Il progetto Sicam funziona e lo dimostra ancora una volta la quindicesima edizione che si è svolta con grande successo la scorsa settimana a Pordenone. Numeri in crescita su tutti i fronti con i 692 espositori (650 nel 2023) e con 9.243 aziende in visita (8.912 nel 2023) da 113 Paesi (112 nel 2023).
Una formula fedele a sé stessa ma capace di aggiornarsi per rendere sempre più efficiente l’incontro e il dialogo tra espositori e operatori in visita.
Un appuntamento di successo non solo per i numeri, ma anche, e soprattutto, per il clima positivo respirato nelle quattro giornate, nonostante le complessità del mercato attuale. “Una edizione da cui è emersa con forza la volontà di guardare avanti e la certezza che un settore capace di esprimere così tanta qualità e innovazione – forte di imprese di nicchia attente alla qualità estrema, così come di gruppi in grado di affrontare i più grandi mercati – abbia sempre tantissimo da dire”, ha commentato Carolina Giobbi, responsabile marketing e comunicazione della manifestazione.
Innovazione è infatti la parola chiave con cui leggere il grande lavoro di ricerca che è emersa da tutti i comparti, primo tra tutti quello dei produttori di materiali.
Texture 3D e finiture ineccepibili
Partiamo dai produttori di grandi lastre ceramiche o pietre sinterizzate. La loro presenza sempre più significativa al Sicam fa capire subito quanto sia strategico per loro il settore della cucina e dell’arredo. L’obiettivo di imitare al meglio la natura si gioca sulle grafiche e sulle texture per effetti sorprendenti in 3D, ma anche sull’evoluzione degli impasti, sempre più coerenti alla decorazione superficiale per garantire la continuità visiva tra superficie e bordo.
Con la tecnologia proprietaria della stampa progressiva messa punto in tre anni di ricerca, la pietra sinterizzata di Neolith acquisisce un notevole effetto 3D giocato su contrasti tra lucido e opaco. Quattro i nuovi colori proposti, tra cui il bellissimo Whitesand, nella foto, ispirato alle vaste e serene dune bianche del Parco nazionale omonimo del New Mexico. Disponibile negli spessori 6, 12 e 20 mm.
Per Infinity Surfaces, che sta crescendo in modo importante nel settore arredo, l’obiettivo della nuova tecnologia High Fidelity è conferire una dimensione sensoriale alla superficie della lastra ceramica grazie alla vena incisa in profondità. Altrettanto importante aver raggiunto un “full body” coerente con la superficie. Si parte nella maggior parte dei casi dalla grafica e poi si lavora sul corpo ma in alcuni casi si parte proprio dall’impasto e poi si crea la texture di conseguenza, come nel caso di Provençale, che reinterpreta l’antica arte del cocciopesto.
Le venature e le sfumature che si estendono attraverso tutto lo spessore, eliminano qualsiasi distinzione tra superficie e bordo anche per Sapienstone. In questo caso la continuità visiva è dovuta alla tecnologia della Ceramica4D, un'evoluzione della tecnologia Full-Body sviluppata da Iris Ceramica Group. La tecnologia enfatizza la bellezza della breccia imperiale che è una delle pietre che più ha ispirato i produttori di ceramica. Interessante il lavoro sulla lastra cannettata che riveste la base dell’isola vista al Sicam: la fresatura viene riempita con stucco per sottolineare con il colore il passo verticale.
La proposta Marazzi The Top al Sicam si racconta attraverso una cucina free standing composta da blocchi creati con The Top Marble Look Breccia Imperiale con tecnologia premium 3D Ink, che conferisce alle superfici volume e realismo grazie ai micro-avvallamenti sulle vene, per un leggero effetto tridimensionale. Un match tra grafiche e strutture 3D, differenti in ogni singolo pezzo. Il trattamento Pure Antibacterial elimina fino al 99,9% dei batteri.
Divisione di Fondovalle dedicata alle grandi lastre ceramiche, My Top miscela le componenti dell’impasto in tutto il suo spessore per avere un prodotto a vena passante ma per avere un bordo del tutto uguale al disegno della lastra arriva a proporre un terzo passaggio nel forno sul prodotto finito. Una lavorazione di certo non banale e sicuramente più costosa che però rende ineccepibile il risultato.
La coerenza tra massa e superficie è un obiettivo raggiunto anche per Atlas Plan, brand di Atlas Concorde dedicato alle grandi lastre per gli elementi di arredo. Di impatto il lavoro sulle texture, vedi l’esempio della lastra Boost Icor Dune, che presentano una tattilità vicina all’originale natural.
La sfida della ricerca si estende anche a collaborazioni esclusive, come quella insieme a Modulnova, la prestigiosa azienda di cucine per la quale Atlas Plan ha sviluppato in esclusiva le lastre Appenino e Silver Root. A Sicam la cucina di Modulnova è stata proposta con il rivestimento Ice Crystal, che presenta sfumature delicate e marcate venature.
