5% del valore complessivo del mercato italiano. Stando a GfK, trend in crescita anche per il Grande Elettrodomestico a +9,7%, Telefonia a +6,6% (il settore più importante per fatturato con un peso sul totale del 34%), il Piccolo elettrodomestico a +5,5%. L’Information Technology/Office rappresenta l’unico settore in decrescita (-0,8%) ma occorre ricordare che lo scorso anno aveva fatto registrare vendite record. Ottime le prestazioni anche dei settori più marginali come Home Comfort (+15,3%) e Photo (+14,6%) che però non tornano ai fatturati del 2019.
Incidenza materie prime
L'analisi condotta da GfK conferma l’importanza delle vendite effettuate nell’ultimo trimestre dell’anno che generano quasi il 33% del totale delle vendite a valore. La difficoltà nel reperimento delle materie prime, a partire dai semiconduttori, ha rallentato la crescita che poteva essere ancor più sostenuta ma, insieme all’aumento dei costi di logistica, ha generato un incremento dei prezzi in tutti i settori.