Donne e tecnologia. Un rapporto sempre più confidenziale

Lo dicono i numeri e lo conferma Federica Rossi Gasparrini, fondatrice e attuale presidente di Obiettivo Famiglia-Federcasalinghe.

Quando la casalinga italiana era considerata poco più di una domestica e per definirne il livello culturale venne coniata la classica - stupida - definizione di "casalinga di Voghera", le donne intente al lavoro domestico erano circa 5 milioni.

Contavano poco sul mercato dei prodotti per la casa e i loro acquisti erano ristretti al food –per niente di moda- e ai detersivi. Poi l'esercito si è ingrossato e oggi, secondo diverse fonti, superano i 7 milioni ma, soprattutto, decidono oltre l'80% delle destinazioni del budget famigliare. Tanto che essere casalinga oggi è tutto fuor che sinonimo di arretratezza.

"Cominciamo con il rapporto tra le donne e le donne di casa in particolare e la tecnologia. Le nostre socie navigano quotidianamente su Internet. Frequentano - dichiara l'on. Federica Rossi Gasparrini, fondatrice e attuale presidente di Obiettivo Famiglia - Federcasalinghe - i social network, scambiando ricette, consigli, idee e aiutandosi reciprocamente. Tanto più che hanno chiuso non poche riviste della casa e della famiglia; così prima di fare acquisti, mancando ogni riferimento, le casalinghe vanno in rete e cercano le risposte per gli acquisti. Dati in nostro possesso dicono che è on line il 78% delle casalinghe (intorno ai 6 milioni) e il 96% di queste usa il web quasi ogni giorno, preferibilmente dopo cena. Sappiamo che usano sempre di più lo smartphone soprattutto quando escono per fare acquisti importanti, per confrontare, consigliarsi, riflettere".

Hanno voce persino nell'acquisto di apparecchi elettronici avanzati, e quanto alla security, conoscono molto bene anche le ultime applicazioni della videosorveglianza.

Dalle ricette ai Tg, al gossip
"Controllare la casa sul display del cellulare - prosegue Rossi Gasparrini - non è un gadget come lo è spesso per gli uomini, ma una necessità. Mi spiego meglio, poter vedere che cosa sta accadendo in casa e fuori casa, è importante, comunica tranquillità".I social network frequentati dalle donne? Tutti, anche Youtube, perché possono scambiarsi in tempo reale le ricette, i trucchi, i segreti del lavoro e la soluzioni migliori in modo rapido e molto efficace, con il video; si moltiplicano ormai le video ricette riprese proprio mentre vengono eseguite. Ma non soltanto le ricette, le donne in casa sono molto più aggiornate di una volta tant'è vero che il 60% cerca, in rete, informazioni, Tg, attualità e gossip, il 42% ricette, il 28% sport e poi moda, bambini, musica….Rossi Gasparrini ha fondato nel 1982 Federcasalinghe, impegnandosi in un'appassionata attività per difendere e valorizzare questo esercito di manager sottovalutate che sono le donne di casa. E, lavorando con pazienza e conoscenza dei meandri legislativi e socio-previdenziali e nella politica, ha ottenuto negli anni molte leggi a favore delle casalinghe e della famiglia, dall'assicurazione contro gli infortuni domestici ai vaucher per i lavori famigliari e artigianali, ai diritti della famiglia stessa come datore di lavoro, all'assegno di 80 euro per le mamme in attesa sino al riconoscimento della professione-casalinga".

7.000 euro al mese per la casalinga
"E questo impegno della casalinga vale moltissimo – sottolinea -Rossi Gasparrini -. Lo hanno finalmente confermato alcune recenti ricerche condotte negli Stati Uniti dal sito salary.com e in Inghilterra dalla rivista on-line Mail. Secondo Mail, calcoli condotti da esperti hanno fissato a circa 30mila sterline il valore annuo delle attività domestiche. Una cifra che copre appena la vastità, la varietà e le difficoltà di questo quotidiano impegno. Se poi si va a calcolare, secondo i parametri ufficiali, ogni professione di quelle svolte in casa e fuori casa al servizio della famiglia, la cifra si aggirerebbe intorno ai 7.000 euro".

Contrariamente a quanto si credeva, la tipologia delle donne che per scelta o per esigenza lavorano in casa, è oggi molto variata, poiché se fino a qualche anno fa si trattava in maggioranza di donne anziane (4,5 milioni nel 2012), in calo, oggi la categoria delle giovani sotto i 35 anni ha superato i 2 milioni e tende sempre più a salire. A causa del forzato ritorno tra le mura domestiche per la disoccupazione. E di quei 7 milioni e passa che costituiscono il totale delle donne impegnate in casa quasi il 50% si concentra nel Sud del Paese. Inoltre molte delle casalinghe italiane un lavoro ce l'hanno ed è quello svolto, spesso in nero, presso l'azienda del marito. Ne deriva che le competenze professionali delle casalinghe sono decisamente multitasking; ed è anche per questo che cresce la presenza delle casalinghe in rete, cresce il numero delle donne che entrano da sole – senza marito né figlio - per acquistare prodotti di tecnologia.

Contente o no?
"E persino nel settore più maschile, quello del bricolage, le donne hanno superato di recente il 51% del totale con un trend in costante crescita. Più creative di una volta, più informate e più attente anche al risparmio energetico: quello che chiedono infatti, al momento dell'acquisto di un grande elettrodomestico, è un'etichetta energetica oltre la A".

Le casalinghe quanto sono contente o scontente dello loro status?
"Una ricerca condotta di recente dal Dipartimento di Scienza della Politica e Sociologia dell'Università di Firenze ha individuato quattro tipologie che danno un ritratto di un campione – limitato - di 500 intervistate; per esempio le cinquantenni sembrano essere soddisfatte anche se scontente di un mancato riconoscimento, ma il resto del campione dichiara di essere in casa per necessità e perché ormai fuori dal mercato del lavoro. E dai blog femminili emerge una nuova casalinga, quella sotto i 40 anni, ne sa parecchio di tecnologie, di design e di trend socio-culturali pur se assalita da mille incertezze. Stupisce che il grande vuoto lasciato dalla chiusura delle riviste dalle quali la famiglia attingeva idee e novità, non sia stato riempito, proprio nel momento in cui le nuove tecnologie diventano sempre più attraenti e, al tempo stesso, invasive".