Tra vecchi e nuovi stanziamenti continua l’intenso lavoro di Assarredo presso le istituzioni
A fine settembre, l’84 per cento dei 60 milioni di euro di incentivi stanziati dal Decreto Legge 40/2010 per la vendita di cucine componibili, era stato consumato mentre per il settore degli elettrodomestici la percentuale era del 63%. Tradotti in valore, stiamo parlando di 9 milioni ancora a disposizione per le cucine e 18 per gli elettrodomestici.
Come spiega Patrizia Copat, presidente del Gruppo Cucine “come ci si auspicava, in entrambi i casi l’opportunità degli incentivi ha risvegliato l’interesse da parte dei consumatori, ma è evidente che il settore delle cucine componibili ha saputo mettere a frutto meglio di altri l’occasione ed è per questo che stiamo lavorando per entrare nel secondo piano di incentivi che il Ministero dello Sviluppo Economico si appresta a pianificare, finalizzando fondi già stanziati dal Decreto Legge 40/2010 ma non utilizzati in altri ambiti”.
L’intenso lavoro svolto fino ad oggi dal Gruppo Cucine presso le istituzioni, tanto quanto l’alta percentuale di adesioni registrato fino ad oggi, sono una buona premessa per pensare che anche questo secondo obiettivo potrebbe essere raggiunto con successo. “Contemporaneamente, però, stiamo lavorando insieme alle altre associazioni interessate, per far si che il circolo virtuoso che si è stabilito venga portato a termine con l’erogazione effettiva dei fondi stanziati. Oggi i dettaglianti che hanno aderito agli incentivi, di fatto hanno anticipato in prima persona lo sconto previsto sull’acquisto e aspettano ancora che i fondi già stanziati possano essere messi a loro disposizione. La situazione rischia di diventare difficile e di rendere vano lo sforzo fatto da tutti per rivitalizzare il mercato”.
La prima mossa fatta per sbloccare la situazione è stata una lettera congiunta tra Assarredo, Ceced, Federmobili e Aires (l’associazione italiana retailers elettrodomestici specializzati) inviata il 23 settembre al Ministero dello Sviluppo Economico e al Ministero Dell’Economia e delle Finanze. “Nella lettera chiediamo di provvedere quanto prima ad attivare le necessarie procedure per risolvere una situazione di incertezza che rischia di penalizzare e mettere in difficoltà quanti hanno prenotato da tempo gli eco incentivi e si trovano in attesa di ricevere la somma anticipata. Siamo fiduciosi che in tempi brevi si possa avere su una risposta concreta da parte delle istituzioni che, oltre a giocarsi la loro credibilità, si trovano come interlocutore un fronte compatto rappresentato da Associazioni di categoria che oggi, proprio perché lavorano insieme, sono molto più forti”.
Nella tabella i dati sull'andamento degli incentivi in sintesi