Franco Driusso: la creatività non si ferma

    Riorganizzare non solo lo Studio e l'attività, ma anche dedicare più tempo alla creatività. Così l'architetto Franco Driusso fronteggia l'emergenza Covid-19, facendo proprio il principio darwiniano di sopravvivenza legata all'adattamento. Nell'intervista, Driusso ci ha anche accennato i temi dei prossimi progetti cucina che sta sviluppando con Arrital

    Architetto e designer, e direttore artistico di Arrital - per cui ha progettato le collezioni di maggior successo del brand - Franco Driusso ci ha raccontato come sta affrontando l'emergenza Covid-19 rispetto all'organizzazione del suo Studio e del suo lavoro creativo. Una crisi globale che ha annullato anche l'appuntamento con il design del Salone di Eurocucina, per cui Driusso e Arrital avevano sviluppato nuovi concept. Che l'architetto ci ha accennato in un'ottica di progetto cucina più generale.

    "La particolare contingenza ha innescato forzatamente un cambiamento che comporta una riorganizzare dell’intera attività, sia da un punto di vista “funzionale”, sia relazionale e di iterazione interna studio-studio che esterna studio-cliente", afferma l'architetto Driusso. "Personalmente ritengo che ogni grande cambiamento, soprattutto se globale, può riservare delle nuove importanti opportunità di crescita. Nella teoria Darwiniana sopravvivono gli individui che sono in grado di adattarsi più velocemente ai cambiamenti. Credo che questo concetto sia più che mai applicabile all’attuale situazione economica e lavorativa globale. Se ne saremo tutti capaci raggiungeremo nuovi ed inaspettati traguardi ed Henry Ford l’avrà vista giusta un’altra volta: “If everyone goes on together, success takes care of itself”.

    QUALI MISURE E STRATEGIE HA ADOTTATO IN QUESTO MOMENTO DI EMERGENZA SANITARIA?

    "Come Studio, nella prima fase abbiamo interdetto l’accesso alle persone esterne e adottato tutte le misure precauzionali di protezione, distanza e igenizzazione. Tutti i collaboratori sono comunque abituati all’uso della tecnologia, ed anche in casa sono solitamente  otati di strumenti che consentono di proseguire e comunicare, seppur con limitazioni, il proprio lavoro. Questo ha facilitato la seconda fase, di “adattamento”, in cui lo studio, per sicurezza, è stato interdetto a tutti; l’unico frequentatore è il sottoscritto, poiché ho creato una sorta di postazione di regia per il coordinamento di tutti i lavori in corso con i collaboratori e che mi consente di avere la mia personale materioteca a portata di mano. Questo non significa che tutto può proseguire con la stessa fluidità nella normalità dell’aspetto relazionale, soprattutto quando si parla di progetto. Progetto però significa anche avere la visione degli scenari futuri. E il maggior tempo passato in studio da solo permette di “allenare” maggiormente la creatività sia per intuire e prevedere nuove esigenze e necessità della società, sia per approfondire tematiche di studio su nuove tecnologie di produzione che tengano conto del concetto del “Cradle to Cradle” (economia circolare , dalla Culla alla Culla). La creatività è la capacità di tradurre secondo propri codici il risultato dell’interazione con i fattori esterni ed è frutto di costante impegno e ricerca ed è il vero motore di tutti i progetti, sia di design e di architettura, sia di grafica e direzione artistica, cosa che nel mio mondo divengono un tutt’uno. Si tratta quindi di acquisire nuove consapevolezze e orientarsi progettualmente verso quello che personalmente amo definire, nel contesto della cifra stilistica che mi caratterizza, Semplicità Complessa: design evolutivo”.

    COME PROSEGUE IL SUO LAVORO DI ARCHITETTO E DESIGNER NEL PERIODO ATTUALE?

    "L’attuale situazione evidenzia l’elevata qualità dei rapporti continuativi di collaborazione instaurati nel corso degli anni con le varie aziende, con cui stiamo proseguendo con lo sviluppo dei lavori in corso, fissando nuove date e scadenze per adattarsi agli eventi contingenti, ma non fermando la creatività e la ricerca. Palese ovviamente che tanti nuovi progetti di nuovi clienti che dovevano partire sono stati “parcheggiati” a data da destinarsi... Siamo quindi tutti chiamati a rilanciare, in tempi brevi, un economia di pace basata su relazioni e dialoghi che sono all’origine del successo del Made in Italy nel mondo. La posta in gioco non è solo di carattere economico. Mai come ora si avverte l’esigenza di interpretare i problemi delle persone che ci stanno vicino (in molti casi le loro sofferenze) identificando soluzioni praticabili, partecipando in modo attivo alla riorganizzazione, tutt’altro che facile, del nostro sistema di produzione e di distribuzione. Fondamentale è mettersi in ascolto proponendo idee e progetti che contribuiscano a rinsaldare legami e fiducia all’interno del Paese così come a livello internazionale. E’ questo il modo migliore per creare un antidoto ai caratteri regressivi che un linguaggio da economia "di guerra" porta inevitabilmente con sé’

    QUALI CORSI ONLINE DI AGGIORNAMENTO FREQUENTA NEL TEMPO A DISPOSIZIONE? 

