
La quattro giorni di Sicam 25 è stata ancora una volta un luogo di incontro privilegiato nonché un concentrato di proposte che permettono di cogliere trend, sviluppare business e annodare nuove relazioni in un orizzonte sempre più internazionale. Lo confermano i dati conclusivi, 23.818 visitatori in rappresentanza di oltre 9300 aziende provenienti da 113 Paesi, e lo testimonia il grado di innovazione e cura del dettaglio, anche espositivo, delle proposte presentate.
Un humus di creatività e ricerca che ben si vede nel mondo dei materiali, tra i più in fermento in questi anni. Una dinamica che si esprime anche attraverso nuove relazioni industriali e un dialogo sempre più proficuo con il mondo del progetto. Un esempio per tutti è la cucina proposta da Nerosicilia, nella foto di apertura, frutto della ricerca congiunta sulla materia tra l’azienda e Florim, interpretata dalla visione di Alberto Minotti e realizzata grazie alla perizia costruttiva di MVK+Italia.
In generale le sfide sono tante e vanno ormai oltre alla resistenza nel tempo a ogni agente, prerequisito per la cucina, e alla sostenibilità di processi e prodotti, sempre più richiesta.
Natura insegna
Tra i temi più rilevanti c’è la volontà di dare maggiore profondità e struttura ai materiali tech, dalle carte decorative ai laminati, dai rivestimenti ceramici, sempre più presenti, agli agglomerati minerali di nuova formulazione.
Vena passante, rilievi, profondità di disegno sono le strade per rendere sempre più simile alle materie naturali le proposte ingegnerizzate. L’esempio più sorprendente è quello presentato da Marmo Arredo che cambia i paradigmi della lavorazione grazie alla partnership esclusiva con Arke Vitium, realtà leader nelle tecnologie applicate alle superfici minerali. In pratica la lastra di Quartzform®, in una formulazione innovativa, viene prima lavorata e forata a misura del progetto e poi trattata con un processo di texturizzazione che permette di riprodurre con alta precisione il disegno delle vene e delle sfumature tipiche della pietra naturale.
Cosentino ha presentato un’anteprima esclusiva del nuovo brand Éclos® che inaugura una nuova categoria di superfici minerali prive di silice cristallina, con un alto contenuto di materiale riciclato e un sistema innovativo di design a strati.
Anche nel mondo della ceramica la ricerca sulla vena passante e su una nuova tattilità materica ha prodotto risultati sempre più verosimili. Basti citare la riproduzione fedele del marmo Fior di Viola di Sapienstone, esaltato dalla lavorazione del top proposto al Sicam, o al progetto Neolith Iconic Design che debutta in Italia con Neolith Victoria, una superficie realizzata con tecnologia di stampa 3D e disegno a vena passante ispirata ai marmi brasiliani.
Per la collezione Arkèon di Infinity Surface, sviluppata in collaborazione con Giuseppe Bavuso, i riferimenti naturali sono i fossili, la pietra e l’intonaco e si lavora sulla texture che ne valorizza la matericità.
Colori neutri più caldi
Declinata in molteplici varianti e sfumature, la tendenza dominante è quella di colori più caldi, dai più chiari ai più scuri, e anche quando parliamo di grigi e non solo dei tanti beige, avorio, sabbia, eccetera.
Non a caso tra i marmi più citati troviamo il Taj Mahal e tra le pietre il Travertino.
Si lavora di accostamenti tra texture e cromie diverse, ma sempre in nuances, vedi Marazzi The Top con le nuove finiture Concrete Look o Stone Look, o sulla integrazione tra materiali diversi uniti da un codice colore uguale, come ha proposto Rehau per i suoi bordi, serrandine e superfici.
Florim ha scelto sette colori comuni per poter abbinare la lastra Skin da 3 mm, rinforzata con fibra di vetro e ideale anche per il rivestimento delle ante, con quella da 12 perfetta per i piani.
Anche i brand FENIX®, Arpa® e Formica®, con Homapal® e Getacore®, riuniti in Broadview Materials Europe, hanno puntato su una visione integrata e coordinata tra materiali, superfici e soluzioni innovative.
Concerto, la nuova collezione di Santa Margherita, creata in collaborazione con Giuseppe Bavuso, è un altro esempio di ricerca ispirata alla pietra naturale e propone sei tonalità sviluppate per integrarsi armoniosamente tra di loro.
La necessità di creare un dialogo cromatico tra materiali o spessori differenti ha spinto anche a collaborazioni tra aziende diverse come ad esempio Sm’Art e Laminam. Guidate dalla visione di Andrea Federici, designer sempre più accreditato nel settore, le due aziende hanno lavorato su colorazioni uguali per poter permettere ai progettisti di spaziare nella scelta dei materiali.
