Un’aria molto vissuta

Atmosfere industriali, materiali di riuso, tanto legno e metallo. Queste le coordinate di un trend neo-vintage che piace sempre di più.

I primi segni si erano visti già due anni fa, ma è sicuramente l'edizione 2014 che ha segnato il trionfo di uno stile riassunto perfettamente dalla cucina “Social Kitchen” di Scavolini per Diesel, che si può ben dire abbia sancito il successo di questo mondo cucina
all'insegna del vissuto. "Abbiamo voluto portare in questa collaborazione la nostra cultura, il nostro lifestyle, il nostro amore per le cose vissute e interpretate con un'anima...Materiali diversi, nuovi ma vissuti, con toni di colore e sfumature mai usati prima: abbiamo dato alla luce un prodotto rivoluzionario per il settore” così definisce Renzo Rosso la sua visione di “Social Kitchen” e, come spiega nel video anche il figlio Andrea, direttore creativo, il filone sarà arricchito da una ulteriore ricerca sui materiali.

Intanto a Eurocucina 2014 molte sono state le proposte in cui si respirano atmosfere tra il vintage e l'archeologia industriale, con un grande trionfo dei materiali di riuso, almeno apparentemente. A partire dal legno, sempre con un aspetto naturale, al limite del grezzo, per arrivare ai metalli trattati, bruniti, graffiati.

Proprio sulle finiture ha lavorato, ad esempio, Stosa per la cucina metropolitana City, una delle più interessanti proposte della gamma Moderno Look System H72 caratterizzata da ante alte 72 cm e dello spessore di 22 mm. Per City entrano in gioco il sapore del legno accostato al metallo finitura peltro, utilizzato per maniglie, zoccolo e cappa, e agli originali
schienali in laccato lavagna. Completano la composizione gli elementi a giorno Liberty in lamiera finitura peltro con schienali e mensole in laccato lavagna, le dispense in metallo con struttura in finitura peltro e mensole in rovere brizzo e laccato lavagna, e gli elementi reggi mensola City in lamiera peltro.

Dichiaratamente in tema la proposta di L'Ottocento che si chiama Industrial Chic. Disegnato da Enrico Pasa e realizzato in frassino, il progetto ricorda le linee dello stile post-industriale, grazie alle grandi ante scorrevoli con meccanismo a vista, la cassettiera in stile “Officina” e la cappa in acciaio. Completa il mix di materiali l'innovativo top in resina cementizia e le otto varianti di colore dei laccati, mixabili con qualsiasi colore di lacca già esistente a campionario. Il programma si completa con una serie di arredi free standing

innovativi: un banco da lavoro a parete, con forno professionale e schienali attrezzati; un elemento con frigorifero integrato e bottigliera laterale; una scenografica isola centrale dotata di lavello di servizio e una vasca “orto” in appoggio su piano.

Il look post industriale diventa un tema di assoluta coerenza per Minacciolo che ha realizzato anche la scenografia dello stand utilizzando vecchie lamiere arrugginite ed antichi portali in legno. Al suo interno un'installazione che ha lasciato tutti senza parole: al centro di una grande vasca d'acqua, tra calle e ninfee, una cucina Minà in edizione
limitata, realizzata in acciaio Cor-ten, emergeva sotto una cascata d'acqua proveniente dal soffitto. Il concetto del riuso e del suo fascino vissuto viene rielaborato anche da Berloni con Canova, che esalta le sensazioni tattili date dai legni recuperati, crudi, con nodi evidenti. Canova sceglie un'anta impiallacciata rovere con venatura marcata, supportata da un pannello in particelle di legno di spessore 23 mm, la cui matericità viene sottolineata dall'assenza della maniglia sostituita dalla presa ricavata sul fronte.

Con Sand Industrial Edition, Febal ha scelto un top in laminato, ripreso dallo schienale, che s'ispira alle ceramiche di Caltagirone. Una scelta di memoria che diventa contemporanea grazie all'accostamento tra la tinta legno naturale e i colori accesi, come ad esempio il giallo zafferano. Da notare il particolare del tavolo penisola che utilizza un cavalletto dal sapore “officina”.