    "I miei canali di ricerca di corsi online sono diversi. A volte seguo tracce e spunti derivanti da specifici fornitori in vari settori di produzione, siano essi industriali che artigianali, il che mi permette di avere una visione più ampia ma soprattutto realistica ed applicabile industrialmente sui vari argomenti di interesse. Come accennavo, il maggiore tempo che trascorro in studio permette di approfondire la ricerca e lo studio. Nel mio caso questo avviene nella fisica e nel campo e della tecnologia legata a tecniche di produzione innovative, stampaggio biopolimeri . In particolare in questo momento sto approfondendo la dinamica dell’acustica in quanto mi sto occupando dei sistemi di assorbimento acustico per migliorare il benessere ambientale, soprattutto rispetto alla ricerca di materiali altamente performanti nell’interazione con l’atmosfera (capacità antibatteriche e contributo all’igenizzazione e purificazione dell’aria dell’ambiente circostante) abbinata alla collaborazione delle capacità del verde naturale in ambienti chiusi".

    SU QUALI TEMI HA LAVORATO ULTIMAMENTE PER IL PROGETTO CUCINA IN GENERALE?

    "La mi ricerca volge verso materiali tecnologici “attivi” in grado, ad esempio, di influire sull’ambiente per la sua sanificazione, ma allo stesso tempo capaci di infondere quella sensazione di calore che caratterizza l’atmosfera domestica. La voglia di elementi costruttivi naturali, da sempre presenti anche in architettura, mi ha portato ad una nuova interpretazione del legno. Nasce quindi una inedita tipologia di anta per il progetto che doveva essere presentato nella vetrina internazionale di Eurocucina 2020, ma che gli eventi hanno portato a posticipare anche se, in realtà, lo sviluppo sta ancora procedendo in modo di arrivare alla definizione completa per la prossima occasione di presentazione ufficiale.

    "La cucina è un sistema di arredo funzionale che ha una correlazione diretta con la composizione architettonica dello spazio in cui è inserita ed i suoi ampi volumi rappresentano veri e propri elementi di architettura. Quando penso ad un nuovo prodotto cucina cerco sempre di integrarlo, quasi fonderlo, con l’architettura stessa al fine di ottenere un’armonia fluida dove il confine tra arredo e costruito sia quasi impercettibile. La ricerca sui materiali diventa essenziale e sempre più spesso quelli tipici delle superfici degli ambienti domestici diventano anche quelli dell’arredo creando un continum materico ed emozionale. La piacevolezza, o benessere, di stare in un ambiente dipende da molti attori. La cucina e’ il luogo deputato per eccellenza alla convivialita’ quotidiana e all’atto creativo della preparazione del cibo, e quindi è fondamentale che questo luogo sia progettato per infondere sicurezza, tranquillità ed armonia. L’equilibrio e le proporzioni dei volumi correlati agli spazi disponibili e alla loro configurazione (spesso differente da abitazione ad abitazione), materiali, nuances cromatiche ed illuminazione sono gli ingredienti da correlare per creare questa armonia".

    QUALI SAREBBERO STATE LE NOVITA' ARRITAL PREVISTE PER  IL SALONE DI EUROCUCINA, RIMANDATO AL 2021?

    "La cancellazione del Salone Internazionale del Mobile e quindi di Eurocucina 2020,  ha ovviamente ha causato un drastico cambio di tutti i programmi di sviluppo dei nuovi prodotti non solo perché operativamente sono state sospese tutte le attività produttive dei prototipi, ma anche perché l’impegno del lancio di nuove proposte deve avere il supporto da specifici eventi di rilevo comunicativo per non essere lanciati nel vuoto annullandone o quasi il valore propositivo in un momento in cui l’attenzione è completamente e forzatamente rivolta altrove. Nel caso specifico di Arrital, stiamo lavorando sullampliamento del Sistema Ak_Project con ampio rinnovo delle finiture disponibili e su un nuovo modello che andrà a completare l’offerta di gamma, a questo punto anche ampliandone i contenuti grazie allo spostamento temporale della presentazione".  

     

    Sketch di progetto del sistema sedute Klint, creato da Driusso per Kastel che doveva essere presentato al Salone del Mobile 2020