Total look Febal Casa, la formula che funziona

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Febal Casa, l'ammiraglia del Gruppo Colombini, chiude il 2018 con +16% e per il 2019 mette in campo nuovi strumenti e attività per il network dei suoi store

Con tre brand in portafoglio, il Gruppo Colombini risponde ad ogni esigenza del mercato e lo fa con successo visto il trend di crescita confermato anche nel 2018.

Emanuel Colombini, amministratore delegato del Gruppo, commenta i risultati e mette a fuoco l’importanza strategica del network dei Febal Casa su cui l’azienda continua ad investire.

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Emanuel Colombini, amministratore delegato Gruppo Colombini

Qual è stato l’andamento 2018 del Gruppo?

Premesso che l’anno si è chiuso bene per tutto il Gruppo, è giusto evidenziare come il 2018 sia stato un anno a due velocità, con un mercato Italia, ancora predominante sul fatturato totale, cresciuto del 3%, e quello estero che segna un +10%. In particolare, spicca la performance del marchio Febal Casa che si conferma come il brand di punta con un +16%. Un ottimo risultato trainato dal network degli store monomarca Febal Casa.

Per quanto riguarda Rossana, la cui attività è fortemente focalizzata sui contract internazionali, nel 2018 è stato definito il percorso che ha trasformato il brand in un autentico “spin off”, con un management e uno stabilimento dedicato. Un’azione che abbiamo ritenuto necessaria per ribadirne la sua identità unica e distintiva.

Quali sono i programmi e gli obiettivi 2019 per Febal Casa?

La prima novità importante è il lancio durante il Salone del Mobile.Milano di una nuova collezione giorno e notte completamente rinnovata e dedicata al brand. Puntiamo molto sui sistemi e sugli imbottiti, ma non mancano complementi d’arredo come tavoli e sedie.
Frutto di forti investimenti industriali, il nuovo lancio rappresenta anche un segnale chiaro ai nostri partner e al mercato. Vogliamo sempre più puntare sul total look e vorremmo anche bilanciare meglio il peso della cucina, che oggi è nettamente preponderante sul nostro fatturato. Questo non ci ha impedito di impegnarci anche sul fronte della cucina per cui abbiamo rafforzato la gamma System 22 che rappresenta la parte più alta dell’offerta del brand.

Tavolo Michelle e sedia Dafne, di Febal Casa

Cosa differenzia Febal Casa da altri concept monomarca?

Stiamo lavorando su un progetto che ridisegna da zero la piattaforma digitale Febal Casa con logiche più allineate alle nuove tendenze del mercato e una forte impronta “drive-to-store” per creare un ponte tra il mondo online e quello offline.

Abbiamo elaborato, infatti, una serie di strumenti per rafforzare sia l’esperienza digitale sia quella da vivere nel negozio fisico. Ad esempio, è stata messa a punto una App Febal Casa che può essere utilizzata anche nei punti vendita con un’immagine coordinata in tutto il percorso. Un sistema digitale integrato che si basa su QR Code e che introduce la potente efficacia della realtà aumentata sul punto vendita, arricchendolo di momenti informativi.
I progetti elaborati per i clienti saranno disponibili su un file 3D, navigabile con il visore o semplicemente attraverso lo schermo del computer. Un percorso esperienziale che accomuna lo store con la comunicazione sul web e che cattura e ingaggia il cliente.

Per coinvolgerlo ulteriormente, e con lui i nostri dealer, stiamo parallelamente sviluppando un nuovo concetto di servizio attraverso partnership siglate con fornitori di oggetti, accessori per la preparazione del cibo, libri e, addirittura, fiori e cibo a domicilio. Con loro condivideremo eventi nel punto vendita per potenziare ulteriormente il percorso culturale ed esperienziale dei nostri store.

Come è cambiato in questi anni il rapporto con la distribuzione grazie a Febal Casa?

Sicuramente si è consolidato un clima positivo e costruttivo, in uno scambio reciproco di know-how che sta facendo crescere tutto il network. I numeri parlano da soli ma noi percepiamo anche la soddisfazione e il senso di appartenenza dei nostri dealer, anche durante gli incontri annuali organizzati presso la nostra Academy. A questo proposito abbiamo istituito dei Master Febal di livello superiore per i partner già acquisiti con cui affrontiamo in profondità gli argomenti più strategici per la gestione del punto vendita. Occasioni per discutere e per mettere a punto insieme nuovi progetti. Alcune delle novità proposte dalla nuova piattaforma digitale sono nate proprio da un confronto con i nostri dealer più propositivi.

Come è possibile, invece, costruire una relazione con gli architetti per vendere valore e soddisfare il cliente finale?

Per quanto riguarda l’Italia, bisogna fare delle distinzioni geografiche e dimensionali. Nelle metropoli, soprattutto a Milano, lavoriamo già con gli architetti e questa attività genera un business continuativo ma non possiamo dire che lo stesso avvenga in centri più piccoli. In generale è un fenomeno emergente che diventerà sempre più importante e che può essere sinergico al lavoro del punto vendita.

Ad oggi, invece, il dialogo con gli architetti è sicuramente fondamentale per Rossana e lo diventa anche per Febal Casa nei mercati esteri.

A proposito di export, qual è il peso del contract?

In questi anni abbiamo registrato un forte sviluppo in ambito contract che è diventato ormai un pilastro della nostra crescita. Un business che viene sviluppato sia attraverso i nostri dealer, con un approccio “soft contract”, sia attraverso un rapporto con partner sul territorio che si occupano anche degli aspetti di logistica, montaggio e stoccaggio. Come gruppo abbiamo anche tre filiali a Pechino, Mosca e Dubai che presidiano aree strategiche per il contract. Il vantaggio del nostro Gruppo è ancora una volta il total look delle nostre proposte. Si parte dalla cucina per arrivare agli armadi e talvolta, su richiesta, forniamo anche l’arredo dei bagni. Di fatto siamo in grado di gestire una richiesta chiavi in mano.

Sono 174 le cucine Febal Casa fornite per il nuovo intervento contract di Seoul, tutte realizzate con il modello Marina 3.0, uno dei best seller della gamma aziendale

Guardando al futuro, quali sono i possibili sviluppi della cucina connessa? 

Strumenti come Amazon Alexa o Google Home stanno introducendo sempre di più l’Internet of Things nelle nostre case. Non è facile, però, immaginare come l’arredo possa essere veramente integrato con la tecnologia. Per quanto riguarda la cucina, “l’intelligenza” diventa patrimonio naturale degli elettrodomestici o di elementi che possono arricchire la composizione. Ad esempio, la nostra proposta Kitchen Garden Revolution, ormai industrializzata e pronta ad essere introdotta sul mercato anche in una versione semplificata e con moduli da 60 cm, è dotata di una App per il controllo e come optional può essere arricchita da una telecamera e dall’irrigazione automatica.

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Kitchen Garden Revolution, sistema brevettato per coltivare indoor e oggi industrializzato, sarà lanciato sul mercato nel corso del 2019

Per noi, comunque, l’innovazione tecnologica è più proiettata nel processo di vendita, come abbiamo già detto, e la prossima sfida sarà quella di elaborare un configuratore per il cliente finale che sia veramente efficace e facile da usare. L’obiettivo è ancora una volta migliorare l’esperienza di acquisto del cliente garantendo servizio e pieno coinvolgimento.

Nell'immagine in apertura, Febal Casa, brand di punta del Gruppo Colombini, è impegnata a sviluppare con maggiore determinazione il concetto di total look