Studio Baolab, i materiali più innovativi

Organizzata presso la sede dello Studio Baolab di Milano, Innovating Beauty mette in scena un percorso affascinante su soluzioni materiche sostenibili, con un ampio spettro di applicazioni

Con la sua competenza nel CMF design (Colori, Materiali e Finiture), lo studio Baolab apre le porte della propria sede milanese di via Farini, 6 per proporre la mostra Innovating Beauty [enhanced natural materials] nei giorni della Design Week 2025.

Denominatore comune dei percorsi di ricerca e delle soluzioni proposte è quello di trasformare materie prime naturali, sovente di scarto, per renderle ancora più perfomanti grazie a processi e tecniche di avanguardia. Si spazia dalle start up alle multinazionali, da materiali pensati per l’automotive a quelli per l’interior e la moda.

Lo staff di esperti dello studio Baolab accompagna il visitatore, aziende  e addetti ai lavori, per raccontare le peculiarità delle otto aziende e dei loro materiali in una atmosfera che ricrea il fascino di una foresta.

I magnifici otto

Il percorso parte da Structural Colour Studio, uno spin-off della Aalto University (Finlandia) per lo sviluppo di colori strutturali sostenibili che utilizzano legno nanostrutturale. L’effetto proposto è quello di un materiale 100% ligneo che colpisce per le sue iridescenze che ricordano le ali di una farfalla.

L'effetto iridescente proposto da Structural Colors Studio. Ph. Valeria Azovskaya

Authentic Material, una manifattura francese specializzata nel riciclo creativo di materiali come seta, lana, corno e pelle, recuperati da post-produzione industriale o da depositi di materiali inutilizzati. Nella mostra sono proposte soluzioni in Qilin, materiale creato con lo scarto della pelle e polimeri che offrono una grande resistenza e con cui si possono creare dei rivestimenti come degli oggetti a tutta massa.

Qilin è un nuovo materiale ottenuto da Authentic Material miscelando scarti della lavorazione del pellame con polimeri

Sempre a proposito di pelle, la selezione offre una panoramica su una alternativa tattile alla pelle realizzata parzialmente da materie prime a base vegetale (olio di ricino) proposta dalla multinazionale giapponese Toray - Ultrasuede® nu. Un materiale versatile e resistente che trova già applicazioni nell’automotive.

Realizzato dalla multinazionale giapponese Toray, Ultrasuede è utilizzato anche nel design ed è a base di fibre ultra sottli di poliestere

Straordinario anche il lavoro sulla pelle a cui viene dato un effetto tridimensionale di Pelle 3D grazie a un innovativo processo di lavorazione che consente di imprimere al materiale una geometria tridimensionale permanente, preservando tutte le qualità visive e tattili del materiale.

Uno dei tanti effetti ottenuti con il processo brevettato da Pelle3D

Si torna in Italia con le creazioni affascinanti della smalteria Incalmi, che ha le proprie radici a Venezia e si occupa di ricerca, progettazione e product development per brand internazionali nel mondo del lusso, del design e della moda traducendo le idee di stile in oggetti multimateriale e combinando fra loro materiali diversi trasformati dai processi di smaltatura, e non solo, in un processo sperimentale continuo. Soluzioni che spaziano in diversi campi di applicazione.

Il processo di smaltatura proposto da Incalmi ha un ampio campo di applicazione. Ph Studio Pointer

Siamo ancora in Italia con Filippi 1971, nota azienda specializzata nella nobilitazione di pannelli, che offre un’ampia gamma di prodotti per i settori dei veicoli ricreazionali, del mobile e nautico con particolare attenzione alle filiere certificate e alla sostenibilità ambientale. Nella mostra il protagonista è VittEr®, un multistrato di carta compatto con una formulazione esclusiva che esclude colle e formaldeide e che punta su soli tre ingredienti: carta, temperatura e pressione.

Proposto da Filippi 1971, VittEr® è un un multistrato di carta compatto ideale per l’outdoor e l’interior design

Nasce invece in Cile la start up Strong by Form che sviluppa pionieristici materiali compositi a base biologica e ad alte prestazioni grazie alla tecnologia proprietaria Woodflow. Un telaio di una bicicletta o un uovo di legno alleggerito al suo interno sono due esempi di come si possa lavorare uno dei materiali naturali più antichi alleggerendone il peso e mantenendo intatta la sua resistenza.

La tecnologia proprietaria Woodflow proposta da Strong by Form cosente effetti tridimensionali anche per materiali lignei

Brokis Glass, infine, è l’azienda che produce un materiale realizzato con frammenti di vetro da scarti di produzione. Scarti che vengono inseriti in una nuova. Lastra, sempre in vetro, per creare effetti sempre diversi come quello proposto dallo studio Baolab che ha selezionato una lastra con dei bellissimi frammenti inclusi ambrati o degli effetti “magici” ottenuti grazie all’inserimento di polveri. Il brand nasce dalla collaborazione tra l’antica azienda vetraria ceca Janštejn Glassworks e l’azienda di illuminazione Brokis.

Un pannello Brokisglass ricavato al 100% con vetro di scarto

La mostra, un business event, rimarrà aperta dall’8 al 10 aprile e per visitarla ci si dovrà iscrivere a questo link.