Elleci punta da sempre sulla Ricerca&Sviluppo e nel corso del 2021 i suoi investimenti sono stati riconosciuti dal mercato e da diversi premi, primo tra tutti il Red Dot Design Award 2021 per il Product Design e Best of the Best Award della propria categoria merceologia, ottenuti da Dialogo, la workstation progettata da Elleci che supera il concetto di lavello per diventare un’area completa dedicata alla preparazione.
I riconoscimenti ottenuti premiano la capacità di ricerca e la spinta verso l’innovazione che caratterizza da sempre l’azienda fondata poco meno di 30 anni fa da Giancarlo Traversa e oggi gestita in collaborazione con i figli Graziano, Veronica e Daniele.
Quanto investe Elleci in R&D rispetto al proprio fatturato e come si è modificata la percentuale nel tempo?
L’obiettivo di Elleci è da sempre quello di creare valore per se e per i propri clienti. Da qui l’importanza di far leva su un costante investimento in R&D. Un modello di business che ha permesso ad Elleci di acquisire un vantaggio competitivo nel settore dei lavelli permettendole di diventare la prima azienda italiana per turnover. Il piano di investimenti quinquennali appena conclusosi ha visto un ulteriore potenziamento della quota destinata al comparto R&D con un trend più che proporzionale rispetto all’evoluzione del turnover aziendale. Questo ci permetterà di supportare la crescita dimensionale dell’azienda e delle relative quote di mercato con l’ambizioso ma concreto obiettivo di superare il milione di unità prodotte in un anno entro il 2025.
Vi avvalete di collaborazioni esterne per lo sviluppo di nuovi prodotti?
Asset strategico di Elleci è da sempre lo sviluppo di un know-how completo e quanto più possibile strutturato “in house” che ci permette di controllare i processi sulla nostra filiera e in aggiunta di ridurre sensibilmente il “time to market” nello sviluppo dei nuovi prodotti. Allo stesso tempo partnership esterne, se pienamente integrate e coerenti con il progetto aziendale, possono generare valore addizionale nella progettualità. La divisione interna di Design & Progettazione, Ricerca Chimica ed Ingegneristica collabora costantemente con enti di ricerca esterni, quali poli Universitari e Cittadelle della Ricerca oltre a studi di architettura ed interior design. Tra gli elementi distintivi di Elleci c’è sempre stata una importante ricerca sui materiali.
Nel mondo dei compositi, c’è spazio per nuove formule?
Siamo fermamente convinti, e i risultati degli ultimi anni lo confermano, che il settore dei lavelli in materiale composito stia vivendo la fase più ascendente del proprio ciclo di vita. Un mercato estremamente attento all’evoluzione dei materiali innovativi applicati all’interior design, ci richiede una crescente attenzione alle performance e una esperienza di superficie prodotto sempre più appagante in termini di resa estetica e funzionale. Il materiale di domani per Elleci dovrà rispondere a dei bisogni concreti dell’utilizzatore finale sempre più orientati a criteri di ergonomia, praticità e durevolezza senza tralasciare la sua sostenibilità ambientale e quella dei processi necessari a produrlo.
Ci sono difficoltà nel reperimento delle materie prime anche nel vostro settore?
Purtroppo sì: è un tema diventato di notevole impatto sulla programmazione industriale e sul conto economico. In termini di reperibilità stiamo sopperendo innalzando il livello di scorte medie, mentre sul lato rincari potremo solo parzialmente trasferirli alla filiera; sarà invece fondamentale lavorare per rendere ancora più efficienti i processi al fine di calmierare l’impatto atteso sui prezzi al consumo.
Quanto è determinante per Elleci la bussola della sostenibilità?
Nella progettazione è oramai imprescindibile la valutazione di impatto ambientale. Elleci ha da sempre ritenuto fondamentale associare al proprio percorso industriale il rispetto di criteri di sostenibilità ambientale e di azienda Green oriented. Tale attitudine è comprovata anche dall’ottenimento di prestigiose certificazioni tra cui la GreenGuard Gold di UL (Underwriters Laboratories), una delle organizzazioni più riconosciute al mondo in materia di sicurezza. Il Programma di Certificazione GreenGuard certifica che tutti i lavelli in composito Elleci sono conformi agli standard più rigorosi in termini di livelli di emissione di composti organici volatili (COV) e di altre sostanze chimiche nocive negli ambienti interni. Il nostro ciclo produttivo è a ridotto impatto ambientale: oltre il 98% di tutti i materiali di scarto della produzione industriale viene raccolto per essere riutilizzato per la produzione di materiali riciclati. Il criterio di sostenibilità sarà uno degli elementi centrali per l’avvio del nuovo Plant di Elleci atteso per gli inizi del 2023 insieme a livelli di efficientemento ed automazione industriale.
Dopo due anni di forzata pausa, si ritorna alle fiere. Cosa proponete al Sicam di Pordenone?
La pandemia ci ha sicuramente portato a scoprire forme alternative di interazione e comunicazione con i nostri stakeholders. Il ritorno alla presenza fisica in fiere ed eventi ci permetterà di consolidare i legami esistenti ed intesserne di nuovi, oltre a trasferirci un piacevole senso di parziale ritorno alla normalità. Si potrà finalmente tornare a presentare i prodotti in una modalità che i surrogati tecnologici non permettono. Ci sarà ovviamente Dialogo, forte dei Premi di Design vinti durante il 2021. Particolare attenzione verrà riservata alla trasformazione del ruolo del lavello in cucina da puro elemento “washing” a protagonista della fase di “food preparing”. Questo grazie alle workstation, le ampie vasche con accessori che migliorano ergonomicamente l’interazione tra uomo e oggetto, ma anche grazie a nuove linee di prodotto che verranno presentate ai nostri interlocutori commerciali. Sarà anche l’occasione per raccontare l’evoluzione prossima di Elleci e per condividere la nostra idea di futuro.
Nell'immagine in apertura, punta avanzata della produzione Elleci, Dialogo ha introdotto il nuovo concetto di workstation su cui l’azienda continuerà ad investire