Nei giorni scorsi il Consiglio di Amministrazione della Snaidero ha approvato il bilancio d’esercizio della Capogruppo e il bilancio consolidato del Gruppo Snaidero. I ricavi, sostanzialmente in linea con quelli dell’esercizio precedente, al netto delle attività cedute nel corso dell’esercizio precedente, si sono assestati sui 122 milioni: il marchio Snaidero ha evidenziato una crescita del 7% sul mercato interno, controbilanciata da un calo della controllata tedesca Rational strettamente connesso alla ristrutturazione in atto nella stessa società. In particolare i ricavi sono stati in Italia per il 23,5%, in Francia per il 32,8%, in Germania per il 12,8%, nel resto dell’Europa per il 17,4% mentre nell’area Extra-UE per il 13,5%.
In termini di risultato, l’esercizio è stato positivamente condizionato, da un lato, dalla cessione della divisione Franchising perfezionata a Novembre 2015 con il conseguimento di una importante plusvalenza, e dall’altro lato dalla conclusa ristrutturazione del debito realizzata con l’importante supporto degli Istituti di Credito.
Gli effetti dei predetti eventi straordinari hanno determinato un risultato netto consolidato pari a 55 milioni ed hanno altresì consentito la drastica riduzione della posizione finanziaria netta (ridotta del 69% passando da 119,1 milioni del 31.12.2014 a 37,0 milioni del 31.12.2015) ed un riequilibrio patrimoniale (attestando il patrimonio netto della Capogruppo a 34,1 milioni).
Il presidente Edi Snaidero ha così commentato: “È stato indubbiamente un anno di grande discontinuità per il Gruppo Snaidero durante il quale le operazioni straordinarie concluse hanno permesso di riequilibrare fortemente la situazione patrimoniale e finanziaria, ma soprattutto hanno consentito un’importante immissione di risorse. Immissione di risorse che ci permette ora di sviluppare un nuovo piano industriale puntando sui nostri marchi principali (Snaidero, Rational ed Arthur Bonnet) attraverso il rinnovamento e lo sviluppo della rete vendita e della gamma prodotti. I primi 5 mesi del 2016 hanno mostrato segnali particolarmente positivi tanto per la Capogruppo, che ha registrato una crescita del fatturato del 20% e degli ordinativi del 29% (+20 % in Italia e + 46% nell’export) rispetto allo stesso periodo del 2015, quanto per le consociate estere che segnano un miglioramento della redditività con un margine operativo che ritorna in area positiva“.