Spazi fluidi in armonia

Ambienti fluidi e animati dalla presenza della luce naturale, dove la scelta dei materiali identifica la personalità dello spazio: la visione di Nomade Architettura disegna case flessibili e creative

Lo spazio residenziale si sta evolvendo verso un modello più versatile, sostenibile e tecnologicamente avanzato. In questo scenario, la ricerca degli architetti si deve orientare verso ambienti flessibili e fluidi, con stanze jolly che possano facilmente adattarsi alle molteplici esigenze degli abitanti ma anche con soluzioni d’arredo studiate a misura nel disegno e nell’accurata scelta dei materiali per celare alla vista, in modo non permanente determinati ambienti della casa. Questa la visione di Nomade Architettura, un team al femminile che riunisce competenze distintive, in una collaborazione su più livelli che gioca un ruolo fondamentale in un mondo dove la creatività è la base intorno alla quale ruotano tutte le attività progettuali e dove il cliente rimane il protagonista, perché la casa è espressione di chi la abita. Ne abbiamo parlato con Selina Bertola, fondatrice dello studio che ormai conta più di venti architette.

La squadra di Nomade Architettura con al centro, sul divano, la fondatrice Selina Bertola

Come sta cambiando la visione e l’organizzazione dello spazio residenziale?

L’esigenza di convivialità porta a una frequente richiesta di zone giorno aperte, multifunzionali. Ecco quindi che cucina, soggiorno e sala da pranzo si dispongono in sequenza, creando ambienti fluidi e armoniosi, valorizzati dalla luce naturale. Questa disposizione aperta favorisce la fruibilità degli spazi, permettendo una facile interazione tra le diverse aree e rendendo l’ambiente accogliente e piacevole da vivere. Dove si desidera mantenere la possibilità di separare le diverse funzioni, sono al contempo presenti elementi mobili che consentono di definire lo spazio fluido riportandolo a essere ambiente raccolto. Questo si ottiene con partizioni trasparenti o traslucide, spesso utilizzate per definire la cucina, o con la tendenza sempre più presente al “concealing”, ovvero al celare alla vista determinati ambienti o aree della casa attraverso la disposizione di elementi di arredo su misura, studiati per disegnare una dimensione privata. È il caso, ad esempio, delle pareti con armadi in falegnameria o rivestite con boiserie, nelle quali sono presenti porte a scomparsa.

La cura nel dettaglio anima i vostri progetti. Questo si traduce in ristrutturazioni integrali “su misura” ma anche progetti in cui “vi adattate” alla situazione esistente.

Quando affrontiamo ristrutturazioni complete rielaboriamo interamente il layout dell’appartamento, ridefinendo gli spazi in base alle esigenze specifiche del cliente. Vi è massima libertà nella scelta delle soluzioni da proporre e gli ambienti progettati rispecchiano la personalità di chi li abita, risultando di carattere. Quando invece dobbiamo adattarci a una situazione esistente, cerchiamo di valorizzare gli elementi in essere, integrandoli al meglio nel progetto. Il vincolo, che a volte rende apparentemente più complesso il dialogo tra l’esigenza funzionale e quella estetica, diventa opportunità per indagare soluzioni inedite, che si traducono sempre in un connubio efficace e arricchente. È il caso, ad esempio, degli elementi strutturali, a volte non modificabili, o di quelli storici preesistenti, da salvaguardare. Ed è proprio la cura del dettaglio che ci consente di reinterpretarli e renderli parte integrante del risultato finale.

La cucina: su disegno o industriale?

Ogni cucina è un mondo a sé, non solo in termini di stile, ma anche di configurazione spaziale. Per questo motivo, quando vi è disponibilità di budget, la proposta su misura, dietro progetto dell’architetto e a cura del falegname, offre sicuramente più flessibilità. Il controllo del dettaglio consente di ottenere un prodotto di eccellente qualità e fattura. Per quanto riguarda la cucina industriale, c’è un ventaglio di aziende molto ampio tra cui scegliere, in funzione del budget a disposizione. Vi sono brand di alto livello, che propongono una vasta gamma di dettagli e finiture, garantendo un’ottima adattabilità, grazie alla customizzazione degli elementi scelti. Scendendo di livello, si riducono progressivamente qualità e offerta disponibili, le proposte diventano più standardizzate, vincolando maggiormente la scelta del cliente. C’è chi decide di procedere con le aziende a prescindere dalla disponibilità, in quanto può risultare più immediato immaginare il prodotto finito, recandosi in showroom e toccando con mano gli allestimenti presenti. Inoltre, il brand di fascia alta, che fa ricerca, offre a corredo un’accessoristica ricca e collaudata, che spesso attira il favore del cliente.

Quanta importanza riveste la scelta dei materiali e delle finiture?

La scelta dei materiali e delle finiture riveste un ruolo cruciale perché, oltre a influenzare il comfort abitativo, è proprio in questi elementi che risiedono il carattere e la personalità del futuro spazio da abitare. La scelta di un pavimento in parquet, in marmo o in cementine conferisce all’ambiente un’atmosfera completamente diversa. Poiché la sensazione trasmessa dai materiali è differente, al pari dell’esperienza che di essi fa il fruitore attraverso i propri sensi, diventa per noi necessario entrare in sintonia con le esigenze del cliente. Oltre ad avere una forte valenza estetica, i materiali influenzano anche la funzionalità e la durabilità. È quindi per noi importante coniugare sempre le aspettative dei clienti rispetto a stile, praticità e resistenza nel tempo. Superfici di lavoro o locali di servizio, più soggetti all’usura, possono essere completati con finiture, materiali e tessuti più resistenti, senza sacrificare l’estetica. Negli altri ambienti, via libera a materiali naturali come legno e pietre, abbinati a elementi in ferro e vetro, per conferire eleganza e ricercatezza.

E il ruolo dell’evoluzione tecnologica?

Ha portato allo sviluppo di soluzioni che consentono di modificare gli spazi a seconda delle necessità. Si pensi, ad esempio, alle pareti mobili, sempre meno soggette a limiti dimensionali. L’innovazione ha reso “intelligenti” alcuni materiali. Il vetro è capace di oscurarsi per garantire la privacy richiesta o di reagire alla luce, migliorando il comfort ambientale e riducendo i consumi energetici. Vi è poi la domotica che consente di impostare scenari che personalizzano l’esperienza dello spazio. Infine gli arredi, che possono essere studiati con tecnologia integrata, come le cucine con piani cottura a induzione invisibili o la falegnameria su misura con elementi mobili motorizzati e arredi salvaspazio trasformabili.