Un ampio spazio vuoto con l’ingombrante presenza di un ascensore al centro. Questo lo stato di fatto riscontrato da Didonè Comacchio Architects a Bassano del Grappa, in provincia di Vicenza. Un appartamento al quinto e ultimo piano di un edificio nel centro storico cittadino a cui imprimere un ritmo, con l’ingresso diretto al piano, una copertura irregolare con diverse altezze e travi a vista da dover essere gestite ma, di contro, una luminosità non consueta grazie ad ampie vetrate e lucernari in copertura con spettacolari viste sul massiccio del Grappa e sull’altopiano di Asiago.
Una giovane coppia dinamica e dai gusti raffinati aveva visto in quello spazio le potenzialità della casa che stavano cercando. Primo scopo del progetto, la razionalizzazione degli spazi con una netta divisione fra la zona giorno e la zona notte, occultando o per meglio dire integrando nel disegno la presenza dell’ingombrante volume di risalita verticale. La nuova suddivisione non prevedeva il rifacimento dei massetti, l’apertura di nuove finestre o il rifacimento, anche parziale, della struttura di copertura. Essenziale, dunque, era sfruttare la situazione esistente evidenziandone le potenzialità e minimizzandone gli aspetti percepiti dalla committenza come “difetti”.
Area giorno senza barriere
Nella zona giorno, due sono gli elementi che regolano i flussi all’interno degli ambienti che, senza una divisione netta, si concatenano con un ritmo fluido. Il primo è un separé in legno di rovere che, grazie al susseguirsi di listelli verticali, scherma lasciando solo intravedere l’ascensore. L’elemento, nato da un’esigenza funzionale, diventa il cardine della distribuzione delimitando la zona ingresso e conferendo una proporzione alla sala da pranzo. Il secondo è la cucina, o meglio, la grande isola che la caratterizza. La forma allungata del bancone, in parte adibito a piano lavoro e mobile contenitivo e in parte articolato con sedute per diventare anche un comodo piano conviviale, detta il ritmo della cucina. Senza creare delle vere e proprie barriere fisiche, gli spazi della zona giorno appaiono chiari e riconoscibili.
Elemento caratteristico e caratterizzante lo spazio era proprio l’ingresso copioso della luce naturale. Due ampi balconi potevano servire la zona giorno e una copertura vetrata (ristrutturata per rendere performanti dal punto di vista energetico i lucernari) individuava una sorta di ambiente filtro con l’esterno. Qui viene collocata l’area pranzo: un ambiente di fatto aperto, ma “definito” da due pilastri, il separé in legno, la copertura vetrata e in continuità con il balcone. L’altro balcone integra e completa la cucina.
Il carattere naturale del legno
Protagonista indiscusso della ristrutturazione il legno di rovere, diversamente declinato. A pavimento dona continuità e ritmo a tutti gli ambienti posato indistintamente dalla zona giorno alla zona notte, in cucina e nei bagni, come pedate nelle scale di collegamento ai piani. A parete forma boiserie che identificano i pilastri strutturali facendoli diventare elementi integrati nell’arredo. Nei complementi diventa il motivo che dona carattere all’appartamento.
Il separé che, entrando, identifica la zona di ingresso e, dall’interno, scherma ascensore e scale, è costruito con listelli verticali in rovere a formare una parete con una duplice funzione: continua e filtrante verso la zona pranzo, integrata con pratiche mensole di appoggio sul lato opposto, all’ingresso. La scansione ritmica verticale è calibrata per filtrare la luce che copiosa proviene dall’interno e schermare la vista dell’ingombrante impianto di risalita. Elementi in rovere punteggiano poi ogni ambiente: scaffalature incassate in pareti attrezzate, ante di pensili e alzate in cucina, mobili che ospitano i lavabi da appoggio nei bagni fino alla finitura del grande tavolo da pranzo.
Tutto intorno alla cucina
Un grande bancone identifica la zona cucina e dà ritmo alla sua scansione. Realizzato in mdf e finito in resina cementizia bianca, non contiene alcun impianto, ma è suddiviso in zone diverse: da un lato, con il piano a sbalzo, ospita le sedute e diventa un piano snack e colazioni, verso la parete attrezzata si offre come piano lavoro e ospita vani contenitori con ante finite in rovere. Intorno si sviluppa la cucina Zampieri (personalizzata da Ars Nova) su tre lati che si apre su un ampio balcone e sulla zona pranzo. La parete attrezzata sul lato corto ospita sia la zona cottura, con piastra a induzione, sia la zona lavaggio sormontata da pensili dalla profondità minore.
Sullo stesso lato due colonne a completare la composizione: una chiusa da un’anta in mdf laccato bianco contenente il frigo, l’altra a giorno con il forno, alcune mensole e cassetti a vista, sempre in rovere. Sul lato lungo, il piano lavoro in solid surface Krion prosegue sopra mobili chiusi e dalla finitura laccata bianca e il rovere è citato nell’alzata che si incastra sotto l’altezza dei pensili del fronte ad angolo. L’ultimo lato è una parete continua bianca, con libreria incassata, in rovere naturalmente, che integra la porta a un piccolo disimpegno con un bagno. La pulizia del disegno è sottolineata dai dettagli: nessun elemento sporgente destruttura le linee, comprese le maniglie, a gola e tagliate a 45°.
Scheda progetto
Località
Bassano del Grappa (VI), Italia
Progetto
Didonè Comacchio Architects
Arch. Paolo Didonè
Arch. Devvy Comacchio
www.didonecomacchio.com
Superficie totale
210 mq
Tipologia cucina
A vista
Superficie soggiorno, pranzo, cucina
30 mq circa
Cucina
Zampieri Cucine, personalizzata da Ars Nova