Doimo Cucine: saper fare, far sapere

Doimo Cucine punta su un nuovo progetto che rafforza la personalità del brand e ne chiarisce la missione: l’approfondimento di Giuseppe Bincoletto, Chief Marketing Officer di We.Do Holding

Doimo Cucine, una storia esemplare che coniuga l’innovazione tecnologica con una forte propensione artigianale alla personalizzazione. Oggi l’azienda è pronta a lanciare un nuovo progetto strategico che ha come obiettivo quello di dare ulteriore forza ai suoi valori fondanti, attraverso una visione molto chiara su quale sia il corretto posizionamento del brand sul mercato, come racconta Giuseppe Bincoletto, Chief Marketing Officer di We.Do Holding, il gruppo a cui appartiene Doimo Cucine.

Giuseppe Bincoletto, CMO di We.Do Holding, il gruppo a cui appartiene Doimo Cucine

Qual è stata la vostra analisi?

Dopo un’attenta analisi che ha coinvolto tutte le figure apicali dell’azienda, ci siamo resi conto che Doimo Cucine ha una storia consolidata come marchio specialista di cucine che fino ad oggi ha operato prevalentemente nella fascia medio alta del mercato, sia in Italia sia all’estero, dove si sviluppa oltre il 50% del fatturato. I clienti, circa 200 solo in Italia, ci riconoscono una elevata qualità produttiva, un design contemporaneo e una grande capacità di lavorare sulla personalizzazione, ma le potenzialità dell’azienda possono esprimersi ulteriormente se definiamo in modo coerente la personalità di un brand che ha puntato più sul saper fare che sul far sapere. L’obiettivo è crescere in quel segmento premium che già appartiene al dna di Doimo Cucine e per farlo dobbiamo avere una personalità unica, riconoscibile, esclusiva. Tutto deve essere coerente e tutto deve concorrere per dare il giusto tono di voce al nuovo racconto che vogliamo condividere con la rete dei nostri distributori, agenti e retailer. Il messaggio deve arrivare chiaro a chi, utente finale, cerca una cucina di grande qualità che sia capace di corrispondere alle proprie esigenze, estetiche e progettuali.

Quali sono gli strumenti che state mettendo in campo?

Ferruccio Laviani, architetto, designer e direttore artisitico di Doimo Cucine

In azienda ha lavorato al progetto un team di Sales and Marketing per operare su ogni aspetto, dalla attuale rete distributiva al listino, che è diventato unico e di più facile consultazione, dagli strumenti di trade marketing a quelli di comunicazione B2B e B2C su tutti i principali media, che condividiamo con i nostri clienti. Un messaggio coerente che riflette la personalità del brand. Per completare e arricchire il grande impegno della squadra, abbiamo deciso di condividere il percorso con un grande maestro del design contemporaneo, Ferruccio Laviani, a cui è stata affidata la direzione artistica del brand. Abbiamo riconosciuto in lui non solo una grande competenza nel mondo delle cucine, ma anche quella giusta predisposizione a lavorare a fianco dell’azienda per crescere insieme. Come primo passo lavorerà sul catalogo attuale, di cui già condivide la filosofia trasversale della piattaforma progettuale All-arounD, poi seguirà lo sviluppo di nuovi prodotti. Nel frattempo riprogetterà lo show room aziendale che deve esprimere in modo esplicito la personalità di Doimo Cucine.

Come state comunicando al trade il nuovo percorso?

Dopo una prima riunione con la rete agenti italiani ed esteri, stiamo programmando in azienda una serie di incontri che di volta in volta coinvolgano un gruppo ristretto di punti vendita, storici e nuovi potenziali, per raccontargli in modo “personalizzato” l’azienda e il brand. Dialogheremo anche con il mondo degli architetti con iniziative mirate e affiancando l’attività dei nostri clienti.

A Madrid, a Casa Decor 2025, Doimo Cucine ha presentato il progetto The essence of matter con C4K e caratterizzato dal rivestimento di pannelli in fibra di carbonio - photo Lupe Clemente

Quali saranno i prossimi passi?

In questi mesi continueremo a lavorare per affinare tutti gli strumenti ed essere pronti per il debutto definitivo sul palcoscenico milanese del prossimo aprile, durante la settimana del design. Intanto siamo partiti con l’entusiasmo per una missione che definirei speciale perché speciale è anche la storia di un brand che porta in sé uno dei nomi che hanno contribuito a scrivere la storia del mobile italiano. Una eredità solida fatta di persone e di competenze, di passione e di ricerca che oggi si evolve per esprimere ancora meglio i propri valoriela propria natura autenticamente made in Italy. E il termine “made” amplifica il proprio significato perché per Doimo Cucine è anche l’acronimo di Mastery e Design. Due termini che riassumono perfettamente la personalità del brand.