Salone 2023, una “rivoluzione” coerente

Il Salone del Mobile.Milano torna ad aprile con un nuovo layout per Euroluce, un unico livello espositivo, contenuti interdisciplinari e dà il via a un processo di trasformazione globale

Una “rivoluzione” che parte dal basso, cioè dall’ascolto delle esigenze di visitatori ed espositori, come ha spiegato la presidente Maria Porro. Una “rivoluzione” che è capacità di innovare tenendo però la rotta, essendo  coerenti nel percorso, come ha sottolineato il sindaco di Milano Beppe Sala. Stiamo parlando dell’edizione 2023 del Salone del Mobile.Milano, che torna quest’anno ad occupare la posizione classica in calendario, nello specifico dal 18 al 23 aprile, aprendo però ad alcune innovazioni (in parte già anticipate) e a dei cambiamenti che sono solo l’inizio di un percorso di evoluzione, come spiegato nella conferenza stampa di presentazione dell’evento, tenutasi a Milano, al Teatro Franco Parenti, mercoledì 15 febbraio. La manifestazione, in programma presso il quartiere Fiera Milano a Rho su oltre 170.300 mq di superficie netta espositiva, coinvolgerà 1.962 espositori (di cui 550 i designer del SaloneSatellite) con un 30% (escluso il Salone Satellite) di aziende estere.

Maria Porro e Linus in un momento della conferenza stampa al Teatro Franco Parenti - courtesy of Salone

L’esposizione su un unico livello

Una delle caratteristiche del Salone del Mobile – ha ricordato la presidente del Salone Maria Porro, accompagnata in conferenza stampa da Linus - è la sua capacità di evolvere per rispondere alle sfide più urgenti della contemporaneità. Lo abbiamo fatto nel 2021 inventando Supersalone, primo evento globale dopo i mesi durissimi della pandemia, poi con l’edizione dello scorso giugno, quando siamo tornati al format tradizionale accogliendo la sfida della sostenibilità, e continuiamo a farlo con l’edizione del 2023”. Le novità introdotte sono la risposta alle esigenze di visitatori ed espositori, raccolte attraverso più di 2.300 interviste e gruppi di lavoro tematici.

Per facilitare i flussi e permettere a chi visita una visione più organica e a chi espone una maggiore visibilità, è stata accolta l’idea di una mostra su un unico livello, con un lavoro quasi “urbanistico” sul disegno interno dei padiglioni. Gli espositori dei padiglioni superiori (8-12, 16-20) sono stati quindi ricollocati in quelli inferiori per semplificare, migliorare e valorizzare la fruizione e l’esperienza di visita. “Siamo ripartiti dalle persone – ha spiegato Juri Franzosi, d.g. di Lombardini22, realtà leader in Italia dell'architettura e della progettazione integrata, coinvolto dal Salone nel ripensamento degli spazi – e abbiamo rimodellato i percorsi sulla base dei punti di vista di chi visita e di chi espone”.

Il nuovo concept di Euroluce

Novità anche per Euroluce, la biennale dedicata al mondo dell’illuminazione (padiglioni 9-11 e 13- 15 con 321 espositori di cui 45% esteri su oltre 30.250,50 mq) che mancava dal 2019, innanzitutto a livello di layout che, da stand-centrico, riporterà l’uomo e la fruizione della manifestazione al centro, grazie a un percorso ad anello, smart, iper-fruibile e meglio connesso. Euroluce torna inoltre come spazio di esplorazione, sperimentazione e conoscenza, caratterizzata dal concept “The city of Lights”, progetto plurale, pluridisciplinare e policentrico che si declinerà in un ampio palinsesto di eventi, mostre, installazioni, proposti nella prospettiva di un’azione culturale precisa, ideata e coordinata dal punto di vista scientifico da Beppe Finessi.

Tanti autori, cinque grandi mostre, per una grande installazione site-specific e dodici singoli intermezzi architettonici e allestitivi (progettati da Formafantasma), che rappresenteranno momenti di poesia e riposo nel percorso espositivo “realizzati – ha anticipato Simone Farresin di Formafantasma – con sistemi modulari di legno e carta, riutilizzabili e riciclabili”. Quella a cui si assisterà quest’anno con Euroluce, ovvero l’integrazione degli spazi delle aziende con contenuti culturali interdisciplinari “è una metamorfosi che in prospettiva interesserà tutto il Salone che ha l’ambizione di contribuire a ridisegnare il modello fieristico”, ha osservato Maria Porro.

Il futuro con Salone Satellite 2023

La fondatrice di Salone Satellite Marva Griffin, al centro

Nei padiglioni 13-15 si aprirà il sipario anche sulla 24a edizione del Salone Satellite, fondato nel 1998 da Marva Griffin e da lei curato, per dare spazio ai designer under 35. “Questa edizione – ha spiegato Griffin - sarà dedicata al tema “Design Schools – Universities / Building the (Im)possible Process, Progress, Practice”, con il contributo di 27 tra Scuole e Università del Design provenienti da 16 Paesi e di circa 550 giovani talenti da 34 Paesi a cui abbiamo chiesto di dare una propria risposta al quesito di dove stia andando il design”. In programma anche la premiazione della dodicesima edizione del SaloneSatellite Award e l’intervento del maestro Gaetano Pesce, scultore, designer e architetto italiano, da anni di base a New York, invitato a un incontro nell’Arena del Salone Satellite per raccontare i passi principali della sua lunga carriera e il suo indelebile apporto interdisciplinare al mondo del progetto.

Evento sostenibile e internazionale

Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo, in collegamento video con Maria Porro e Linus

Non cala l’attenzione sulla sostenibilità, su cui da tempo si sta concentrando l’impegno del Salone, che ha aderito al Global Compact delle Nazioni Unite, la più vasta iniziativa mondiale per un business amico dell’ambiente e ha dato il via all’iter per arrivare alla certificazione ISO 20121 per la gestione sostenibile dell’evento. “Un’attenzione – ha sottolineato Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo, in collegamento – che è d’obbligo se vogliamo rimanere competitivi. Come federazione abbiamo deciso di accompagnare le nostre aziende nel percorso di transizione ecologica con una serie di iniziative concrete, per una filiera che è resiliente e non ha paura di accettare le sfide che l’attuale congiuntura economica e politica internazionale comportano”. Anche i primi due mesi del 2023, infatti, “non sono andati male – ha proseguito Feltrin – dopo un 2022 chiuso a +12,7%, con un fatturato che sfiora i 57 miliardi di euro”. Fondamentale rimane la dimensione internazionale, come sottolineato da Roberto Longo, d.g. dell’agenzia ICE, “per cui portiamo tanti operatori e media dall’estero, per fare in modo che l’evento abbia un effetto moltiplicatore”. Senza dimenticare l’importanza della fruizione digitale dell’evento, garantita dalla piattaforma lanciata dal Salone due anni fa e oggi forte di 14 milioni di pagine viste e di 80 milioni di account social.