Con un anno 2015 “da record” e una crescita a due cifre nei primi 5 mesi 2016 registrata da tutti i quattro brand in portafoglio, BSH Italia guarda al prossimo futuro con una visione strategica e mette in campo valori consolidati e distintivi, innovazione di prodotto e sensibilità verso un mondo che negli ultimi anni è profondamente cambiato. Ne parla Mario Franzino, amministratore delegato dell’azienda, profondo conoscitore delle logiche del mercato dell’elettrodomestico e convinto, dopo anni di difficoltà, che sia in atto “un nuovo Rinascimento”.
Partiamo dall’ultima edizione di Eurocucina_FTK. Quali sono state le impressioni generali e quali le novità che avete presentato?
Milano ha superato ogni aspettativa confermando l’importanza di un appuntamento che non ha rivali al mondo, anche perché non è solo una esposizione di prodotti ma una fonte di energia e di idee. Un evento che sa coinvolgere una città sempre più vivace, bella e internazionale.
Per quanto ci riguarda, questa edizione di Eurocucina ha ribadito la grande attenzione che il gruppo ha posto nel valorizzare i valori distintivi dei singoli brand –Bosch, Gaggenau, Neff e Siemens - che hanno trovato in FTK una perfetta rappresentazione. Al di là delle specifiche novità presentate, e sono state tante, oggi è strategico andare oltre al prodotto e costruire un messaggio per target ben precisi. Un esempio per tutti è il percorso eccezionale che è stato fatto con Neff, oggi identificato con chi, appassionato di cucina, si riconosce in un modo di vivere la cucina con naturalezza e spirito conviviale. Tutto è stato studiato con estrema attenzione, dalle ambientazioni dello stand e degli shooting fotografici fino alla scelta del font utilizzato per la campagna di comunicazione. La potenza del messaggio, amplificato con azioni mirate on line e off line, sta portando a grandi risultati e oggi Neff è il marchio che anche in Italia sta registrando le migliori performance nell’incasso. Mantenendo le linee guida della casa madre, il nostro compito è sempre quello di tradurre il messaggio con la necessaria flessibilità e consapevolezza delle dinamiche sociali specifiche del territorio, che in Italia sono molto diverse tra regione e regione.
A proposito di Italia, come si è modificato il mercato dopo la crisi?
Per anni il settore si è concentrato sul prodotto parlando in modo univoco al “consumatore”, che come tale era un soggetto passivo. Oggi, grazie alla crisi da una parte e all’avvento dei mezzi digitali dall’altra, siamo di fronte a un “utilizzatore” che pondera con attenzione, confronta, valuta e condivide. Un nuovo soggetto con cui dobbiamo stabilire una relazione di fiducia. Tutto con grande trasparenza e con una velocità che azzera le regole del passato. Internet non è un quindi canale verticale ma piuttosto un mezzo trasversale che oggi permea qualsiasi attività, anche quelle più tradizionali, e che consente di stabilire una relazione più stretta e personale con i propri interlocutori, che siano partner della filiera o clienti finali. Se un tempo, per tornare ai concetti sopra esposti, eravamo tutti delle “sanguisughe” legate al solo prodotto oggi dobbiamo essere dei “generatori di plasma” creando valore aggiunto al brand. Per farlo bisogna agire con una sensibilità e consapevolezza nei confronti del nostro interlocutore, che vuole essere al centro della nostra attenzione con offerte mirate. Dalla GDO, e mi riferisco al settore alimentare, ci sono già esempi molto virtuosi di questo nuovo atteggiamento sofisticato e personalizzato nella proposta. Per cogliere appieno le opportunità di un periodo, che possiamo definire come un nuovo Rinascimento, anche il nostro settore deve sapersi adeguare, utilizzando tutti i mezzi a disposizione. Quello che conta è il messaggio e parlare di valori è sempre la strada giusta.
Tornando al prodotto, a FTK è stata presentata una nuova linea di piani a gas più performanti. Quali sono le ragioni che vi hanno spinto a puntare su questa tipologia di cottura?
Siamo già leader incontrastati nell’induzione - in Italia abbiamo la quota di circa 70%- e in un momento in cui tutti puntano su questa tipologia di cottura, più precisa e controllabile, abbiamo voluto “nobilitare” il gas con qualità molto simili che saranno esclusive dei nostri brand. In un paese come il nostro, in cui la cultura è ancora molto legata alla cottura sul gas, avremo sicuramente un’arma molto efficace con cui competere.
Milano è stata anche la piattaforma per il lancio internazionale di Home Connect. Quali sono i vantaggi e quali i tempi di introduzione sul mercato italiano?
Home Connect, nella foto di apertura, è un sistema aperto che sarà operativo per i marchi Bosch, Neff e Siemens ma che di fatto è un prodotto a se stante il cui lancio in Italia è previsto a fine anno. Il progetto porterà degli indubbi vantaggi all’utilizzatore perché, tramite una centralina Wi-Fi di cui saranno dotate le nuove gamme e una app da scaricare sul proprio smart phone, sarà molto più semplice gestire e controllare i propri elettrodomestici. Come già succede nel settore automobilistico delle automobili, consentirà anche un intervento più rapido e preciso dell’assistenza. Portatore di un nuovo concetto di comfort, Home Connect è ritenuto strategico dalla casa madre e sarà nostro compito supportarne il lancio con attività di comunicazione che rendano tangibili i vantaggi. Una nuova sfida che coinvolgerà tutti gli attori della filiera, compresi i punti vendita, e che aggiungerà sicuramente ulteriore contenuto al valore dei nostri brand.