Le famiglie europee buttano oltre l’8% del cibo che acquistano, è quanto emerge da una ricerca realizzata da Kantar TNS per conto di Hotpoint in occasione del lancio dell’innovativo frigorifero Space 400, parte della più ampia campagna del brand “Fresh Thinking For Forgotten Food”, nata per sensibilizzare i consumatori sul tema dello spreco alimentare.
Al primo posto nella classifica dei rifiuti il "cibo pronto o avanzato" (con il 45%), a seguire pane (38%), verdura fresca (30%) e frutta fresca (29%). È partendo da questi dati che Hotpoint ha studiato e implementato una serie di tecnologie in un unico prodotto per mettere a disposizione dei consumatori, un vero strumento anti spreco: Frigorifero Space 400.
Dotato della tecnologia Active Oxygen, in grado di abbattere la formazione di batteri fino al 99%* e dei cattivi odori fino al 60%** - all’interno del comparto frigorifero – migliorando la qualità dell’aria e rallentando in modo naturale il deterioramento dei cibi. L'Air Technology, invece, mantiene la temperatura uniforme e stabile, preservando il livello di umidità all’interno della cavità per una migliore conservazione del cibo. Con la tecnologia Low Frost Technology – inserita all’interno del congelatore – è possibile inoltre prevenire la formazione di ghiaccio e quindi rimuoverlo più facilmente.
La tecnologia e l’innovazione giocano dunque un ruolo chiave per favorire una più lunga ed efficace conservazione. Il combinato Hotpoint Space 400 da 75 cm è stato progettato per soddisfare le esigenze crescenti di quelle famiglie italiane che vogliono abbattere le percentuali di sprechi casalinghi, conservando più a lungo cibi e bevande in condizioni ottimali.
Secondo il sondaggio, infatti, i consumatori intervistati hanno ammesso che sprecano tra il 7% e il 9% delle loro spese settimanali. Questo dato è supportato anche dai trend globali. In Europa ogni persona accumula 173 kg di rifiuti alimentari ogni anno (un dato notevolmente inferiore a quello degli Stati Uniti, dove si registra uno spreco pro capite annuo di 278 kg e dell’Australia dove mediamente ciascuno butta via ben 361 kg).
Risultati che tracciano un quadro molto chiaro: lo spreco alimentare avviene soprattutto in casa ed è dentro le mura domestiche che i consumatori possono fare la differenza. Grazie alla tecnologia e a buone pratiche di comportamento si può fare la differenza e abbattere notevolmente la percentuale di spreco.
* Test eseguiti avendo come riferimento ISO 22196. Il risultato migliore può essere raggiunto nella parte superiore della cavità del frigo.
** Test effettuati avendo come riferimento UNI EN 10192: 2000 e DIN 10955: 2004 su cluster di alimenti significativi (formaggio, carne, pesce e verdure). % si riferisce al giorno 5. Al giorno 2 la percentuale media di riduzione è del 43%.