Florim con il Maxxi alla Biennale di Venezia

Florim partecipa al progetto BioGrounds. Per una nuova coscienza ambientale” realizzato dal Maxxi di Roma a Venezia con l’installazione “Invasi” di Andrea Anastasio e Angela Rui

Diffondere la cultura del rispetto per il pianeta in cui viviamo attraverso la creazione di un ciclo virtuoso che parte dalla natura e in essa rinasce all’infinito: è l’obiettivo che si pone Florim partecipando al progetto “BioGrounds. Per una nuova coscienza ambientale” realizzato dal Maxxi di Roma in concomitanza con la Biennale Architettura.

Tre installazioni naturalistiche permanenti prendono vita sull’isola della Certosa invitando il visitatore a riflettere sul territorio circostante. Le tre opere sono pensate per trasformarsi, vivere e invecchiare nell’ambiente: Florim è coinvolta per l’installazione “Invasi”, firmata da Andrea Anastasio e Angela Rui.

L’opera si compone di numerosi vasi in terracotta di diverse dimensioni, posati sul suolo o immersi nel terreno, in parte riempiti e in parte vuoti. Alcuni di essi hanno delle coperture in gres porcellanato Florim, personalizzate con l’incisione di frasi che raccontano lo stato di salute del nostro pianeta e, al tempo stesso, fungono da aperture che li trasformano in tane o nidi.

Le tre opere del progetto sono pensate per trasformarsi, vivere e invecchiare nell’ambiente. Le superfici ceramiche che l’azienda propone sono infatti composte da materie prime naturali e frutto di un processo produttivo sostenibile e responsabile che “rigenera” l’ambiente restituendo più di quanto viene prelevato (Florim, certificata B Corp è, in quanto tale, un esempio di azienda rigenerativa).