Massimo Iosa Ghini: lo stile dei long seller

Massimo Iosa Ghini - architetto, designer e da anni ambasciatore del design italiano nel mondo - ci ha parlato, nell'intervista, di alcuni dei suoi progetti che sono divenuti simboli internazionali. A cominciare da Gioconda, di Snaidero, che ha dato il via allo stile new classic

Vanta una carriera di oltre 30 anni Massimo Isoa Ghini, architetto e designer tra i più creativi e originali del panorama italiano e internazionale nonchè, da anni, Ambasciatore del design italiano nel mondo. La sua brillante carriera ha inizio negli anni '80 con la partecipazione alle avanguardie del design italiano con il gruppo Bolidismo, di cui è fondatore, e con Memphis, fondato dal maestro Ettore Sottsass. I suoi progetti di design e architettura hanno ricevuto diverse importanti menzioni e premi tra cui il Compasso d’Oro ADI. Ha collaborato con brand di primo piano tra cui Ferrari, Capital Group, IBM Italia, Seat Yellow Pages, Alitalia. Per il settore cucina, Iosa Ghini lavora da anni con Snaidero, per cui ha creato numerosi modelli di successo tra cui Frame, elegante e contemporaneo, declinato in più varianti di stile. Ma, prima ancora, Gioconda, sistema “rivoluzionario” che ha lanciato uno stile oramai profondamente radicato nella cultura del progetto, non solo della cucina: il NewClassic. E che presto sarà riproposto, con un design aggiornato, seppure coerente al concept originario.

Lo schizzo della nuova Gioconda, di Snaidero, progettata da Massimo Iosa Ghini. Icona senza tempo ideata
nel 1999 verrà riproposta con un completo restyling

«Gioconda è ormai un’icona nel panorama del settore cucina», racconta l’architetto Iosa Ghini. «L’ho disegnata nel 1999 con un’idea precisa: creare un long seller, un prodotto senza tempo, utilizzando linguaggi percepibili come classici. Ma attualizzandoli usando la stessa strategia del divano New Tone che ho progettato per Moroso nel 1989, esposto nei principali musei di design del mondo e tuttora felicemente in produzione».

Il divano New Tone, di Moroso, progettato da Iosa Ghini nel 1989

L’idea di fondo - che trapela anche dal nome di Gioconda - è esprimere il concetto italiano di un mobile ben fatto, solido, durevole, e comunicare quella allure intellettuale che sta attorno ad un progetto pensato per anni con perspicacia, dove nulla è lasciato al caso, dalle strutture ai materiali e ai colori, fino ai dettagli. Così è nata una cucina di stile, che ci fa sentire bene nel quotidiano e ci da l’idea di avere in casa un qualcosa di preciso, di ricco. Chi l’ha pensata e chi l’ha realizzata hanno dato il massimo per creare un sistema consapevole. Il segno stilistico di Gioconda è “filtrato” nella storia del mobile italiano in virtù dell’innovativa struttura definita da ante composte da cinque pezzi in legno certificato FSC®, piani in lapideo e grès porcellanato, ampio uso di metalli per le finiture di maniglie, sistemi e cappe».

Snaidero; Frame Elegance, progettata da Iosa Ghini

Gioconda è solo uno dei progetti che Iosa Ghini ha ideato per diversi brand italiani che, a loro volta, sono ambasciatori del made in Italy nel mondo. Ma che cosa apprezza e ricerca davvero il pubblico internazionale nei nostri prodotti? «Ho diversi oggetti e arredi in produzione per le principali aziende del nostro Paese e so che la differenza sta nella mentalità di chi la pensa e produce», continua l’architetto. «La nostra idea “Italiana” è sempre stata di una economia circolare rivolta al bello e a massimizzare le risorse che abbiamo, interpretandole in senso estetico e qualitativo. Questo è il valore apprezzato. Per il prodotto italiano, riconoscibilità significa che se ne percepiscono subito i valori che lo sottendono. La coerenza nel battere questo sentiero virtuoso negli anni ci ha dato un posizionamento chiaro, riconoscibile e apprezzato».

Iosa Ghini Associati: appartamenti ad uso ricettivo, con apparecchiature microbicida atte alla sanificazione degli ambienti

Ambasciatore del Design Italiano nel mondo da diversi anni, Iosa Ghini spiega il significato di questo ruolo e l’importanza di una comunicazione specifica. «Il Ministero degli Esteri e le organizzazioni correlate hanno avuto un’idea semplice ed efficientissima: trasformare i propri architetti in ambasciatori della qualità italiana attraverso la messa in evidenza dei progetti di ciascuno. Vogliamo attirare l’attenzione sul fatto che, con i progettisti e prodotti italiani, si ottiene qualità e durata nel tempo. E inoltre, salvaguardia di risorse e qualificazione degli investimenti».