Psicologia per interior

Dalla collaborazione tra un architetto e uno psicologo - Carla Palù e Tito Sartori - nascono progetti generati dall’analisi dei bisogni profondi di ogni abitante della casa. Come nell’abitazione di Conegliano (TV), in cui la cucina è stata ridisegnata con due aperture: sulla zona pranzo e verso il giardino esterno

Foto di Christopher Breda

Un concept di progetto deve andare oltre le richieste e i desideri espliciti dei proprietari per indagare sui reali bisogni non espressi, quelli più autentici e profondi. Questo il punto di partenza del lavoro che Carla Palù e Tito Sartori - rispettivamente architetto e psicologo - hanno condotto per ristrutturare e ampliare una casa su due livelli a Conegliano Veneto, in provincia di Treviso. Un percorso particolarmente impegnativo rispetto a quello “classico”, che rappresenta appieno il modus operandi normalmente adottato per le opere di interior dei due professionisti. In questo modo non solo realizzano spazi abitativi personalizzati nel senso più vero del termine, ma si prendono letteralmente cura del cliente, a cominciare da un’accurata indagine psicologica su abitudini, stile di vita e soprattutto esigenze inespresse.

L'architetto Carla Palù e lo psicologo Tito Sartori

Si tratta di Interior-D, approccio progettuale che Carla Palù e Tito Sartori hanno messo a punto come metodologia fissa di lavoro ponendo la persona, e i suoi desideri, al centro del «dialogo di "contaminazione disciplinare” tra architettura e psicologia. «Mi sono resa conto del peso che le emozioni e i desideri delle persone hanno sul modo di vivere uno spazio privato come la casa e ne ho parlato con un amico psicologo, Tito Sartori», spiega l’architetto Palù.

La cucina progettata nella casa Conegliano è AK_Project. di Arrital. La linea di basi è finita con piano in Corian® e lavello integrato una vasca rettangolare integrata a monoblocco

«Insieme abbiamo lavorato sulle intersezioni disciplinari tra le nostre specifiche competenze, esplorando l’idea di approcciare i committenti con un progetto di interior design che partisse da una dimensione interiore. Abbiamo costruito un metodo di analisi utilizzando questionari, schemi, giochi ed interviste che ci permette di conoscere le reali aspettative dei nostri committenti e di raccontare la loro storia, rendendoli protagonisti del progetto. A questo punto le soluzioni architettoniche diventano gli elementi principali condivisi attorno ai quali si sviluppa la nuova abitazione».

PRIMO STEP: ASCOLTO ATTIVO

La cucina vista dal soggiorno con cui comunica attraverso un'apertura

L’approccio progettuale Interior-D viene applicato da Carla Palù e Tito Sartori a tutti gli interventi di interior a loro commissionati, compreso quello della casa di Conegliano che presentiamo in queste pagine. «Per questo progetto di ristrutturazione - che ha comportato anche un consistente ampliamento del volume e della superficie globale dell’intero edificio - abbiamo iniziato con l’ascolto attivo, il primo step di progetto, che è di importanza prioritaria perché serve a rendere consapevoli delle reali esigenze abitative sia noi sia i proprietari . Perché quelle espresse a voce dai committenti spesso non corrispondono ai veri bisogni o non emergono del tutto. E quindi, si deve “scavare” a fondo per capire quali esse siano veramente. In questo caso, con il nuovo progetto,  la paura maggiore dei proprietari era che cambiasse il loro stile di vita », spiega Carla Palù. «Per la casa di Conegliano, come primo passo abbiamo indagato quali mobili, oggetti e funzioni i due proprietari - con 2 figli - desiderassero tenere e che cosa eliminare: l’abbiamo ottenuto facendoglielo scrivere separatamente e suggerendo loro parole chiave come tecnologia, lavoro, luce, calore, marmo, legno, famiglia, giochi, figli...».

SECONDO STEP: INDAGINE DI STILE

Maxi foglie tropicali ravvivano la zona pranzo di fonte alla cucina

Palù e Sartori sono quindi passati a una “indagine di stile” per capire come orientarsi sulla scelta dei colori del futuro arredo della casa e della cucina, e ad altri colloqui conoscitivi. «Riguardo la cucina, non solo non era emersa nessuna richiesta particolare, ma non era una priorità neppure la sua ristrutturazione. Che invece lo fosse, si è successivamente dedotto dal desiderio espresso di volere una cucina-living senza barriere e uno spazio giorno ampio dove poter interagire, ma connotato da ambiti appartati. Analizzando le diverse necessità scoperte grazie all’ascolto attivo, è risultata inoltre centrale la figura della padrona di casa e di come fosse proprio lei il perno della famiglia, dal momento che si occupa a pieno regime dei figli e della preparazione dei cibi. Valorizzare il ruolo della padrona di casa e offrigli uno spazio per cucinare tagliato in base alle sue vere necessità è stata quindi la scelta-base per la ristrutturazione della cucina». Un ambiente che è stato ampliato nella superficie e completamente ridisegnato.

