Si è concluso ieri, presso il Meet Lab di Milano, lo Smart Contest lanciato dall’Università degli Studi di Milano-Bicocca e sponsorizzato da Candy Group. La sfida, che ha coinvolto 27 studenti dei due corsi di laurea magistrale in Informatica e in Teoria e Tecnologia della Comunicazione, aveva l'obiettivo di analizzare e sviluppare due macro-temi relativi alla connettività e agli apparecchi elettrodomestici smart, l’evoluzione funzionale e l’interazione nel mondo delle smart appliances, per renderli ancora più efficaci e facili da usare.
Il lavoro, che è stato svolto a partire da ottobre 2017 nell’ambito del Laboratorio di Interaction Design di cui è titolare il Professor Giorgio De Michelis, ha portato alla definizione di sette progetti che sono stati presentati ieri alla giuria di esperti del Gruppo Candy, presieduta da Aldo Fumagalli, Direttore Washing & Smartness Business Sector di Candy Group, che le ha analizzate e valutate, decretando i tre progetti e gruppi vincitori.
L’idea che si è aggiudicata il primo posto è stata “Il Mio ricettario”, che permette di selezionare, memorizzare sui propri device e condividere ricette da provare e realizzare. Messa a punto dal gruppo formato dalle studentesse Gaia Campisi, Monica Mantovani, Alessandra Siano e Valeria Strano, la app consente tre modalità acquisizione: manuale, tramite digitalizzazione di ricette cartacee (grazie a un software che converte il testo, anche scritto a mano), e acquisizione dal web.
Secondo classificato il progetto “MIKE il nuovo forno a microonde Candy”, che modifica profondamente l’interazione con questo elettrodomestico ispirandosi all'usabilità di uno smartphone, con l’inserimento di uno schermo full touch, e inserendo sensori di peso ed umidità. Al terzo posto “Gregory The Butler”, un robot semovente dalla forma ispirata a un carrello, e con misure idonee ad essere accostate ai moduli da cucina standard, capace di portare piatti e altri oggetti dalla cucina al tavolo da pranzo, e viceversa e di dialogare con l’utente.
A ciascuno dei componenti dei tre gruppi vincitori, composti da quattro persone l’uno, sono stati assegnati premi in prodotti Candy e Hoover.
“Siamo orgogliosi di aver sponsorizzato un’iniziativa tanto importante come quella promossa dal Professor De Michelis e dall’Università degli Studi di Milano-Bicocca” ha dichiarato Aldo Fumagalli, Presidente e Direttore Washing & Smartness Business Sector di Candy Group “Come Candy Group vogliamo essere attivi nel processo di formazione dei giovani. Saranno loro infatti a dover operare in contesti che, grazie allo sviluppo tecnologico, cambiano sempre più rapidamente e richiedono competenze sempre più approfondite e specifiche. I prodotti smart e connessi entreranno nelle loro vite e rappresentano per loro il futuro, così come lo rappresentano per il nostro Gruppo. È imprescindibile quindi investire nella formazione delle nuove generazioni che daranno un importante contributo allo sviluppo delle realtà industriali del futuro.” Aldo Fumagalli, ha ricordato anche come l'azienda investa da sempre in innovazione e abbia al suo attivo circa 40 brevetti ogni anno.
“Insegnare a progettare sistemi di Internet of Things capaci di arricchire l’esperienza degli utenti in circa tre mesi è un compito molto sfidante - ha sottolineato, inoltre, Giorgio De Michelis, Professore senior dell’Università degli Studi di Milano – Bicocca - su cui ho lavorato negli ultimi anni, fino ad arrivare all’invenzione di quello che io chiamo un ‘hackaton lungo’, in cui gli studenti possono basare i loro progetti su una crescente conoscenza e familiarità sulle esperienze e le tecnologie su cui dovranno intervenire. In questi progetti avere un’impresa che assume il ruolo di sponsor/cliente, ponendo un brief ampio e significativo è di fondamentale importanza. Candy Group è stata in questo anno accademico un partner prezioso e impegnato del Laboratorio e ha seguito i nostri lavori con attenzione e grande disponibilità, e di questo non posso che ringraziarla. Spero, naturalmente, che l’esperienza sia stata interessante anche per loro.”