FederlegnoArredo: al Salone si guardi a nuovi mercati

Primo trimestre ok, ma FederlegnoArredo teme un autunno incerto per il settore ed è già al lavoro con Mise e Mipaf per una soluzione al problema della carenza di legno

La 60esima edizione del Salone del Mobile.Milano sarà una grande festa e un’opportunità di affermazione e riposizionamento anche su nuovi mercati, ma è inutile negare che lo sguardo dei nostri imprenditori e di tutta la filiera è già rivolto alla seconda metà dell’anno, iniziato in un clima di incertezza dovuto al conflitto ucraino, le cui conseguenze temiamo possano palesarsi proprio all’inizio dell’autunno”. Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo, introduce con queste parole i dati dell’ultimo Monitor realizzato dal Centro Studi su un campione di aziende associate: il trimestre gennaio-marzo 2022 si è chiuso con un buon andamento delle vendite (+24,5%), che ha riguardato sia il mercato interno (+27,2%) sia le esportazioni (+21%).

Il macrosistema arredo a +20%

Il macrosistema arredamento ha registrato un +20% sia per le vendite del mercato interno che per l’export. Rispetto al 2021 i primi indicatori evidenziano un recupero anche del contract che più di altri aveva sofferto negli anni della pandemia. “Sono troppe le variabili in campo – aggiunge Feltrin - e immaginare che la domanda rimanga effervescente come adesso, rischia di risultare irrealistico. Oltre al fatto che è ancora prematuro valutare se, e quanto, questi risultati siano reali o conseguenza dei ritocchi dei listini applicati per contenere l’incidenza dei costi energetici e delle materie prime”.

L'andamento 2021 dell'export del macrosistema arredamento secondo i consuntivi FedrelegnoArredo

Export ancora a doppia cifra

Volgendo lo sguardo oltre confine l’export al momento sembra risentire in maniera ancora marginale del conflitto in corso, tanto che i principali mercati di destinazione dei nostri prodotti sono cresciuti a ritmi sostenuti: gli Stati Uniti, terzo mercato di esportazione registrano +28,3%, il Regno Unito +30% e la Svizzera +29,8%. Bene anche l’Europa con i primi due mercati di sbocco Francia e Germania rispettivamente a +9% e +18,6%. Però si iniziano a intravedere piccoli segnali di rallentamento di cui dobbiamo tener conto.

Le conseguenze dei costi energetici

Sul mercato nazionale, una volta esauriti gli ordini già acquisiti, le imprese si attendono un rallentamento del trend attuale. “Non vanno infatti sottovalutate - specifica Feltrin - le conseguenze dell’effetto inflattivo dei costi energetici e non solo sul potere d’acquisto delle famiglie e sulla loro propensione alla spesa, che è ragionevole pensare possa rallentare nel corso dei prossimi mesi”. Un sentiment che trova riscontro anche in altri indicatori economici, a partire da quelli elaborati dall’Istat secondo cui, dopo lo slancio dell’export di gennaio verso i Paesi Extra UE, già a febbraio e marzo si registrano i primi segnali di rallentamento.

Come è andato l'export del comparto cucine nel 2021 - dati FederlegnoArredo

Nuovi sbocchi da coltivare

Fenomeno imputabile sia al mercato russo che pesa per il 2,7% del nostro export (marzo -7,3%) che a quello cinese che scende dal +26,3% di gennaio e dal +17,1% di febbraio scorso al +6% di marzo 2022. “In questo senso - commenta il presidente Feltrin - il Salone del Mobile è un’occasione davvero imperdibile proprio per aprirsi a nuovi mercati o posizionarsi laddove fino ad oggi eravamo stati marginali. E penso a mercati come l’Africa, gli Emirati Arabi, l’India, il Pakistan e l’Asia ad esclusione della Cina che, in questo momento, complici i nuovi lockdown, rischia di fermare la sua corsa”.

Il nodo dell’import di legname

L’effetto del conflitto incide in modo molto più importante sul fronte dell’import di legname che, come nel caso della betulla, arriva quasi esclusivamente proprio da quei territori. “Come Federazione – osserva Feltrin - stiamo già portando avanti un’operazione di sistema con il Mise e il Mipaf affinché tutti gli attori in campo agiscano verso un comune obiettivo che porti il nostro Paese ad avere una maggiore indipendenza dall’importazione di legname”.

Sostenibilità e fonti rinnovabili

Dai dati del primo trimestre emerge inoltre che, in conseguenza dei rincari dell’energia che hanno costretto alcune aziende a interrompere a singhiozzo la produzione, il loro interesse verso gli investimenti in energia da fonti rinnovabili è aumentato. Nonostante le difficoltà, l’impegno delle imprese del settore è infatti teso a mantenere la propria leadership anche sul terreno della sostenibilità, e ne è testimonianza la scelta di FederlegnoArredo di porre questo tema come prioritario delle sua azione attraverso la realizzazione di un Decalogo presentato a novembre e che avrà il suo seguito all’assemblea del 27 giugno di FederlegnoArredo a Milano con la presentazione del piano d’azione.