Acu 286. Abbiamo bisogno di calma

Nel numero287 di Ambiente Cucina parliamo di Quiet Design, tecnologia easy, conessioni

 Siamo (fortunatamente) lontano dagli eccessi di un tempo, siamo abbastanza distanti da un certo modo di pensare e vivere gli spazi delle nostre case come scenario dell’apparire piuttosto che dell’essere. Certo non siamo del tutto al riparo da tentativi di eccesso di sfarzo, di esaltazione dell’io, ma nel complesso ciò che appare dai progetti più interessanti, dai programmi di arredo visti al Salone, dalle ultime serie di elettrodomestici, è un desiderio generale di naturalezza, semplicità, armonia.

Il quiet design è senza dubbio una delle tendenze del momento; un’eleganza discreta e raffinata, un lusso sussurrato, una semplicità esclusiva fatta di dettagli di valore, lavorazioni sofisticate, eccellenza dei materiali. Un approccio che contraddistingue l’abitare contemporaneo e che anche in cucina si traduce in ricerca di calma, equilibrio, senso della misura e connessione autentica con l’ambiente. Ecco quindi il prevalere di scelte ponderate, design pulito, finiture naturali. Un’armonia di pensiero e di forma che non vuol dire appiattimento o rarefazione del linguaggio, un desiderio di virtuosa normalità che non vuol dire rinuncia alla creatività, alla fantasia, alla ricerca di nuove soluzioni. Vuol dire solo evitare soluzioni fine a sé stesse, preferendo un approccio integrato al progetto, che si consolida attraverso continue connessioni che possano portare al benessere, alla concentrazione, al silenzio.

Nascono ambienti accoglienti caratterizzati da accostamenti cromatici raffinati, impreziositi dalla presenza di forme amiche, di relazioni che promuovano un abitare fluido senza vincoli troppo rigidi. La casa ritorna a essere un nido dove stare bene, con arredi semplici ma ricchi di dettagli, la cucina il luogo dell’incontro, dell’interazione tra la materia, nella sua essenza più vera, e la luce. Uno spazio nel quale ritrovare l’equilibrio semplice ma prezioso delle azioni quotidiane, dove rigenerarsi. Un ambiente in cui trovare comfort, anche nell’evoluzione della tecnologia che a volte spaventa e che invece deve essere proposta con un design rassicurante, con interfacce intuitive, con comandi semplici. Soluzioni a misura d’uomo, insomma. Per pensarle e progettarle ci vogliono conoscenza, competenza, capacità di ascolto. Facendosi aiutare, perché no, anche dalla tecnologia, capace di elaborare grandi quantità di dati, collegare informazioni complesse. Mezzo potentissimo che non sostituisce l’intelligenza naturale, il saper fare e la creatività di progettisti e aziende, a cui rimane il compito di fare la differenza, il ruolo di mettere a terra idee e progetti per costruire un sistema di valori che è oggi il nostro Ambiente Cucina

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Cover story Sakura di Veneta Cucine