La ricerca condivisa
A proposito di progetti a quattro mani, sempre a Sicam altre aziende hanno proposto soluzioni sviluppate o interpretate in collaborazione con aziende di cucine o con designer specializzati nel settore. Né sono mancati gli sviluppi per portare definitivamente sul mercato i piani con l’induzione integrata.
In questa edizione, a questo proposito, ha debuttato il lavoro portato avanti da Cosentino con Dekton insieme alla belga Novy. L’accordo ha portato alla creazione del piano Undercover Induction realizzato in esclusiva sulle lastre da 20 mm di spessore. In Italia sarà distribuito da I&D, presumibilmente a partire dalla seconda metà del 2025.
Per esaltare la flessibilità del laminato stratificato Top Star, azienda leader nella settore post forming, ha scelto di lavorare insieme al designer Andrea Federici che ha puntato su colori e spessori diversi, da 12 e 20 mm. A dimostrare la versatile del materiale sono stati realizzati anche gli accessori per le vasche. Grazie a un processo produttivo denominato “Lotto 1”, Top Star è ormai arrivata a una gestione altamente personalizzata pur producendo grandi numeri e questo ulteriore sviluppo presentato a Sicam dimostra ancora di più la loro capacità di offrire progetti su misura.
Parlando ancora di collaborazioni, protagonista dello stand Quarella è stata la nuova cucina per la Collezione Orizzonte di Pianca, che ha debuttato nel mondo della cucina al Salone del Mobile. Per il progetto è stato usato l’agglomerato di marmo Rasotica della Collezione Tradizionale che proviene dalle più importanti cave di pietra naturale italiane. L’agglomerato si avvale del trattamento anti-acido Marmo+ ingegnerizzato da Quarella. Un trattamento innovativo e permanente in grado di proteggere i top cucina in marmo dalla corrosione degli acidi alimentari.
Si entra nel mondo dei compositi a base quarzo con Surfalite, proposto da Santamargherita, che a Pordenone si è espresso grazie alla cucina Marea di Maistri. La lastra con i bordi arrotondati che stanno tornando in modo significativo vanta uno spessore di soli 7 millimetri. Una scelta di leggerezza, il peso è di 17 kg/m2, che migliora la versatilità, la lavorabilità del materiale, la logistica nei trasporti e riduce l’impatto sull’ambiente. Grazie al suo spessore ridotto Surfalite è stato utilizzato anche per le colonne.
Compositi, evoluzioni in corso
A proposito di compositi a base quarzo, a Sicam erano in molti a commentare in modo negativo il recente provvedimento australiano che ha bandito l’importazione di questo materiale a base silicio per tutelare coloro che lo lavorano. Una presa di posizione che ha puntato il dito sul materiale invece di regolamentarne il suo processo di trasformazione che se ben eseguito non arreca danni al lavoratore. Nel frattempo le aziende leader del settore hanno già da tempi intrapreso una ricerca per ridurre al massimo la componente silicea o addirittura eliminarla.
Ne è un esempio Ecotone™, proposta e prodotta da Quartzforms. Una nuova generazione di lastre realizzata con componenti riciclati, una resina derivata da bio compound e con un contenuto di silice inferiore al 5%. Molto belli e attuali i nuovi colori della famiglia New Era, a partire dalla tonalità rosso scuro di Avalon estremamente attuale nel design come nella moda.
A proposito di trend, Marmo Arredo ha presentato a Sicam una ricca collezione di quarzite, la pietra naturale che ha sfumature e texture molto diverse tra loro e anche una interessante gamma di travertini, anch’essi tornati di moda nell’architettura.
Anche Stone Italiana punta su materiali con residui minimi di silice cristallina visto che Supernova, ultima nata dalla ricerca dell’azienda, non contiene quarzi ma una miscela di altri minerali. Punta su una formula “quartz-free” anche Cosmolite® che valorizza e nobilita il prodotto da riciclo nel processo produttivo. La miscela di minerali da riciclo pre-consumo provenienti dall’industria dell’estrazione della pietra è stata protagonista di varie installazioni, compresa una cucina outdoor che oltre ai valori estetici e prestazionali metteva in campo anche quelli importanti della sostenibilità.
Il segno si ammorbidisce
Le forme rotondeggianti sono tornate, anche in cucina. Lo abbiamo visto all’ultimo Salone del Mobile e lo abbiamo rivisto al Sicam. Un omaggio alle forme morbide della natura, il cui rispetto ispira anche comportamenti più sostenibili. Un incontro coerente tra forma e sostanza
È il caso di Laminam che aveva già debuttato al Salone del Mobile con la prima lastra da 2 mm e che a Sicam ne ha dimostrato in pieno le potenzialità con il prototipo di cucina disegnato da Andrea Federici. Grazie a twO by Laminam, è infatti possibile rivestire superfici concave e convesse con un raggio fino a 3 metri, superando i limiti della bidimensionalità della ceramica.
La materia ceramica diventa la “pelle” di un total look anche per la coerenza cromatica della collezione Gemini Acero in versione 2 mm con quella da 12 mm utilizzata per il top cucina.