Laminati tattili
A proposito di Sm’Art, la novità era la collezione Essenza, una parola che fa riferimento sia al mondo del legno sia al segno minimale in cui sono proposti i diversi legni valorizzati da una finitura sincronizzata, profonda, tattile e autentica.
Sempre a proposito di legno, lo studio a monte di tutta la filiera condotto da Schattdecor rivaluta il legno di noce con Ravello Walnut, una essenza senza tempo.
Rimanendo sulla capacità evocativa del laminato e sulla sua grande tattilità, segnaliamo l’evoluzione della collezione Rocks di Abet Laminati che valorizza imperfezioni e rilievi irregolari. Interessante anche il lavoro fatto sul core dello stratificato che valorizza anche la componente interna del laminato con colori diversi dal classico kraft.
L’angolo? È tondo
La stondatura è un altro must have che ha contagiato tutti. Ci voleva una perizia nella lavorazione come quella di Baido per renderlo vincente nella trasformazione del laminato e per proporre la stessa lavorazione arrotondata per l’anta che apre l’angolo.
Anche i produttori di lastre ceramiche si misurano con la stondatura e Florim, ad esempio, lo fa attraverso un processo di ricottura con un raggio consentito dai 15 ai 40 cm.
Per il debutto nel mondo delle grandi lastre da parte Italgraniti, con il marchio Italstone, si è puntato sulla tecnologia proprietaria RealUp® che garantisce texture ultra-realistiche e sull’innovativo forno di cottura, lungo ben 230 metri, che grazie a un controllo termico estremamente preciso rende più resistenti le lastre e più facili e sicure da lavorare, anche quando gli angoli sono arrotondati.
La grande capacità nella lavorazione delle pietre di Simeg risulta evidente nelle proposte presentare al Sicam, in particolare nella cucina rivestita in Onice bianco retroilluminato a LED, con ante e piano stondati.
Infine, Ossicolor, specialista nella lavorazione dell’alluminio, ha proposto la gola creata appositamente per gli angoli arrotondati.
Elettrodomestici & Co.
Come si è detto in apertura, la formula Sicam è in questa edizione è stata particolarmente attrattiva anche per il mondo degli elettrodomestici. Per alcuni si è trattato di una conferma, per altri di un ritorno e per altri ancora di un debutto.
Partendo dalla “prima volta”, è stata una sorpresa trovare lo stand del colosso cinese Midea che ha deciso di ufficializzare la discesa in campo del proprio marchio nel mondo incasso proprio a Pordenone. Una gamma che sarà canalizzata solo attraverso i distributori specializzati e che è diversa da quella già commercializzata in esclusiva da Mondo Convenienza,.
Debutto anche per GRF, azienda italiana specializzati nella progettazione e produzione di frigoriferi di alta gamma -in particolare modelli americani a grande capacità- che si avvale della collaborazione con lo studio Vegni Design, ben noto nel settore cucina. A Pordenone hanno presentato alcuni dei loro modelli, compresi quelli della nuova linea “built-in”, con una profondità di soli 572 mm, che possono essere incassati direttamente nel mobile della cucina.
Si parla di ritorno per Barazza, che ha proposto il sistema AH.B di grande impatto e intelligenza funzionale che trasforma il piano di lavoro in uno spazio fluido e modulare. Il progetto è firmato da Alessandro Andreucci e Christian Hoisl, per la prima volta a fianco dell’azienda specialista nella lavorazione dell’acciaio.
Ritorno dopo alcuni anni di assenza anche di Falmec, che ha condiviso lo stand con Friulana Accessori, acquisita al 100% nel 2022. Protagonista la cappa Brooklyn, disegnata da Francesco Lucchese, che è stata selezionata dall’Adi Design Index 2025.
Alla sua seconda partecipazione a Sicam, un altro specialista dell’acciaio. Stiamo parlando di Foster che ha presentato in uno stand di grande impatto sistemi multifunzionali che ruotano intorno all’area lavaggio, core dell’azienda, e cottura, ma anche un lavoro sul materiale di grande perizia. Il risultato è un inedito acciaio che riproduce la venatura del legno o la texture della pietra, confermando come l’enfasi sulla matericità coinvolga tutti i settori.
Con un business nato nel mondo del lavello anche grazie alla ricerca sui materiali brevettati come il Granitek e il Keratek, Elleci ha voluto omaggiare la ricerca con l’installazione Materials Wall, ma ha voluto anche ribadire il ruolo importante dell’elettrodomestico. Per la prima volta ha presentato soluzioni tecnologiche che arricchiscono di funzionalità l’area lavaggio con i sistemi di trattamento acqua e miscelatori filtranti Elleci Pure e il dissipatore alimentare Elleci Zero per lo smaltimento dei rifiuti organici.
Una conferma di presenza a Sicam anche per Artel, noto come produttore di cappe classiche, che continua a lavorare su un’area di gusto che è sempre vitale. Interessante anche la proposta di complementi coordinati in metallo.


