La ricerca di un sottile equilibrio tra il rispetto del patrimonio architettonico italiano e l’introduzione di elementi contemporanei volti a migliorare il comfort abitativo secondo lo standard attuale ha guidato la ristrutturazione di una storica dimora nel cuore dell’Umbria. Pelizzari Studio si è posto in un dialogo continuo con la committenza da un lato, "una coppia britannica in cerca dell’italianità autentica" e con la maestosa preesistenza dall’altro: la valorizzazione dei caratteri tradizionali esistenti si è confrontata con le esigenze abitative contemporanee assecondando il rapporto con il paesaggio all’esterno e rendendo più fluido lo scorrere armonioso degli ambienti all’interno. "Grande attenzione è stata posta nell’uso della luce naturale, elemento capace di modulare le proporzioni fra gli ambienti e di caratterizzarli secondo le sue variazioni nell’arco della giornata e delle stagioni", tengono a precisare dallo studio.

Un presidio medievale con organizzazione attuale
La Palazzaccia si erge su una collina e si sviluppa attorno a una torre, antico luogo di avvistamento e di difesa ora adibita ad accogliere le suites per gli ospiti e la master room. Al di sotto, un piano terra e un mezzanino ospitano la zona giorno articolando, in realtà, giochi di quote diversi nati all’epoca della costruzione per adagiarsi al meglio sul terreno. Un’irta e ripida scala di gradini in cotto collega i diversi piani. La ristrutturazione porta al ripensamento in chiave attuale, in particolare, del piano terra e dell’ammezzato, lasciando ai due piani superiori, esclusivo appannaggio della torre, una connotazione squisitamente privata. Oltre a questo, nuovi impianti rendono la residenza sostenibile: una pompa di calore ad alta efficienza alimenta il tradizionale sistema a radiatori e l’illuminazione Led è controllata da un sistema domotico centralizzato suddiviso per aree, a secondo della porzione di casa che viene occupata.

Materiali naturali locali
Tutti gli ambienti rimangono connotati da materiali tradizionali; mattoni e pietre alle pareti, cotto a terra, porzioni a intonaco e travi in legno di recupero a vista in copertura; in parte recuperati e restaurati e in parte (dove necessario) elegantemente riproposti mantenendo le texture originali. Una scelta consapevole quella di materiali naturali locali, per non snaturare l’identità storica della Palazzaccia e per continuare a farla essere parte di un territorio in evoluzione. I pavimenti in cotto nella zona giorno si affiancano a nuove porzioni in resina, materiale attuale e continuo che non somma o giustappone fughe a fughe, e crea texture spazzolate “grezze” basate su toni neutri e terrosi che ben si sposano con l’atmosfera dei luoghi; il legno massello prevale nelle zone notte. Gli intonaci all’interno sono a base di calce, applicati a mano per preservare la traspirabilità delle pareti. Finiture metalliche in ferro nero per dettagli come ringhiere, lampade e complementi d’arredo donano un tocco d’epoca senza appesantire. "Le accurate scelte cromatiche, la selezione di arredi rigorosamente tailor made e la ricerca operata in merito ai tessuti caratterizzano le diverse aree di un’allure signorile che dona agli spazi un linguaggio unitario in grado di fondersi con elementi contemporanei".
Nuovi spazi nelle antiche mura

L’ingresso avviene, come da tradizione, in corrispondenza della ripida scala che distribuisce i piani superiori. Da qui a destra, dopo qualche scalino a scendere, si apre la zona giorno, ampia nonostante l’antica struttura fondata su muri portanti con uno spessore importante e caratterizzata da arcate che collegano le stanze, disegnandone i confini ma senza chiuderle. Un soggiorno, la sala da pranzo e la cucina, queste ultime due magnificamente aperte a un pergolato esterno con una vista mozzafiato sulle colline. Arredi e complementi sono caratterizzati da linee pulite con l’intenzione di mixare le antiche fatture al moderno design in modo armonico e attuale. "L’uso sapiente della luce naturale, e di quella artificiale grazie a un accurato progetto illuminotecnico (curato da Viabizzuno), dona carattere agli spazi e sottolinea la bellezza dei dettagli" raccontano i progettisti.
Una cucina tra tradizione e modernità
Aperta alla zona pranzo, ma delimitata al tempo stesso da un grande arco che crea un varco nell’imponente muratura portante, la cucina vuole porsi come trait d’union fra antiche usanze e moderne necessità, secondo le intenzioni di Pelizzari Studio, a cominciare dalla scelta dei materiali. La pavimentazione, nuova, è in resina color sabbia, come l’adiacente sala da pranzo e il soggiorno per esaltare la continuità degli spazi; a soffitto, la struttura lignea rimane completamente a vista, ma sbiancata. La cucina si sviluppa lungo tre pareti perimetrali, a esclusione di quella d’ingresso, e ospita al centro un’isola. La zona cottura è collocata all’interno della cornice di un vecchio camino, non più utilizzato, con la scelta di un mobile cottura a gas in acciaio Smeg altamente tecnologico.
Di fronte all’ingresso il piano lavoro con un doppio lavello a incasso. Al di sopra del piano si aprono due finestre sul paesaggio esterno per cui i pensili e le colonne attrezzate a tutt’altezza sono collocate sul lato del camino e sul fronte opposto. L’isola centrale unisce la funzione di piano lavoro a quella di tavolo alto per aperitivi e colazioni: mentre la parte verso i lavelli è chiusa da vani contenitori, quella verso l’ingresso ha il piano sporgente in modo da poter collocare qualche seduta. Basi, pensili e isola sono in legno laccato grigio (colore campionato dallo studio) con ante a telaio per rievocare un disegno tradizionale ma con maniglie a gola; i piani e le alzate sono in travertino noce; gli zoccoli alla base e le prese delle maniglie a gola sono realizzate in ferro. La scelta di evidenziare gli elettrodomestici contemporanei si riflette anche nel frigorifero a doppia porta in acciaio Smeg; per la lavastoviglie è stato scelto un modello a incasso (Miele).
Zone diverse per la notte

La suite padronale occupa i due piani sommitali di quella che fu la torre di avvistamento. Una pianta piccola caratterizzata da poche partizioni aggiunte, in vetro per non ostacolare il fluire della luce naturale. La vera e propria camera occupa il secondo piano (con un piccolo bagno con lavabo e wc) lasciando al terzo una “dressing room” aperta, con un grande bagno con un'attuale vasca freestanding e doccia. I due piani inferiori organizzano le altre camere. Il piano terra ne ospita una, compresa di bagno, direttamente collegata al living, e altre due con una piccola zona giorno e un bagno in comune con accesso dall’esterno; il piano ammezzato ne ospita un’altra, sempre completa del suo bagno.
Il forte legame con la terra

La Palazzaccia conserva un forte e autentico legame con il luogo anche, e forse soprattutto, grazie ai suoi spazi esterni: portici protetti da pergolati in legno con piante rampicanti delimitati da muretti in pietra, percorsi in ghiaia, pavimentazioni in pietra serena locale, piccoli giardini di pertinenza delle singole zone con piante autoctone e, a perdita d’occhio, le colline del paesaggio umbro.

