Lo show-room di Frigo 2000 -High performance Kitchen è stato teatro della presentazione e selezione del vincitore finale dei progetti nati dal workshop "Conviviality 4 Kitchen and Modern Living", organizzato dal Master internazionale di progettazione “Industrial Design for Architecture” del Politecnico di Milano in collaborazione a Frigo 2000 .
Kirigami, nella foto di apertura la versione Estended Space, è stato il concept più convincente per la giuria multi disciplinare composta dall’architetto Fabio Basile (Studio Marco Piva), dall’architetto Aldo Parisotto (Studio Architetti Parisotto e Formenton), dal designer Henry Timi e dallo chef stellato Giancarlo Morelli, ma tutti i progetti hanno proposto elementi innovativi molto interessanti, ognuno declinato per un target preciso di consumatore: una food blogger, un freelance, una famiglia con bambini, due artisti.
Le docenti del Master, Venere Ferraro e Silvia Ferraris, hanno dato come obiettivo agli studenti quello di progettare tutta l’esperienza attorno all’ambiente cucina: capire ed enfatizzare le potenzialità dei prodotti attraverso il know how di Frigo 2000 e dei marchi da loro distribuiti Bora, Sub-Zero, Wolf e V-ZUG, conoscere i trend attuali, assecondare i bisogni degli utenti, il tutto con una visione allo scenario futuro prospettato tra 5 anni.
Il progetto vincitore
Ideato dal team di studenti composti da Alberto Talarico, Hamid Al Busaidi e Gursimran Maini, Kirigami ha declinato il tema "Conviviality 4 Kitchen and Modern Living" per "due artisti dinamici, irriverenti, esuberanti che vivono in libertà uno spazio calibrato attorno al rettangolo aureo" e che amano uno spazio funzionale e versatile al tempo stesso, capace di essere cucina ma anche zona lavoro e intrattenimento. Cuore del progetto, 2 elementi a isola, uno dedicato al lavaggio e uno alla cottura, quest'ultimo reso mobile grazie a un sistema avveniristico di binari elettrificati su cui può scorrere dando origine a composizioni sempre diverse. Anche grazie a elementi di appoggio pieghevoli, le superfici si modulano come un origami per far vivere un’esperienza versatile esattamente come la vita dei suoi fruitori. L’ambiente cucina può essere compatto o diffuso e si adatta agli usi diversi che ne fa la coppia durante la settimana, fino a diventare un volume puro in cui la funzione cucina scompare del tutto.
Gli altri concept
Molto interessanti anche gli altri progetti, tutti declinati in soluzioni ad isola e tutti proposti con un rigore metodologico e una ricerca approfondita sui materiali e sui sistemi più evoluti.
Incentrata sul benessere di una serra in-door - coltivata in idrocoltura e alimentata da una luce apposita - e sulla versatilità degli spazi, Oasi Kitchen Garden è stata progettata da Michele Caponigro e David Freire per le esigenze di un free lance che nello spazio cucina e living trascorre anche il tempo dedicato a lavoro.
Dedicato a una food blogger, il concept "Slide" è stato progettato da un team tutto al femminile - Meric Adali, Khadija Ibtisam, Irene Lomonte - e propone una doppia isola incrociata di cui una attrezzata con un piano Basic con aspirazione integrata di Bora, caratterizzata da un sistema di scorrimento tale da permettere il suo utilizzo anche nello spazio esterno. Nell'insieme, una cucina scenografica pensata anche per produrre servizi fotografici realtime e registrare la vita tra i fornelli dove si lavora con il cibo e la sua preparazione.
Una giovane famiglia con due bimbi piccoli è stato invece il target che ha ispirato "InMezzo", un'altra isola di lavoro polifunzionale progettata dal team composto da Betul Yetkin, Indira Pambudy e Vipul Arora. L'obiettivo era quello di dare spazio anche ai bambini e di coinvolgerli nei riti della preparazione del cibo attraverso pedane e tavoli a loro misura, capaci di apparire e sparire secondo le esigenze.
Il vincitore del concorso internazionale “Kitchen design Contest SubZero e Wolf
Durante l'evento è stato anche presentato il progetto "Leggera" di Alessio Abagnale che nel 2015, come studente del master “Industrial design for Architecture”del Politecnico di Milano condotto dal professor Sergio Danese, ha partecipato insieme ad altri compagni di corso al concorso internazionale “Kitchen design Contest SubZero e Wolf” categoria Student Challenge, edizione 2015/2016. Una sfida che è stata vinta proprio da Abagnale, oggi impegnato presso lo studio Bertone Design, che riceverà il premio di 5.000 dollari durante la cerimonia conclusiva del contest a fine settembre organizzata da Sub-Zero negli USA.
La cucina "Leggera" è composta da un'isola centrale e da complementi d'arredo sospesi. Escludendo l'isola, il resto della struttura è modulare, per andare incontro a esigenze diverse.
I complementi d'arredo sono stati pensati per essere "comodi" da usare, posizionati ad altezze non inferiori ai 60 cm e non superiori ai 210 cm. I materiali principali sono tre: legno "mensier de France", microcemento e rame. Anche la scelta dei colori è servita nel sostenere l'idea di leggerezza: colori naturali, misti a materiali industriali.
Abagnale racconta così il suo progetto: “Nella mia cucina si vedono mobili in legno, spesso sospesi; tutto ciò da l'idea di leggero, fresco, naturale. Gli elementi hanno forte presenza nello spazio, li si percepisce come masse, un insieme di spazi pieni e vuoti, donando una leggerezza strutturale. Per una maggiore integrazione tra natura e cucina, ho ideato sulla parte superiore una parte dedicata alla spezie fresche, un'idea che si pone come una statua che sottolinea la metamorfosi dalla funzione al significato”.