In cucina con Rosanna Marziale

Bosch
Chef Rosanna Marziale (Photo Cristina Cusani)
Le ricette della chef Rosanna Marziale nascono dal connubio tra ingredienti mediterranei, fantasia e precisione d'autore. Un mix che si ritrova nella sua casa ristrutturata di Caserta, e nella insolita cucina in cui convivono dettagli artigianali e alta tecnologia

"L’identità convenzionale è quella scritta sul campanello di casa, ma dentro di me c’è una popolazione: io sono anche un contadino appassionato, un mangiatore sensuale, un bambino con il suo catalogo di sapori, un vecchio fornaio, un pescatore di alici, un mastro casaro e un navigatore di internet. E tanto altro. Sono le mie identità nascoste: dal loro dialogare nascono le scelte che compio in cucina"

Eccoci in una Caserta assolata, a casa della chef stellata Rosanna Marziale, cercando di raccontarla, nelle sue infinite sfaccettature, anche attraverso la sua bellissima casa, fresca di ristrutturazione, opera dell’architetto Antonio Caponio.

Il terrazzino su cui si affaccia la cucina centrale, ma anche un piccolo cucinino essenziale. Gli arredi, lineari e raffinati, sono stati realizzati dai Fratelli Sardi (ph. Cristina Cusani)

Rosanna è solare, accogliente, appassionata, eccitata come una bambina della sua nuova avventura e allo stesso tempo titubante: «Questo è il mio primo distacco - confessa - casa mia è sempre stata il ristorante (“Le Colonne” a Caserta, ndr ) anche perché lì sono nata e lì ho abitato con la mia famiglia per molti anni, al primo piano. Era arrivato il momento per me di tentare di allontanarmi, ne sentivo la necessità. Anche a livello creativo credo sia necessario confrontarsi con il nuovo per produrre altro dal consueto. Non volevo rimanere prigioniera dell’idea unica».

Entriamo così nello spazio privato della chef campana, che ha preso le redini, insieme alla sua famiglia, dello spazio che realizzò suo padre Gaetano, che negli anni ’50 aprì il ristorante La Bomboniera, prima acquistando il terreno a due passi dalla Reggia e poi edificando lo stabile piano dopo piano. Un’istituzione in città, sinonimo di ambienti sontuosi e tavole imbandite con cibi eccellenti. Oggi il suo nome è diventato Le Colonne, ma il locale mantiene salda la sua centralità e il legame con il territorio: «Purtroppo papà non c’è più - racconta Rosanna - ma abbiamo continuato il suo lavoro con mia mamma Pasqualina, mio fratello Loreto e mia sorella Maria». Un lavoro di successo, che ha portato alla conquista della prima Stella Michelin nel 2013 e che ha visto la creazione di una nuova struttura, San Bartolomeo Casa in campagna, gestita dal fratello Loreto, situata nell’alto casertano.

Qual è l’impronta che hai voluto dare alla tua nuova casa? Quali gli ingredienti principali?

Nella mia idea di casa volevo portare lo stesso lavoro che ho svolto per molti anni nel ristorante con gli artigiani del mio territorio. Ho cercato con loro un collegamento per far emergere la mia identità, che è fortemente radicata in Campania. Architetti, designer, artigiani, decoratori, falegnami si esprimono con un’arte che è diversa da quella della cucina, ma solo perché utilizzano materiali diversi. Casa è la connessione di tutti questi elementi che mi identificano fortemente. Per la cucina, ad esempio, mi sono rivolta ai falegnami Fratelli Del Prete di San Marco Evangelista, un paese vicino a Caserta, dove è nata mia madre. Ad Alberto Grant, graphic designer e grande amico di famiglia, devo i rinoceronti delle tele alle pareti: le abbiamo realizzate insieme, io gli sfondi, e lui i bizzarri animali che ama molto. Alberto è stato ed è anche mio prezioso consigliere artistico per tutta la realizzazione della casa e anche nel mio lavoro. Gli architetti Di Nardi hanno realizzato per me il tavolo, le sedie e la lampada della sala e i mobili che arredano il terrazzino. Insomma, il meglio della creatività casertana si trova in casa mia.

Gli arredi di design si armonizzano perfettamente con i mobili della tradizione e con le opere d'arte, alcune realizzate dalla stessa Marziale, come i rinoceronti alle pareti, frutto della collaborazione con artistica con il graphic designer Alberto Grant (ph. Cristina Cusani)

Arriviamo al cuore della casa, la tua cucina, elegante e funzionale. La leggiamo insieme?

La volevo rigorosa, molto elegante e molto tecnologica, senza troppi fronzoli, senza armadi alle spalle. Sono abituata agli spazi grandi del ristorante, quindi avevo bisogno di una cucina che permettesse di muovermi in maniera “elefantesca” senza farmi male...
Poi, di norma, in tutte le cucine domestiche si lavora rivolti verso il muro, ma io proprio non ce la facevo a stare con le spalle alla porta; ho quindi optato per il bancone, dietro al quale posso lavorare con la mia gestualità. Alla tecnologia ci ha pensato Bosch che mi ha fornito di elettrodomestici di ultima generazione: dalla piastra a induzione modello combo alla cappa a scomparsa sul piano cottura, dal forno con tutte le funzioni, vapore compreso, all’abbattitore, allo scaldavivande, al microonde, passando per tutti i piccoli elettrodomestici.

La struttura del bancone fino al lavello è stata realizzata dai falegnami Fratelli Del Prete e rivestita in microcemento, poi trattato (ph. Cristina Cusani)
Dalla piastra a induzione modello Combo alla cappa centrale a scomparsa sul piano cottura, dal forno con tutte le funzioni, vapore compreso, all'abbattitore, allo scaldavivande, al forno a microonde passando per tutti i piccoli elettrodomestici: una dotazione tecnologica di ultima generazione firmata Bosch, brand di cui la chef è testimonial (ph. Cristina Cusani)

Ti diletti di pittura, ne sono un esempio le tele con i rinoceronti. Da dove è nata l’idea?

I rinoceronti sono un bell’esempio di contaminazione pittorica. Negli anni avevo dipinto alcune tele: è stato Alberto Grant ad avere l’intuizione di utilizzare i miei quadri come sfondi per il suo segno, la forma stilizzata di un rinoceronte.

La scomposizione, tanto amata in gastronomia, qui ritorna in forma di dipinto. La cucina stessa per me è artistica: oggi quando si va al ristorante ci si affida ad altri per vivere delle nuove emozioni, per una vera esperienza di gusto.

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