FederlegnoArredo, export stabile nel primo trimestre

I dati FederlegnoArredo dicono che nei primi tre mesi dell’anno la filiera ha esportato per 4,98 miliardi di euro, a -0,3% rispetto all’omologo periodo 2021: Francia in testa, Usa in calo

Un primo trimestre stabile per la filiera, con qualche campanello d’allarme da non sottovalutare: i dati FederlegnoArredo parlano di un export complessivo del valore di 4,98 miliardi di euro, (-0,3% rispetto ai primi tre mesi del 2022) e di un export mobili del valore di circa 3 miliardi di euro (+0,3%).

La Lombardia si conferma la prima regione per valore esportato con 1,2 miliardi di euro (29% sul totale), in aumento del 3,9% sul primo trimestre 2022. A seguire il Veneto (+1,3%) con un valore esportato pari a 991 milioni di euro, mentre il Friuli Venezia-Giulia con 581 milioni di euro segna una flessione (-3,8%). Sono le Marche, al quinto posto, con 242 milioni di euro esportati, a registrare la crescita più consistente (+11,1%) mentre la Puglia, in ottava posizione con 105 milioni di euro esportati segna quello che è il calo più marcato (-20,8%). Treviso (-0,6%) e Pordenone (-2,8%) nonostante il segno negativo si confermano le prime due province in termini di export della filiera legno-arredo; seguono Monza e Brianza e Milano, in crescita rispettivamente del +2,3% e del +9,6%.

Nella top ten dell’export di mobili è la Francia ad aggiudicarsi il primo posto con un +5,4%, mentre gli Stati Uniti, al secondo posto, registrano una brusca battuta d’arresto con un -9,5%. Terza posizione per la Germania con un + 4,6%, al quarto posto il Regno Unito a +3,1%, mentre la Cina ancora al settimo posto, ma con un -17,6%. La Russia scende fino all’undicesimo posto con un -24,2%, mentre l’Arabia Saudita risale la classifica fino ad arrivare al sedicesimo posto grazie a un +27,2% e al trentaduesimo troviamo il Kuwait con un +28,2%.

Claudio Feltrin, Presidente di FederlegnoArredo

Se i dati della filiera possono essere moderatamente rassicuranti grazie a un trimestre stabile che vede Lombardia e Veneto trainare i risultati, è l’export dei mobili che dà qualche segnale poco confortante e che ha trovato riscontro anche nei dati sulla produzione industriale di maggio ‘23 su maggio ‘22, con un -17,4 per il legno e un -8,5% per il mobile. Un calo - spiega Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo - che possiamo dire fisiologico. Ma non possiamo far finta di non vedere come i mercati di punta del nostro Made in Italy si stiano riposizionando. Gli Usa, pur rimanendo il secondo Paese registrano un -9,5%, la Germania slitta al terzo posto e la Cina, ancora al settimo posto, registra un-17,6%. Campanelli d’allarme? Forse non ancora così evidenti - conclude Feltrin -, ma indicativi di una direzione di marcia di cui le aziende è indispensabile prendano coscienza quanto prima. In tal senso, accogliamo positivamente l'imminente presentazione dei nuovi bandi Simest a valere sul Fondo 394, a cui la Federazione ha collaborato con proposte concrete. Servono infatti misure efficienti per favorire l’internazionalizzazione delle imprese e l’apertura verso mercati fino ad ora poco esplorati. Penso agli Emirati Arabi e all’Arabia Saudita. Diversificare e aprire nuove rotte sono le parole d’ordine per affrontare un mercato ormai lontano dalle certezze del passato”.