“Florim Gallery oggi è un manifesto del saper fare italiano applicato al mondo del progetto”. Con queste parole l’architetto Matteo Nunziati descrive il risultato del suo intervento nell’opera di rinnovamento del concept espositivo della sede principale Florim di Fiorano Modenese (MO), dove ha preso vita un allestimento multisensoriale di 9 mila mq in cui materia, luce ed emozione si fondono per raccontare in modo nuovo l’identità dei prodotti. Il progetto si sviluppa attraverso quattro aree espositive, al centro delle quali la piazza diventa il punto di osservazione sulle microarchitetture circostanti che mettono in luce la versatilità del prodotto Florim e le sue potenzialità estetiche e applicative.

Aperta nel 2013, la struttura si sviluppa su due livelli e ha un fulcro centrale, aperto a doppia altezza, destinato a grandi eventi, il piano superiore è invece dedicato all’esposizione dei prodotti. Alla fine del 2024 è stato avviato un intervento di ristrutturazione per ridefinirne il concept espositivo e valorizzare l’esperienza degli ospiti. Il piano terra mantiene la sua funzione di spazio per eventi e ospitalità aperti al territorio, riproposta in un’atmosfera più elegante e raffinata. “Il primo piano – spiega Nunziati -è stato oggetto di un competo restyling, questo perché il mondo delle superfici ceramiche negli ultimi anni è completamente cambiato: sono cambiate le dimensioni, con lastre di oltre 3 metri, gli spessori, da 3 a 20 mm, e sono evolute le tecnologie a disposizione per la resa estetica e tecnica dei prodotti. Abbiamo pensato quindi che dovesse cambiare anche il modo di esporli per comunicare in modo più efficace con gli architetti, gli interior designer, il settore immobiliare e le aziende dell’arredo che sono i nuovi utilizzatori di questo materiale. Per questo abbiamo voluto creare un’esperienza immersiva pensata per raccontare tutte le potenzialità progettuali della materia ceramica che incontra nuove destinazioni d’uso, tra cui cucine, armadi, SPA, piatti doccia, outdoor, nautica e tante altre”.

Per il concept espositivo dei prodotti è stato scelto un linguaggio dinamico e sperimentale. Si sviluppa lungo quattro direttrici progettuali, espressione delle anime che definiscono il design di Florim: Luxury, Creative, Architectural e Contemporary. “Al centro di ogni area – prosegue Nunziati - una piazza, luogo di sosta e osservazione, diventa punto di partenza per scoprire le microarchitetture che raccontano in scala reale le diverse visioni del progetto, sviluppate in collaborazione con importanti firme del design italiano”. Il restyling ha incluso anche l’inserimento di quattro aree di co-working attrezzate, spazi dedicati alla progettazione condivisa tra professionisti, designer e team Florim. “La coerenza estetica – dice Nunziati - e le elevate performance tecniche si intrecciano in un racconto che va oltre il concetto di showroom: qui si entra per esplorare un nuovo modo di progettare, fatto di superfici innovative, sostenibili, che trasmettono emozioni”.

Un utilizzo sapiente della luce e la creazione di contributi digitali creano una esperienza sensoriale unica e mettono il visitatore al centro di uno scenario di grande impatto che lo coinvolge e lo sorprende attraverso un racconto visivo che porta vitalità agli ambienti. “Concepita per suggerire soluzioni concrete e funzionali in Florim Gallery la coerenza estetica e le performance tecniche si intrecciano oltre il concetto di showroom – conlcude Matteo Nunziati -. Perché qui si entra per esplorare un nuovo modo di progettare, fatto di superfici innovative e sostenibili, capaci di trasmettere vere emozioni”.



