Architetto e designer Matteo Bazzicalupo lavora insieme all’architetto Raffaella Mangiarotti con cui ha fondato Deepdesign, studio di progettazione che ha siglato oggetti come gli iconici I Piccoli di Smeg, le small appliances dal look vintage. Da tempo Matteo Bazzicalupo esplora i temi della sostenibilità connessa all’abitare firmando svariati progetti personali; in primis, la tiny house di Life in Tiny, che ha concepito insieme a Marco Olivieri e Chiara Starcich e che è stata presentata durante la Milano Design Week 2025, nel circuito del Fuorisalone.

"Sostenibilità in francese si traduce con durabilité, parola che aiuta a capirne meglio il significato", dice l'architetto Bazzicalupo. "Secondo me sostenibile è quello che nel tempo rimane utile e desiderabile, riparabile o persino reinterpretabile. Un progetto sostenibile equilibra etica, estetica
e funzionalità, fondandosi su scelte consapevoli che migliorano la qualità della vita e riducono l’impatto ambientale e sociale. Non è un vincolo, ma un atteggiamento culturale e una responsabilità progettuale. Significa pensare all’intero ciclo di vita, creare valore duraturo con risorse limitate, progettare meno ma meglio. È questione di misura e consapevolezza: togliere invece di aggiungere, semplificare invece di complicare. Prima di chiedersi cosa e come progettare, occorre chiedersi perché e per chi progettare".
Rispetto allo spazio domestico e alla cucina, il principio della sostenibilità coincide, secondo Bazzicalupo, anche con i concetti di riduzione degli sprechi e rispetto delle risorse. "La casa, e soprattutto la cucina, sono il cuore del quotidiano. Una casa sostenibile è adattiva: evolve con chi la vive. Nella cucina, sostenibilità significa flessibilità, materiali durevoli, moduli riciclabili, elettrodomestici efficienti, manutenzione facile, processi produttivi locali, ma anche promuovere un nuovo rapporto con tempo e risorse: cucinare con consapevolezza, ridurre sprechi, vivere lo spazio come ecosistema. Vivere sostenibile parte da qui: progettare e abitare con misura ogni giorno".
Tra i vari progetti sostenibili realizzati, "ve ne racconto uno che li raccoglie tutti - continua Bazzicalupo - dedicato all’idea di ‘libertà sostenibile’: è LT_02, modulo abitativo ultraleggero e mobile con comfort da casa stabile, frutto di una ricerca che intreccia libertà, tecnologia soft e design essenziale, trasportabile su carrello standard ed espandibile fino a 25 mq. Nella versione più equipaggiata, è autosufficiente (off-grid), a impatto ambientale quasi zero, e invita a una vita essenziale senza rinunciare a comfort e qualità". Nella tiny house, la cucina è finita con materiali sostenibili: il top in è in Paperstone e le ante con struttura interna in alluminio sono rivestite in multistrato di betulla. Armadiature e scorrevoli giapponesi e in bambù e cotone grezzo creano all'occorrenza ambiti separati; i pavimenti sono in bambù.

"La vetrata di 5 m incornicia il paesaggio, mentre materiali innovativi e impianti sinergici garantiscono prestazioni elevate; spazi compatti, materiali durevoli e soluzioni efficienti riducono sprechi e consumo di suolo. Il riscaldamento ibrido è costituito da pompa di calore e stufa ad accumulo che riduce quasi a zero emissioni e consumi e che dimostra come tecnologia e design possano liberare anziché limitare. Autonomia, semplicità e sostenibilità connotano anche OM di Avantgarde, speaker luminoso wireless a energia solare con cui illuminare e sonorizzare percorsi e spazi aperti".