Forma e colore sono stati i due punti cardini in cui è stato costruito lo stand Rehau che ha puntato decisamente sul segno tondo per esaltare la gamma di superfici Rauvisio e le sue nuove tinte unite nella collezione Crystal Pure e le nuance calde e terrose di Luna, Torba e Terriccio, nella pluripremiata Crystal Deep Collection.
Una installazione realizzata utilizzando i bordi Raukantex raccontava in modo efficace le valenze green dell’azienda.
La grande competenza di Baido nella trasformazione dei materiali è stata chiaramente espressa al Sicam.Tra le novità presentate spicca l'isola, il cui top è realizzato con il nuovo decorativo lucido Vis Gloss di Arpa, ideale per l'uso nei piani da cucina grazie alla sua notevole resistenza. Baido ha lavorato questo materiale innovativo con grande maestria, trasformando il bordo, ricavato dal medesimo materiale, in un importante elemento decorativo e impreziosito da una smussatura in perfetta sintonia con le tendenze attuali e future. I frontali cannettati confermano che questo trend è ancora in voga. Sul piano sono state installate piastre a induzione di Pitt e una vasca integrata di Elleci.
Superfici verticali naturali
Se entriamo nel vasto mondo dei rivestimenti verticali, Sicam ha confermato due importanti tendenze che riconducono entrambe ad elementi naturali, il legno e il metallo.
La prima è quella dei legni più classici, a partire dal noce e dal rovere, proposti in strutture più semplici e omogenee.
Un esempio per tutti è il decorativo Sunda, un rovere declinato in quattro colori, proposto da Schattdecor che con il suo layout lineare è una risposta in controtendenza al trend dei cannettati, che è sempre presente ma sicuramente meno pervasivo. Antitesi di questa tessitura morbida e semplice, le proposte definite Dark Elegance, trend interpretato da legni scuri e pietre come il Black Mamba. Un’eleganza opulenta ma equilibrata in cui trovano spazio anche i metalli.
Anche la collezione di laminati decorativi Polvere presentat da Sm’Art nasce con l’intento di replicare la superficie metallica trattata con polveri. La finitura riproduce una microstruttura dal tatto granuloso, proprio della laccatura che richiama, che conferisce una ottima resistenza al graffio. I colori sono anch’essi “polverosi”, dal grigio ai beige e marroni, ma non manca la Scintilla, questo il suo nome, del rosso mattone, uno dei colori di punta nel mondo del design insieme al bordeaux.
Interessante anche la collezione Intagli sempre proposta da Sm’Art e disegnata in collaborazione con lamatilde, che conferma la tendenza caratterizzata da decorativi lineari abbinati a una finitura elegante. Un'estetica contraddistinta da un dualismo tattile e visivo che restituisce un importante effetto materico, grazie a un gioco sapiente di livelli e di luci e ombre, senza mai impattare sull’armonia del prodotto finito.
Con 70.000 pezzi prodotti al giorno e 1060 dipendenti, Ilcam può ben dirsi una delle realtà italiane più dinamiche e complete nella produzione dei frontali. La sua capacità produttiva spazia su ogni tipo di materiale suddivise in quattro macro tipologie: Legno, ante in massello e impiallacciate, Foglia, termoformate con foglia termoplastica, Vernice, ante laccate a spray, rullo e velo, Carta, utilizzata con diverse grammature, finiture e effetti tattili. Nelle immagini degli esempi significativi della versatilità di Ilcam: da notare gli effetti lievemente goffrati, le curvature, le boiserie cannettate, i legni con una struttura più lineare oggi molto richiesti dal mercato.
Tornando ai metalli, Kronosystem | Eurocomponenti ha declinato questa tendenza sia attraverso la collezione di acrilici Formex sia con Petaly, un naming molto indovinato per definire la gamma dei pet, materiale che ha tra i suoi valori quello della sostenibilità essendo completamente riciclabile. Proprio sul tema green l'azienda ha costruito il suo credo da tempo e anche lo stand proposto a Pordenone Beyond the surface voleva enfatizzare il concetto che oltre la superficie dei materiali esposti, emergono caratteristiche di sostenibilità e l’utilizzo di elementi naturali. Come ad esempio la collezione Linoil che è realizzata solo con l’impiego di materiali naturali, a partire dai semi di lino.
In generale il tema dell’eco design è stato un fil “green” che ha attraversato tutti i comparti presenti al Sicam.
Mai come quest’anno la comunicazione delle aziende nei propri stand ha messo l’accento su questo argomento cruciale e gli stessi organizzatori della manifestazione hanno voluto dare il proprio contributo a un maggiore rispetto dell’ambiente attraverso la partnership con Savingbees.org che li ha portati ad adottare cinque famiglie di api che popolano quattro diverse Oasi Apistiche.
Anche questa collaborazione rappresenta un esempio virtuoso di come il settore industriale possa contribuire attivamente alla protezione dell'ecosistema naturale. Proteggendo l'ambiente anche grazie alle tecnologie più all'avanguardia.