TERZO STEP: LA RISTRUTTURAZIONE

Il soggiorno e cucina ora sono due ambienti fluidi e intrecomincanti

L’obiettivo di progetto per la proprietà di Conegliano è stato pertanto ampliare e ristrutturare i due livelli della casa e,creare ambienti fluidi e in continuità tra loro per lo spazio giorno al primo piano, dando maggiore agio alla cucina e mettendola in comunicazione diretta con l’area pranzo. L’edificio è stato ristrutturato grazie ad una consistente opera di ampliamento: al corpo di fabbrica esistente, ne è stato aggiunto un secondo, che ha incrementato di 81 mq la superficie totale della casa, passata così dai precedenti 69 mq totali ai 150 mq di oggi, suddivisi su due livelli. Se si osserva la pianta del primo piano del “Prima”, precedente all’intervento, si vede un semplice rettangolo di 34,5 mq che accoglie la zona relax con i divani, il tavolo da pranzo e il cucinotto. Dopo la ristrutturazione, l'edificio annette un ulteriore rettangolo (corrispondente a 40,5 mq) che risulta identico anche per il piano terra. Il nuovo assetto ha quindi completamente trasformato l’intero spazio giorno: ora la cucina occupa un’ampia area e si interfaccia direttamente con la zona pranzo attraverso una finestra interna; sul lato opposto di questa, in fondo al locale, un ampio ripostiglio è celato da una porta a scomparsa.

La vista della cucina ripresa dal passavivande che verso il soggiorno. In fondo si vede a porta a scomparsa che cela il ripostiglio

In base al concetto di ambienti in continuità, la cucina si apre anche sul living arredato
con un divano ad angolo. Sulla destra della pianta di progetto, ecco anche i due nuovi spazi
ottenuti grazie alla maggiore superficie: una lavanderia/ ripostiglio e un bagno. Per l’arredo è stato scelto un sistema speciale: AK_Project di Arrital che ha consentito di creare ad hoc una cucina ad L. Un ambiente in cui il lavello è sistemato sotto la nuova lunga finestra e il piano di cottura si affaccia sulla zona pranzo: in tal modo chi è ai fornelli può anche godere della compagnia dei commensali. Il total white è la scelta cromatica adottata per la soluzione, in cui la parete-armadio, con le colonne per elettrodomestici e frigo con le basi in laccato bianco, si abbina al top in Corian® della stessa tonalità, che annette una vasca integrata monoblocco e un piano a induzione.

La carta da parati ravviva l’intera area pranzo con un motivo fantasia di gusto tropical

Nel soggiorno, sulla parete di fronte al passavidante, spicca la parete della zona pranzo valorizzata da una carta da parati scenografica, in contrasto con il candore dell’ambiente, Enormi foglie in stile tropicale, che “accendono” di colore lo spazio e creano un effetto “giardino” anche all’interno dell’ambiente.

CASA A CONEGLIANO - Scheda progetto

PROGETTO DI RISTRUTTURAZIONE E PROGETTO D’ARREDO
arch. Carla Palù
LOCALITÀ
Conegliano, loc. Scomigo (TV)
TIPOLOGIA ABITAZIONE
casa unifamiliare su 2 livelli
SUPERFICIE TOTALE INTERNA
(P.T. + 1° PIANO): 150 mq (75 + 75 mq)
TIPOLOGIA CUCINA
semiaperta
SUPERFICIE ZONA CUCINA
9,3 mq circa
ARREDO CUCINA
Arrital, modello AK_Project_Step; top in Corian bianco con lavello integrato
ELETTRODOMESTICI
lavastoviglie Miele, forno Barazza, frigo Liebherr, piano cottura Neff, cappa Sirius incasso a soffitto

PIANTE 

LA PIANTA DEL PIANO TERRA RISTRUTTURATO PRESENTA UN NUOVO VOLUME CORRISPONDENTE AL RETTANGOLO DI 40,5 MQ, SUL LATO DESTRO. A SINISTRA IN ALTO: LA CUCINA CON RIPOSTIGLIO SI AFFACCIA SUL PRANZO CON UN PASSAVIVANDE E SI APRE ANCHE SUL LIVING. SOTTO A DESTRA: LAVANDERIA/RIPOSTIGLIO E UN BAGNETTO DI SERVIZIO.

 

LA PIANTA DEL PIANO TERRA PRIMA DELLA RISTRUTTURAZIONE CORRISPONDE AD UNA SUPERFICIE DI 35 MQ CIRCA. A SINISTRA, LA CUCINA OCCUPA UN AMBITO RISTRETTO